Il caso di "mucca
pazza" a Palermo ha riportato all'attenzione della pubblica
opinione l'opera meritoria del Nucleo AntiSofisticazioni dell'Arma
dei Carabinieri. Il neurologo che ha in cura la giovane siciliana
vittima del Creutzfeld-Jakob ha inizialmente avanzato dei dubbi
sulla carne
macellata in Sicilia. Secondo il medico le carni macellate
nell'isola sfuggirebbero ai controlli a causa del grande numero di
macellazioni clandestine. Tuttavia il rigore con cui il NAS ha
applicato le norme italiane prima e quelle europee ora, è
testimoniato anche dalla pronta chiusura del mattatoio comunale di
Caltanissetta avvenuta la settimana scorsa. Se oggi, al di là di
questo singolo episodio, l'Italia può vantare uno dei mercati
alimentari più sicuri del mondo ciò è senz'altro
grazie all'azione costante ed attenta del NAS. La costituzione del
Nucleo risale ormai al 1962 e può quindi contare ormai su una
esperienza quarantennale. Esso costituisce una struttura
specializzata per perseguire le iniziative criminali ed illecite
che possono aver luogo nell'ambito della realizzazione e della
vendita di prodotti alimentari: il Nucleo Anti Sofisticazioni e
Sanità dei Carabinieri. Questo rappresenta un momento
importantissimo di difesa dei consumatori, delle imprese e della
comunità nel suo complesso, dalle insidie di sofisticatori, di
falsari e di frodatori nel settore della produzione e del
commercio dei beni alimentari. Più che mai in una "società dei
consumi" come la nostra si sente la necessità di un'autorità che
vigili su ciò che viene consumato.
Dai dati relativi al solo anno di attività 1994, ad esempio,
emerge che, sul territorio nazionale, sono state compiute quasi 40
mila ispezioni e sono state rilevate quasi 25 mila infrazioni. Le
persone arrestate in un anno per tali reati sono state 228, quelle
denunciate all'Autorità giudiziaria quasi 13 mila e le chiusure
operate 978. I Nas hanno proceduto a sequestrare merci in dodici
mesi per quasi 20 milioni di chilogrammi per un valore di oltre
179 miliardi di lire.
Letti complessivamente questi dati, mentre da un
lato mostrano un aspetto senza dubbio tranquillizzante, relativo
tanto alla crescente mole di lavoro che viene svolta dai N.A.S. a
tutela dei cittadini e delle iniziative produttive e commerciali
che operano correttamente, tanto al fatto che l'area delle
irregolarità sembra essersi stabilizzata in termini di dimensioni
(alla crescita dei controlli effettuati ha corrisposto un lieve
incremento delle infrazioni accertate), dall'altro lato, si
pongono come segnali inquietanti, dal momento che lasciano
intravedere il delinearsi di una nuova fisionomia dei soggetti che
il Nucleo dei Carabinieri è chiamato a fronteggiare. "Operatori"
dell'illecito e del crimine che, rispetto al passato, si rendono
responsabili di infrazioni e reati di carattere più grave. A
fronte del grande quantitativo di controlli effettuati dai N.A.S.
ed a fronte delle numerose individuazioni di comportamenti che
violano leggi e normative di varia natura che dall'attività
investigativa e di vigilanza sono emersi in particolare, di cinque
reati: l'adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari, il
commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, il
commercio di sostanze alimentari nocive, la frode nell'esercizio
del commercio e la vendita di sostanze alimentari non genuine come
genuine. Prendendo in considerazione le incidenze dei diversi
reati sul totale dei procedimenti penali avviati nel triennio, il
tipo di violazione che ha il peso più rilevante è la frode
nell'esercizio del commercio che copre il 70% dei casi. A notevole
distanza, questo è seguito dal commercio di sostanze alimentari
nocive e dalla vendita di sostanze non genuine come genuine, il
primo con un peso del 14,7% ed il secondo del 9,6%. Molto
contenuto è il numero dei casi che concernono i due reati
pe-nalmente più gravi dell'insieme oggetto di queste
considerazioni: l'adulterazione o contraffazione di sostanze
alimentar ed il commercio di sostanze alimentari adulterate o
contraffatte, rispettivamente con incidenze del 4% e dell'1,6% sul
complesso dei procedimenti. Anche le emergenze verificatesi nel
recente passato nel Basso Lazio, dimostrano il ruolo chiave svolto
dal Nucleo Anti Sofisticazioni nel nostro territorio. Mense
scolastiche, prodotti alimentari scaduti, ristorazione, sono
questi i tre fronti su cui più si è fatta sentire l'azione del NAS
nel Lazio Meridionale. Non è ragionevolmente ipotizzabile un
rischio "mucca pazza" nella nostra regione, come nella gran parte
del territorio nazionale. Tuttavia è importante tenere presente
che l'importanza della funzione del NAS non è nel far fronte alle
emergenze ma nella quotidiana opera di controllo. I cittadini
possono ri-volgersi tranquillamente ai NAS. In tal modo le
Istituzioni garantiscono la nostra salute. |