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al Sito di Cassino 2000

Numero 6 - gennaio 2002 

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Le tre i: informatica, impresa, inglese
Riforma Moratti: legge delega   
Tremonti avvisa la collega: devi tagliare sul bilancio
di Anna Grossi
 
Tutto è accaduto come programmato e, venerdì 1 febbraio, dopo la bocciatura del venerdì 11 gennaio, il ministro Letizia Moratti ha raggiunto il suo obiettivo: varare la riforma della nuova scuola con i complimenti di Silvio Berlusconi, contento di vedere così realizzata la sua scuola delle tre "i", informatica, impresa, inglese. Nel documento, al punto 7 dell'articolo 6 si legge: "Il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni." Già al punto 5 si leggeva che: "All'attuazione del piano programmatico, si provvede, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica della legge finanziaria". Tra i due ministri, infatti, c'è stato un fitto carteggio da novembre scorso: Tremonti firmò il decreto relativo alla determinazione del personale docente dietro precisi impegni della Moratti. Il ministro Moratti ha più volte dichiarato che vuole abbassare il costo del personale, che si aggira intorno al 95% del bilancio, all'ottanta. Recepiti nella Finanziaria del 2001, non sono impegni da poco. Il primo riguarda la ridefinizione dei criteri di dimensionamento delle istituzioni scolastiche con riduzioni e accorpamenti. Il secondo riguarda la mobilità del personale in esubero, circa ottomila. Il terzo riguarda la destinazione di una quota percentuale dell'organico di ogni scuola, circa il 15% dell'orario complessivo a contratti d'opera. Il quarto riguarda il contenimento delle supplenze brevi.
Il quinto la razionalizzazione delle classi di concorso per utilizzare meglio il personale. Il sesto, la ridefinizione del profilo professionale dell'assistente tecnico e della funzione docente dell'assistente tecnico-pratico, per eliminare o ridurre i tempi della presenza doppia. Il settimo la riduzione di circa 11 mila docenti di lingua straniera nelle scuole elementari, facendo ri-corso alla formazione del personale ed infine l'ottavo, che riguarda la ridefinizione dei compiti e dei ruoli dei non docenti con l'impiego dell'informatica e l'appalto esterno di una serie di attività. Quindi firma condizionata per questa nuova scuola ribattezzata da qualcuno "alla De Amicis", che invece tanto piace alla "ministra". Molte sono state le critiche: dall'anticipo della materna e dell'elementare, al doppio canale studio-lavoro delle superiori, al nuovo sistema di valutazione. Sembra, infatti, che, secondo un progetto allo studio di viale Trastevere, dal 2003, il voto di italiano della maturità venga dato da un corpo di 15 mila professionisti del ministero e non più dai docenti. L'applicazione della riforma richiederà una serie di decreti attuativi che il ministro dell'Istru-zione e il suo staff stanno mettendo a punto, ma si partirà dal prossimo settembre.
 

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