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16 settembre 2001 

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Sindaco e delegazione di Gaeta bloccati a Boston
di Roberto Mari
"Avremmo dovuto rientrare in Italia martedì sera, ma i tragici avvenimenti della mattinata che hanno colpito gli USA ci hanno bloccati qui a Boston". Così mi risponde al telefono il sindaco di Gaeta Silvio D'Amante recatosi la settimana scorsa a Boston con una delegazione di amministratori per celebrare i santi patroni SS. Cosma e Damiano venerati dai numerosi americani di origine gaetana. Infatti, le compagnie aeree americane progettano di riprendere la normale attività nel pomeriggio, dopo un blocco dei voli di circa un giorno deciso in seguito agli attentati di ieri contro le torri gemelle del World Trade Center a New York e contro il Penta-gono a Washington.

Dalla capitale l'Amministrazione dell'aviazione federale (Faa), l'ente che regola l'aviazione civile, fa sapere che pensa di ripristinare i voli nazionali a mezzogiorno, le 18 ora italiana, mentre non si sa ancora quando i voli commerciali riprenderanno a pieno ritmo. "Nel pomeriggio contatteremo l'aeroporto ma già sappiamo - aggiunge D'Amante - che non sarà facile partire subito". Infatti, non ci sarà un esodo di massa degli aerei e dei passeggeri che sono rimasti a terra perché alcune delle compagnie hanno aerei letteralmente nel posto sbagliato per effettuare i voli previsti. "Non ci resta che chiamare stasera la nostra compagnia aerea per vedere se e quando ci sarà un volo che ci porti a Roma". "Ieri i negozi erano chiusi - commenta il consigliere comunale Vincenzo Matarese - oggi ne vediamo qualcuno aperto; si respira un clima di desolazione anche se gli americani hanno reagito con rabbia controllata e con un'ondata di patriottismo man mano che emergevano le dimensioni delle devastazioni e delle perdite umane". Ma il Paese è ancora ben lontano dalla ripresa di una vita normale, con aeroporti e mercati fi-nanziari sbarrati e scuole chiuse.

D'Amante e Matarese commentano un articolo del quotidiano Boston Herald dove hanno letto che le forze dell'ordine del Massachusetts oggi avrebbero individuato almeno cinque uomini originari del Medio Oriente sospettati di essere implicati negli attentati che hanno colpito gli Stati Uniti. Tra di essi ci sono due fratelli cittadini degli Emirati Arabi Uniti di cui uno era un pilota esperto. Almeno altri due sospettati hanno preso dal-l'Oregon un volo per l'aeroporto internazionale Logan di Boston, da dove sono decollati due degli aerei di linea che sono stati dirottati. Secondo il giornale i due uomini si trovavano in Canada prima di recarsi a Portland (in Oregon). Dopo il decollo i pirati dell'aria hanno cominciato a uccidere il personale di bordo per attirare il pilota fuori dalla cabina di pilotaggio e impadronirsi dell'apparecchio, sempre secondo il Boston Herald, che non ha precisato a bordo di quale apparecchio sarebbero accaduti questi fatti.

I due aerei si sono schiantati contro il World Trade Center circa un'ora dopo il decollo da Boston. I sospetti non avevano armi da fuoco ma avrebbero utilizzato armi da taglio, scrive il giornale. I poliziotti hanno sequestrato una vettura da noleggio che conteneva alcuni manuali di pilotaggio in arabo.