a Edicola Ciociara

 
 

al Sito di Cassino 2000

18/24 agosto 2001 

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Le più frequenti malattie causate dalle sostanze tossiche delle sigarette
Il tipo di malattie che più spesso sono causate dal fumo passivo, è legato ai danni a carico del cuore, del sistema circolatorio e del cervello; tali malattie, sono 10 volte più numerose dei tumori del polmone.

Le sostanze maggiormente responsabili sono la nicotina e il monossido di carbonio che, una volta inalati ed entrati in circolo, provocano una diminuzione della fluidità del sangue, spasmi delle coronarie, arteriosclerosi. La persona incorre nel rischio di un ictus o di un infarto, eventi che hanno maggiori probabilità di verificarsi nel caso in cui si soffra anche di diabete, ipertensione, colesterolo alto o qualora si usi la pillola anticoncezionale (gli estrogeni contenuti nella pillola favoriscono la formazione di trombi). Statistiche dimostrano che, se si vive con un partner fumatore, si ha un rischio aumentato del 20-30 per cento di perdere la vita per infarto. Inoltre i non fumatori esposti al fumo passivo hanno un rischio di sviluppare un tumore polmonare aumentato in confronto a chi non è esposto. Per le mogli non fumatrici di mariti fumatori, il rischio di tumore polmonare è superiore al 30 per cento. Il polmone non è l'unico organo che può essere interessato da tumori; possono essere colpiti anche il pancreas, la vescica, il rene, l'utero.

Le più frequenti in assoluto sono le malattie respiratorie: irritazioni respiratorie, malattie acute delle basse vie respiratorie (bronchiti, polmoniti), infezioni acute delle alte vie respiratorie (sinusiti e faringiti), enfisema polmonare e asma.

L'aspetto interessante è che attualmente è possibile richiedere un risarcimento; chi volesse può intentare un'azione, può rivolgersi al Codacons, presentando la seguente documentazione: copia della cartella clinica, indicazione della marca esatta delle sigarette fumate, anno in cui la persona ha iniziato a fumare, se è stata esercitata un'attività professionale in un luogo chiuso in presenza di colleghi fumatori, se si coabitava con fumatori, se tra i parenti ci sia stato un previo caso di identica malattia e da quando la persona ha smesso di fumare. Il risultato non è necessariamente positivo, ma molti sono i casi, soprattutto negli Usa conclusi con forme di risarcimento, soprattutto per i non fumatori, ammalatisi per fumo passivo.

Non una grande vittoria, ma almeno, la soddisfazione di far pagare lo scotto al produttore di quest'arma infernale.