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al Sito di Cassino 2000

Numero 6 - gennaio 2002 

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I Carabinieri presenti con il Nucleo Anti Sofisticazione
NAS: la sicurezza alimentare 
Monitoraggio di ogni possibile rischio per la salute pubblica
di Francesco Celestino
 
Il caso di "mucca pazza" a Palermo ha riportato all'attenzione della pubblica opinione l'opera meritoria del Nucleo AntiSofisticazioni dell'Arma dei Carabinieri. Il neurologo che ha in cura la giovane siciliana vittima del Creutzfeld-Jakob ha inizialmente avanzato dei dubbi sulla carne
macellata in Sicilia. Secondo il medico le carni macellate nell'isola sfuggirebbero ai controlli a causa del grande numero di macellazioni clandestine. Tuttavia il rigore con cui il NAS ha applicato le norme italiane prima e quelle europee ora, è testimoniato anche dalla pronta chiusura del mattatoio comunale di Caltanissetta avvenuta la settimana scorsa. Se oggi, al di là di questo singolo episodio, l'Italia può vantare uno dei mercati alimentari più sicuri del mondo ciò è senz'altro
grazie all'azione costante ed attenta del NAS. La costituzione del Nucleo risale ormai al 1962 e può quindi contare ormai su una esperienza quarantennale. Esso costituisce una struttura specializzata per perseguire le iniziative criminali ed illecite che possono aver luogo nell'ambito della realizzazione e della vendita di prodotti alimentari: il Nucleo Anti Sofisticazioni e Sanità dei Carabinieri. Questo rappresenta un momento importantissimo di difesa dei consumatori, delle imprese e della comunità nel suo complesso, dalle insidie di sofisticatori, di falsari e di frodatori nel settore della produzione e del commercio dei beni alimentari. Più che mai in una "società dei consumi" come la nostra si sente la necessità di un'autorità che vigili su ciò che viene consumato.
Dai dati relativi al solo anno di attività 1994, ad esempio, emerge che, sul territorio nazionale, sono state compiute quasi 40 mila ispezioni e sono state rilevate quasi 25 mila infrazioni. Le persone arrestate in un anno per tali reati sono state 228, quelle denunciate all'Autorità giudiziaria quasi 13 mila e le chiusure operate 978. I Nas hanno proceduto a sequestrare merci in dodici mesi per quasi 20 milioni di chilogrammi per un valore di oltre 179 miliardi di lire.

Letti complessivamente questi dati, mentre da un lato mostrano un aspetto senza dubbio tranquillizzante, relativo tanto alla crescente mole di lavoro che viene svolta dai N.A.S. a tutela dei cittadini e delle iniziative produttive e commerciali che operano correttamente, tanto al fatto che l'area delle irregolarità sembra essersi stabilizzata in termini di dimensioni (alla crescita dei controlli effettuati ha corrisposto un lieve incremento delle infrazioni accertate), dall'altro lato, si pongono come segnali inquietanti, dal momento che lasciano intravedere il delinearsi di una nuova fisionomia dei soggetti che il Nucleo dei Carabinieri è chiamato a fronteggiare. "Operatori" dell'illecito e del crimine che, rispetto al passato, si rendono responsabili di infrazioni e reati di carattere più grave. A fronte del grande quantitativo di controlli effettuati dai N.A.S. ed a fronte delle numerose individuazioni di comportamenti che violano leggi e normative di varia natura che dall'attività investigativa e di vigilanza sono emersi in particolare, di cinque reati: l'adulterazione o contraffazione di sostanze alimentari, il commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, il commercio di sostanze alimentari nocive, la frode nell'esercizio del commercio e la vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine. Prendendo in considerazione le incidenze dei diversi reati sul totale dei procedimenti penali avviati nel triennio, il tipo di violazione che ha il peso più rilevante è la frode nell'esercizio del commercio che copre il 70% dei casi. A notevole distanza, questo è seguito dal commercio di sostanze alimentari nocive e dalla vendita di sostanze non genuine come genuine, il primo con un peso del 14,7% ed il secondo del 9,6%. Molto contenuto è il numero dei casi che concernono i due reati pe-nalmente più gravi dell'insieme oggetto di queste considerazioni: l'adulterazione o contraffazione di sostanze alimentar ed il commercio di sostanze alimentari adulterate o contraffatte, rispettivamente con incidenze del 4% e dell'1,6% sul complesso dei procedimenti. Anche le emergenze verificatesi nel recente passato nel Basso Lazio, dimostrano il ruolo chiave svolto dal Nucleo Anti Sofisticazioni nel nostro territorio. Mense scolastiche, prodotti alimentari scaduti, ristorazione, sono questi i tre fronti su cui più si è fatta sentire l'azione del NAS nel Lazio Meridionale. Non è ragionevolmente ipotizzabile un rischio "mucca pazza" nella nostra regione, come nella gran parte del territorio nazionale. Tuttavia è importante tenere presente che l'importanza della funzione del NAS non è nel far fronte alle emergenze ma nella quotidiana opera di controllo. I cittadini possono ri-volgersi tranquillamente ai NAS. In tal modo le Istituzioni garantiscono la nostra salute.

 

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