Electropolis: electronic music, musica elettronica
 



DEPECHE MODE

Exciter
 

BRANO
 
VOTO
 

  1. Dream on (Midi)

6/7

  2. Shine

7-

  3. The sweetest condition

6/7

  4. When the body speaks

6,5
  5. The dead of night 7+
  6. Lovetheme (instrumental track) 6+
  7. Freelove 6/7
  8. Comatose 6,5
  9. I feel loved 7+
 10. Breathe 6/7
 11. Easy tiger (instrumental track) 6+
 12. I am you 7+
 13. Goodnight lovers 6,5
VOTO GLOBALE 6/7

 

LEGENDA

PESSIMO

INSUFFICIENTE

SUFFICIENTE

BUONO

OTTIMO

 

GIUDIZIO


COMMENTO

Ecco qui presentato dopo alcuni anni di silenzio il nuovo lavoro discografico dei Depeche Mode vale a dire "Exciter". Alla continua ricerca di nuove sonorità da proporre al pubblico e ai fans la band ha voluto seguire una nuova rotta sperimentando nuove idee (anche con l'aiuto dell'ottimo produttore Mark Bell) in ambito compositivo che con quest'album (forse) hanno trovato il loro punto di massima espressione. Già dal primo ascolto infatti si capisce che tutti i brani composti da Martin e soci propongono nuove ambientazioni sonore evidenziate da un genere elettronico piuttosto ricercato con suoni semplici ma "puliti" in ogni minimo aspetto. Tuttavia chi ricorda i Depeche Mode come una band dark e malicononica, ora dovrà fare i conti con una nuova immagine "purificata" dai problemi e dal passato (piuttosto turbolento) di tutti i vari membri del gruppo sia musicalmente che per "look". In Exciter infatti troviamo brani musicalmente piuttosto "commerciali" di facile orecchiabilità (come ad esempio la prima traccia Dream on) dedicati forse a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta a questa band. Altro brano da tenere in considerazione e di sicuro successo commerciale non può non essere che "I Feel Loved" caratterizzato da sonorità accattivanti tipiche dei Depeche Mode (sullo stile della celeberrima It's no Good di Ultra). Per il resto dell'album invece si può dire che brani come "Freelove" (paragonata in una recente intervista dagli stessi Depeche Mode alla mitica Enjoy the Silence) e "When the Body Speaks" sono da considerarsi come delle valide canzoni d'amore anche se forse un po' troppo "soft e commerciali" seppur ben curate e prodotte per ciò che riguarda i suoni. Inoltre altri brani sulla stessa lunghezza d'onda potrebbero essere considerate: "The Sweetest Condition" e "Goodnight Lovers" che ripercorrono nuovamente un genere lento d'amore e di facile ascolto a mio avviso. Tirando le somme dunque il tutto è da considerarsi più che sufficiente (penso anche per il fan più pignolo) anche se però c'è da dire che i vari brani sopracitati si "metabolizzano" forse un po' troppo velocemente (compresi quelli cantati da Martin cioè Comatose e Breath). Per quanto riguarda infine i punti di forza dell'album a mio parere sono da tenere in considerazione "The Dead of Night" (anche se molti la considerano una specie di copiatura di The Dope Show e dello stile di Marylin Manson) per i suoni così acidi e pungenti (stile Barrel of a Gun) tipici dei Depeche Mode, "Shine" dove Dave riscopre alla grande la sua voce unita a suoni e musiche sicuramente notevoli e infine "I am You" che a mio parere rispecchia in pieno le ambientazioni alla Violator. Tirando le somme un buon lavoro quindi (molto diverso come stile dai precedenti) anche se a mio avviso non paragonabile ai vari Violator e Songs of Faith and Devotion ancor oggi forse i migliori album di tutta la loro carriera.

 


Per maggiori informazioni riguardanti l'artista
è possibile consultare il sito internet:

http://www.depechemode.com