a Edicola Ciociara

 

al Sito di Cassino 2000

Numero 6 - gennaio 2002 

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Parliamo di San Bartolomeo, dormitorio di Cassino
Dignità per un Rione     
Presente e futuro di un territorio comunale
di Marcello Caliman
 
Per i giovani di Cassino e dintorni che vogliono conoscere come siano nelle loro realtà le periferie dei grandi centri urbani non oc-corre allontanarsi da Cassino, basta andare al rione di San Bartolomeo e si comprende che cosa sia un quartiere dormitorio. Il comune di Cassino ricorda le scatole cinesi: abbiamo Corso della Repubblica, qualche strada laterale e poi il degrado urbano,
quello che fa respirare l'abbandono culturale e sociale di un territorio. Ad esempio basta prendere i mezzi Cotral al capolinea di Via Garigliano e ci si trova in un altro mondo. Addirittura si ha paura!
Se si va al rione San Bartolomeo già si registra un degrado nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani (di tipologia fa-miliare) nelle strade di accesso, come in modo eloquente si può rile-vare dalle fotografie realizzate in questi giorni, su richiesta di un comitato spontaneo che si è rivolto alla nostra testata per chiedere aiuto e sostegno. Si sta lavorando per la nuova chiesa parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, ma che cosa si sta facendo per l'arredo urbano e per dotare il rione di un'anima non solo religiosa ma anche sociale?
Che cosa si sta facendo per dare dignità a quei casermoni realizzati una volta in periferia, fuori dal cuore cittadino ma che ora chiedono giustizia e pari dignità? Che cosa si sta facendo per tutelare il valore economico degli immobili che molti hanno acquistato rassicurati dal fatto che il
Comune aveva programmi di miglioramento per il rione? Tante domande che necessitano di risposte esaurienti, esaustive, chiare e definitive. Abbiamo rivolto alcune di queste al funzionario del Comune Enrico Iemma, al quale riconosciamo la sua costante disponibilità a chiarirci termini e progetti. Ci rassicura: entro la fine dell'anno saranno portati a termine tutti i lavori programmati per il rione San Bartolomeo, a meno che non si registrino degli intoppi.
Noi ci auguriamo vivamente che non ci siano imprevisti, il nostro Paese è la nazione degli intoppi e degli imprevisti. Non debbono esserci: vogliamo che la città cresca in fretta in ter-mini di qualità; è cresciuta così in fretta in termini di metri cubi di cemento che ora in virtù delle leggi di com-pensazione bisogna dare ciò che prima non si è dato. Ora si mettono le toppe, facciamo in modo che siano dello stesso colore, per evitare che il gusto, il buonsenso, le attese dei cittadini siano delusi. Non sarebbe giusto. L'attuale amministrazione comunale con il suo programma elettorale ha stipulato un patto con i cassinati. Vi ricordate, ad esempio, l'atto notarile che il premier Berlusconi esi-biva in televisione? Bene eticamente è lo stesso per ogni Comune del territorio nazionale. Cassino faccia la sua parte, in tal modo il Sindaco Bruno Scittarelli e la sua giunta po-tranno dimostrare nel concreto il salto di
qua-lità richiesto a gran voce.
 

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