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Edicola Ciociara

pagina 6

Generi intimi: il diario

alla prima pagina

la rubrica di scrittura creativa di Oblò, a cura di Alessandra Alfieri
 

Tra i generi letterari più usati dalle donne, ma non solo, ci sono il diario e la lettera. Sono tipi di scrittura che potremmo definire ingenua, hanno un carattere intimo e segreto e per questo sono stati da molti definiti generi femminili, perché le donne, per secoli escluse dalla vita pubblica, trovavano il loro sfogo nell'intimo della casa, nella penna e nel foglio bianco su cui scrivevano le loro più profonde confidenze. In questa prima parte ci occuperemo solo del diario.

 Nel diario la descrizione dell'esperienza è ancora fortemente legata a una visione egocentrica, all'io che osserva e descrive. Si scrive di sé, spesso si dialoga con sé stessi, si parla senza vergogna, si cerca la propria immagine interna per conoscerla e descriverla. Ci sono vari tipi di diario, ne vedremo tre:

immaginario

intimo

per appunti

 a)      provate a immaginare di essere il primo uomo sceso sulla luna. Cosa pensereste? Quale sarebbe la vostra reazione? cercate dentro di voi le emozioni che questo avvenimento potrebbe scatenare. La prima donna nata, cioè Eva, forse scriverebbe così:

 SABATO: Anche le stesse sono belle. Ne vorrei un paio, me le metterei nei capelli, Ma ho la sensazione che no riuscirò mai ad averle. Vi sorprenderebbe scoprire quanto distino, perché non sembrano così lontane. Quando la notte scorsa per la prima volta sono apparse, ho provato a tirarne giù qualcuna con un bastone, ma con mia grande sorpresa non sono riuscita a toccarle; poi ho provato con le zolle di terra, ci ho provato e riprovato tanto da restare, alla fine, senza forze, ma non sono riuscita a colpirne nessuna, mai. (M. Twain, Il diario di Eva, Feltrinelli, 1993)

Descrivete il nuovo che avete davanti e quello che provate. In questa situazione ci si trova in quello stadio del punto di vista inferiore che abbiamo già visto precedentemente, quello della persona che si affaccia su un mondo sconosciuto e lontano dal suo; che ha uno sguardo innocente e pieno di pregiudizi spesso sbagliati, cade quindi di frequente in errore. Questo potrebbe essere l'esercizio da fare per provarsi in questo genere: descrivere le proprie sensazioni e reazioni di fronte a una situazione completamente nuova: un bambino appena nato, un personaggio storico che amate.

 b)      Il diario intimo è il più classico, quello che tutti almeno una volta hanno scritto, o tentato di scrivere, tutte le sere prima di addormentarsi. L'esempio letterario più classico è Il diario di Anna Frank. Il suo è un diario scritto in forma narrativa con la descrizione di emozioni, sensazioni e sentimenti. C'è di più, il suo diario è una sorta di raccolta di lettere scritte a un'immaginaria amica Kitty. Più in generale il diario è un misurasi continuo con la propria parte intima, con l'universo interiore non perfettamente conosciuto ancora .Un esercizio potrebbe essere quello di tenere un diario anche solo per una settimana. Ritagliatevi del tempo dai gravosi impegni del lavoro, dedicate un momento a voi, alla scrittura, selezionate gli avvenimenti per voi significativi e descriveteli con i particolari. Fateli riposare e poi rileggeteli… spesso da una loro rilettura nascono idee per racconti brevi, poesie o altre riflessioni, sono spesso anche un indice preciso del nostro cambiamento interiore.

 c)      Questo tipo di diario è più sintetico del precedente, non si raccontano avvenimenti interi, ma questi vengono accennati solamente. Non bisogna commettere però l'errore di credere che basti buttare giù qualcosa, una serie di parole o di frasi a effetto per avere un diario per appunti. L'idea di questo diario è quella di una scrittura giornaliera, breve, che vuole conservare le emozioni e i pensieri più intensi della giornata. Un esempio ne è Il mestiere di vivere di Cesare Pavese:

 

21 marzo. Giornata dura. Situazione internazionale, situazione italiana di latente guerra civile, voci varie di reazione atomica a catena per aprile. Tutto tende a separarmi da lei, rimandarla in America, a bloccare Roma, a sbaraccare tutto. Soffrivo così prima? Sì, allora soffrivo per la paure di more. Ora, per quella di perderla E' sempre un soffrire. Rassegnati, Stoicismo, questo conta.

 22 marzo Nulla. Non scrive nulla. Potrebbe essere morta. Devo avvezzarmi a vivere come se questo fosse normale.

Bene! Abbiamo iniziato il nostro viaggio dalla parte più intima del nostro scrivere… provatevi negli esercizi che sono stati proposti e fatemi sapere!