Il 12 settembre
2001, una delegazione del Movi-mento Popolare per Li-rinia
composta dal Sen. Bruno Magliocchetti, Dott. Giampiero
Imperante, Ing. Giovanni Rosati, Sig. Co-stantino Forletta,
in previsione della celebrazione del decennale del
Movimento, che come è noto si svolgerà martedì 18
settembre a Sora presso la Sala delle Riunioni
dell'Abbazia di S. Domeni-co, ha raggiunto le sorgenti del
Liri per riempire un'artistica caraffa di cristallo di
acqua pura del nostro fiume (foto allegata). Alla
manifestazione del Decennale è prevista la partecipazione
del Ministro delle Riforme Istituzionali e della
Devolu-zione, on. Umberto Bossi. L'im-portante evento
coincide con la campagna elettorale sul referendum
confermativo relativo alla legge costituzionale sul
federalismo approvata dal centro-sinistra nella precedente
legislatura. Il referendum si è reso necessario in quanto
la legge in questione non è stata approvata con la
richiesta maggioranza dei due terzi del Parlamento. Il
Movimento Popolare per Lirinia concorda con il no
dell'attuale maggioranza di centro-destra, ma è anche
fortemente critico con la legge sulla cosiddetta
devolution, che il Ministro Bossi si accinge a presentare
subito dopo lo svolgimento del referendum, perché sia
l'una che l'altra non prevedono la Camera delle Regioni,
intesa come superamento del bicameralismo perfetto del
Parlamento italiano. Questa mancanza (voluta?)
determinerà la frantumazione dello Stato unitario e la
creazione di un federalismo competitivo, suscettibile di
determinare delle pericolose asimmetrie regionali e,
conseguentemente, di un'Italia "a due
velocità". Contro questo pericolo, il Movimento
Po-polare per Lirinia, sorto per l'istituzione della
Città intecomunale di Lirinia, sottoposta a referendum
popolare il 21 aprile 1991, che resta la finalità
principale, ha stabilito di estendere la sua competenza
politica in tutta la subregione Lirina (dalla sorgente
alla foce del fiume Liri-Garigliano) e, nel Con-vegno di
Balsorano del 20 ottobre 2000, svoltosi alla presenza dei
"governatori" del Lazio e dell'Abruzzo, di
impegnarsi a realizzare una megaregione dall'Adriatico al
Tirreno:
1) per rispondere
adeguatamente alla "settentrionalizzazione"
dell'attuale corso della politica nazionale e alle sfide
del federalismo competitivo;
2) per un nuovo sviluppo
"trasversale" basato sulla realizzazione di una
serie di infrastrutture, che per il prossimo decennio sono
state lo-calizzate nel Nord e nel Sud Italia a danno del
nostro territorio ancora una volta penalizzato;
3) per l'istituzione della
Città intercomunale di Lirinia;
4) per l'istituzione delle
nuove province della Marsica e del Lazio Meridionale;
5) per l'istituzione della
Città metropolitana di Roma, con un proprio
"status", nell'ambito della ridefinizione degli
assetti territoriali del Lazio;
6) per la tutela dell'
Italia minore, costituita dalle aree interne
transfrontaliere, marginalizzata dal centralismo regionale
che si è sovrapposto a quello statale e che annulla ab
origine ogni prospettiva di "autogoverno" dei
territori. |