Il
tipo di malattie che più spesso sono causate dal fumo passivo, è
legato ai danni a carico del cuore, del sistema circolatorio e del
cervello; tali malattie, sono 10 volte più numerose dei tumori
del polmone.
Le sostanze maggiormente responsabili sono
la nicotina e il monossido di carbonio che, una volta inalati ed
entrati in circolo, provocano una diminuzione della fluidità del
sangue, spasmi delle coronarie, arteriosclerosi. La persona
incorre nel rischio di un ictus o di un infarto, eventi che hanno
maggiori probabilità di verificarsi nel caso in cui si soffra
anche di diabete, ipertensione, colesterolo alto o qualora si usi
la pillola anticoncezionale (gli estrogeni contenuti nella pillola
favoriscono la formazione di trombi). Statistiche dimostrano che,
se si vive con un partner fumatore, si ha un rischio aumentato del
20-30 per cento di perdere la vita per infarto. Inoltre i non
fumatori esposti al fumo passivo hanno un rischio di sviluppare un
tumore polmonare aumentato in confronto a chi non è esposto. Per
le mogli non fumatrici di mariti fumatori, il rischio di tumore
polmonare è superiore al 30 per cento. Il polmone non è l'unico
organo che può essere interessato da tumori; possono essere
colpiti anche il pancreas, la vescica, il rene, l'utero.
Le più frequenti in assoluto sono le
malattie respiratorie: irritazioni respiratorie, malattie acute
delle basse vie respiratorie (bronchiti, polmoniti), infezioni
acute delle alte vie respiratorie (sinusiti e faringiti), enfisema
polmonare e asma.
L'aspetto interessante è che attualmente è
possibile richiedere un risarcimento; chi volesse può intentare
un'azione, può rivolgersi al Codacons, presentando la seguente
documentazione: copia della cartella clinica, indicazione della
marca esatta delle sigarette fumate, anno in cui la persona ha
iniziato a fumare, se è stata esercitata un'attività
professionale in un luogo chiuso in presenza di colleghi fumatori,
se si coabitava con fumatori, se tra i parenti ci sia stato un
previo caso di identica malattia e da quando la persona ha smesso
di fumare. Il risultato non è necessariamente positivo, ma molti
sono i casi, soprattutto negli Usa conclusi con forme di
risarcimento, soprattutto per i non fumatori, ammalatisi per fumo
passivo.
Non una grande vittoria, ma almeno, la
soddisfazione di far pagare lo scotto al produttore di quest'arma
infernale.