"Avremmo
dovuto rientrare in Italia martedì sera, ma i tragici
avvenimenti della mattinata che hanno colpito gli USA ci
hanno bloccati qui a Boston". Così mi risponde al
telefono il sindaco di Gaeta Silvio D'Amante recatosi la
settimana scorsa a Boston con una delegazione di
amministratori per celebrare i santi patroni SS. Cosma e
Damiano venerati dai numerosi americani di origine gaetana.
Infatti, le compagnie aeree americane progettano di
riprendere la normale attività nel pomeriggio, dopo un
blocco dei voli di circa un giorno deciso in seguito agli
attentati di ieri contro le torri gemelle del World Trade
Center a New York e contro il Penta-gono a Washington.
Dalla capitale l'Amministrazione
dell'aviazione federale (Faa), l'ente che regola
l'aviazione civile, fa sapere che pensa di ripristinare i
voli nazionali a mezzogiorno, le 18 ora italiana, mentre
non si sa ancora quando i voli commerciali riprenderanno a
pieno ritmo. "Nel pomeriggio contatteremo l'aeroporto
ma già sappiamo - aggiunge D'Amante - che non sarà
facile partire subito". Infatti, non ci sarà un
esodo di massa degli aerei e dei passeggeri che sono
rimasti a terra perché alcune delle compagnie hanno aerei
letteralmente nel posto sbagliato per effettuare i voli
previsti. "Non ci resta che chiamare stasera la
nostra compagnia aerea per vedere se e quando ci sarà un
volo che ci porti a Roma". "Ieri i negozi erano
chiusi - commenta il consigliere comunale Vincenzo
Matarese - oggi ne vediamo qualcuno aperto; si respira un
clima di desolazione anche se gli americani hanno reagito
con rabbia controllata e con un'ondata di patriottismo man
mano che emergevano le dimensioni delle devastazioni e
delle perdite umane". Ma il Paese è ancora ben
lontano dalla ripresa di una vita normale, con aeroporti e
mercati fi-nanziari sbarrati e scuole chiuse.
D'Amante e Matarese commentano un
articolo del quotidiano Boston Herald dove hanno letto che
le forze dell'ordine del Massachusetts oggi avrebbero
individuato almeno cinque uomini originari del Medio
Oriente sospettati di essere implicati negli attentati che
hanno colpito gli Stati Uniti. Tra
di essi ci sono due fratelli cittadini degli Emirati Arabi
Uniti di cui uno era un pilota esperto. Almeno
altri due sospettati hanno preso dal-l'Oregon un volo per
l'aeroporto internazionale Logan di Boston, da dove sono
decollati due degli aerei di linea che sono stati
dirottati. Secondo il giornale i
due uomini si trovavano in Canada prima di recarsi a
Portland (in Oregon). Dopo il decollo i pirati dell'aria
hanno cominciato a uccidere il personale di bordo per
attirare il pilota fuori dalla cabina di pilotaggio e
impadronirsi dell'apparecchio, sempre secondo il Boston
Herald, che non ha precisato a bordo di quale apparecchio
sarebbero accaduti questi fatti.
I due aerei si sono schiantati
contro il World Trade Center circa un'ora dopo il decollo
da Boston. I sospetti non
avevano armi da fuoco ma avrebbero utilizzato armi da
taglio, scrive il giornale. I poliziotti hanno sequestrato
una vettura da noleggio che conteneva alcuni manuali di
pilotaggio in arabo.