Rete di padronanza










Il concetto viene coniato da U. Margiotta (1987) per risolvere il problema di come dimensionare il rapporto tra abilità generali, specifiche e/o di base (vedi Abilità di Base) e gli obiettivi dell'insegnamento, così come essi risultano stabiliti per i diversi ordini di istruzione. Ottimizzando il contributo di C. Pontecorvo (1986), che propone uno schema dinamico di interazione tra cognizione (vedi) e conoscenza capace di considerare in modo più articolato le sue componenti, l'Autore suggerisce di considerare l'apprendimento formativo (vedi) come uno spazio topologico, i cui vettori fondamentali sono costituiti dall'imparare ad imparare, dall'imparare a ragionare e dall'imparare a studiare. Poiché tali vettori si evolvono per un verso entro le discipline, e per l'altro nei confini del modo con cui ogni allievo si adatta ad esse studiandole, l'Autore equipara tra loro due dimensioni:
- le funzioni cognitive richieste dal dover apprendere le varie conoscenze;
- le strutture della conoscenza così come risultano codificate ed elaborate dalle varie discipline per poter essere insegnate e comunicate.
Tale equiparazione consente di assicurare un potenziale euristico maggiore alla distinzione già proposta dal Cognitivismo (vedi) al concetto di Abilità (vedi): alla distinzione cioè tra Abilità di base (vedi) e Abilità complesse (vedi).
In questo modo entrambe le abilità vengono considerate come eminentemente metacognitive: ogni apprendimento si acquisisce non per accumulazione o per gradini, ma solo quando e solo se esplicita il livello di metacognizione (vedi Metacognizione) raggiunto.
Lo sviluppo sinergico delle abilità di base e delle abilità complesse, in qualunque dominio conoscitivo e pratico, consente così l'acquisizione di soglie di abilità. In quanto tali soglie hanno esplicito carattere sistemico, e in quanto si riferiscono alla capacità di padroneggiare non solo dimensioni logiche ma anche esperienziali per ciascun dominio appresso, si è preferito definirle sistemi di padronanza (vedi). Poiché questi si caratterizzano come insiemi di nodi e di collegamenti tra le diverse forme attraverso cui si esplicita l'apprendimento, si preferisce identificare gli apprendimenti significativi (vedi) come reti di padronanza (il modello teorico di riferimento è proposto da Rumelhart e Norman, 1981) [U.M.].







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