Registrato al Roseland Ballroom, NYC, il 30 Agosto 2000

Prodotto da Mike Portnoy & John Petrucci for JaM Progduction.
Recorded and Mixed by Kevin Sherley.

© 2001 Elektra Entertainment Group, Inc.

La performance live più bella di tutti i tempi é immortalata in questo pack di tre cd che il 2001 ci ha regalato... e che, nonostante tutto, ha avuto non pochi problemi. Proprio nel giorno in cui il mondo decide di cambiare volto, il triste 11 Settembre di quell' anno, i Dream Theater decidono di fare uscire questo bellissimo live. Una triste coincidenza, però: la copertina raffigura le torri gemelle avvolte nelle fiamme. Subito la reazione della band (newyorkese puro sangue) é quella di ritirare dal commercio l'album, per ristamparlo con una nuova copertina (sopra, la copertina originale che ritrae NY in fiamme, in alto a sinistra quella attuale). Il disco uscirà due mesi dopo circa, e riscuoterà un successo incredibile, data l'impeccabile qualità del suono e l' imparagonabile scaletta. Spiccano subito brani come "Caught In A New Millennium", fusione di due celebri pezzi del passato, il JR Key Solo, e la fantastica A Change Of Seasons, che compare su un disco live per la prima volta in versione integrale. Il disco contiene inoltre due tracce video multimediali: Another Day, JR Key solo (e un trailer del tour che necessita però di connesione ad internet).

CD 1

1. Regression
2. Overture 1928
3. Strange Déjà Vu
4. Through My Words
5. Fatal Tragedy
6. Beyond This Life
7. John & Theresa Solo Spot
8. Through Her Eyes
9. Home
10. The Dance Of Eternity

CD 2

1. One Last Time
2. The Spirit Carries On
3. Finally Free
4. Metropolis Pt. 1
5. The Mirror
6. Just Let Me Breathe
7. Acid Rain
8. Caught In A New
    Millennium
9. Another Day
10. Jordan Rudess Keyboard
     Solo

CD 3

1. A Mind Beside Itself
    I. Erotomania
2. II. Voices
3. III. The Silent Man
4. Learning To Live
5. A Change Of Seasons

James LaBrie: Vocals And Percussions
John Myung: Bass Guitars
John Petrucci: Guitars And Vocals
Mike Portnoy: Drums And Vocals
Jordan Rudess: Keyboards