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al Sito di Cassino 2000

18/24 agosto 2001 

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I rischi per donne e bambini che vivono al fianco di fumatori
Secondo i recenti dati Istat, circa 4 milioni di bambini italiani vivono in casa con fumatori; il 68,2 % è esposto al fumo passivo di una sola persona, il 28,2 % di due persone e il 3,6 % di tre o più familiari. Tra i danni che i minori possono riportare: infezioni neonatali delle vie respiratorie, peggioramento di asma bronchiale e di otiti acute dell'orecchio medio, aumento dei tumori infantili, alterazioni dello sviluppo psicofisico (difficoltà scolastiche).

Per evitare tali problemi è necessario che la madre fin dalla gravidanza smetta di fumare e che impedisca ad altri di farlo in sua presenza; nessuno dovrebbe fumare in presenza di bambini, neanche baby-sitter ed insegnanti, far attenzione ai luoghi chiusi, esigere che vengano rispettati i divieti nei luoghi in cui il fumo è proibito per legge.

Le donne non fumatrici, invece, oltre ad incorrere nei medesimi rischi in cui incorrono gli uomini, vanno incontro a malattie specifiche; ad esempio: alterazione del ciclo mestruale, menopausa anticipata, osteoporosi anticipata e più accentuata, aumento di rischio di tumore al seno e all'utero oltre che diminuzione della fertilità. In gravidanza e subito dopo il parto, sussiste il rischio di partorire neonati di peso inferiore, di incorrere in aborti e parti prematuri, esiste l'aumento della probabilità di trombosi subito dopo il parto, oltre che l'alterazione della composizione del latte, con conseguente causa di disturbi fisici nel neonato.

Questa serie di rischi dovrebbero bastare a creare una coscienza antifumo, o almeno a percepire la necessità del rispetto altrui; una sigaretta in meno o fumata lontana da altri, forse non risolverebbe il rischio delle innumerevoli malattie presenti, ma potrebbe preservare una vita migliore per chi non compie la stessa scelta.