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Ecco qui un po' di notiziole su come funzionano gli ampli... insomma un po' di base x l'hifi-car che non fa male a nessuno e neppure a me :-))

Come nel caso dell' hi fi home,anche nell'hificar l'ampli è il componetre + delicato di tutta la catena. La sorgente ha lle sue "tonalità" che la caratterizzano così come ogni diffusore ha un suo suono differente da tutti gli altri (anche altre caratteristiche come timbrica immagine (imho) e potenza acustica...) ma l'ampli, il componente che teoricamene non dovrebbe avere alcuna personalità, è invece quello che spesso "fa la differenza"; se l'ampli suona male non c'è sinto cd che tenga... non ci sono sub o supertw che possano "aggiustare" e poi sarà anche deludente il risultato finale di una resa scarsa rispetto ad un'invenstimento in componenti non basso e poi si sa... se l'ampli è scarsino fa perdere molto a tutto l'impianto.... la qualità dell'amplificatore è un requisito importantissimo,indipendentemente dalla potenza del sistema,giacché anche una semplice autoradio amplificata, che potrebbe essere adeguata ad un tipo di utente deve pilotare al meglio la"semplice" coppia di coax in porta... quindi non possiamo nascondere che il problema della qualità dell'amplificatore si fa sempre + pressante quanto + è alto il livello dell'impianto (nonché soldi spesi :-)) imho la tendenza di oggi è quella di pilotare con potenza elevata sistemi multivia con numerosi ap. ma (x i tradizionalisti:-) nache i sistemi a 2 vie non sono da meno soprattutto se si cerca un sistema + audiophile... L'ampli è un' aggeggio che trasferisce della potenza elettrica da una sorgente (l'almintatore) ad un carico (il diffusore) . se le modalità di "trasferimento" sono giuste il suono sarà *puo* e *fedele* in senso lato potremmo dire che un'ampli è anch'esso un alimentatore. perchè affinchè (scusatemi la cacofonia...) della *"potenza"* possa essere trasferita nei diffusori occorre avere un certo potenziale,di una forza insomma che spinga la corrente a scorrere nel carico (ap.) Questa forza è la tensione elettrica che l'ampli presenta ai suoi morsetti d'uscita; perché nel carico (ap.) passi molta potenzaoccore che la tensine sia elevata o che l' impedenza del carico sia bassa.L'impedenza dei diffusori hi-fi car è già di x se bassa... di fronte ai 6-8ohm dei diffusori home in car si scende a 3-5ohm... al di sotto di questi valori non si scende + (in teoria)... quindi essendo impossibile scendere di impedenzanon resta che aumentare la tensione se si vuole + potenza. uqesta operazione è facilissima negli ampli di casa alimentati a 220v che può essere tranquillamente portata dal trasformatore al valore richiesto,poi rettificandola al valore di tensione continua di cui si ha bisogno: 50 100 oppure 200volt!!! in automodbile c'è la batteria che ci offre solo i suoi miseri 12volt e pure in corrente continua. Con i soli 12volt della batteria si possono realizzare amplificatori di massimo 4watt su 4 ohm (vedi finali delle ar.!!!!) con un piccolo trucco è possibile aumentare la potenza di questi dispositivi : si tratta di collegare2 ampli a ponte in modo da raddoppiare la tensione di alimentazione (come se avessimo una batt da 24 volt); di conseguenza la la potenza disponibile aumenta di almeno 3 volte ( in un'ampli ideale dovrebbe quadruplicare...) Ma non è quella dei ponti che conduce all'alta potenza in auto.... quello di cui abbiamo bisogno è di un "qualcosa" che ci trasformi la tensione da 12 miseri V a 50 o 100V questo "coso" si chiama Survultore, oppure invertitore o convertitore cc/cc(corr. continua/corr. continua). il survultore è costituito da un'oscillatore che genera un corrente alternata con una freq- molto alta, circa20khz.... poi con l'aiuto di un trasformatore pilotato da transistori di potenza viene elevata fino al valore desiderato (es.:200v) mentre un rettificatore (di cui ignoro l'esistenza nnké il suo utilizzo in generale) ed un filtro a condensatori la trasormano in una tensione continua e livellata. La frequenza dell'oscilatore viene resa elevata per ridurre i costi e migliorare l'efficienza del processo di trasformazione: i trasformatori dei survultori così possono essere piccoli dispositivi con nuckleo in ferrite e avvolgimenti di poche spire sia nel "primario" che nel "secondario" mentre cos' i condensatori di filtraggio possono essere di capacità + bassa... Altro parametro che determina l'efficienza del processo di conversione è la *velocità* dei transistori impiegati nell' oscillatore: più questi sono veloci + è rapida la commutazione del loro stato (da non conduttori a conduttori) dove proprio durante la commutazione che essi "sprecano" energia trasformandola in calore.i survultori sulla carta sono dei dispositivi semplici (ma purtroppo nn è così) l'aumento della potenza e dell'affidabilità è avvenuto lentamente negli anni ed ha seguito grossomodo lo sviluppo dei semiconduttori soprattutto a livello di tensione massima sopportata...(ai capi possono svilupparti picchi di + di 10V!!), di immunità da rotture ed a livello di freq. di taglio: quest'ultimo parametro è molto importante ai fini del rendimento e al contenimento delle perdite

eccovi un po di foto utili :


parte seconda

Adesso vi parlo del rendimento di un'ampli ^__^ Abbiamo accennato sopra all'efficienza o al rendimento dei survultori. Vediamo quanto questo parametro sia importante in un finale hi-fi.car se diamo uno sguardo alle caratteristiche di un finale car di grande potenza (ipotizziamo da 100w a canale) facilmente troviamo valori di assorbimento max superiori a 30ampere. Diciamo che è impossibile,con normali segnali musicali ed usando saggiamente l'impianto (evitando di mandarlo in saturazione nei passaggi musicali + forti...) sfruttare al pieno la potenza di un finale... se poi la potenza installata è molto alta (vedi unz unz e auto-disco vaganti o anche auto da spl...) il problema da teorico diventa di calda attualità. Infatti dal rendimento dell'amplificatore dipende la sua temperatura di lavoro e con esso la facilità di installazione in luoghi angusti e comunque + o meno areati nella vettura. Ma dal rendimento dipende anche l'assorbimento di corrente: e a bordo di un'automobile bisogna fare i conti con una limitata disponibilità di energia.... Escludiamo che l'impianto possa essere alimentato da un gneneratore (che ci sotringerebbe a tenere sempre l'auto in moto provocando anche dei disturbi di acolto...) in secondo luogo la potenza dell'alternatore al minimo non è capace di alimentare decentemente tutto l'impanto... è quindi con la batteria che dobbiamo fare i conti. Labatteria di una media macchina a benzina è capace di circa 40Ah (ampere-ora) : una da 40 ah nuova e perfettamente carica può erogare una corrente di 40A in un'ora... 80 in mezz'ora... e cos' via... bisogna tener conto che questo è un ragionamento quasi puramente teorico in quanto una batteria invecchiata ha perso gran parte della sua capacità e che comunque non può avviare il motore quando è quasi scarica...., ma deve possedere ancora il 20% della sua capacità. Insomma tutto compreso la capacità utile di una batteria è di 23-30 ah; ed è questo dato che bisogna confrontare con i valori di assorbimento dell' impianto. Ma in fatto di rendimento cosa possiamo attenderci, in termini numerici, da un'amplificatore x auto?? il problema va diviso in 2 parti: 1)che rendimento max può avere un'amplificatore bassa frequenza. 2) che rendimento max può avere un finale hifi car. Per rispondere a questo primo quesito, dobbiamo decidere che tipo di segnale musicale prendere in considerazione e che tipo di ampli valutare. Qaunto al tipo di ampli, prenderemo in considerazione l'amplificatore cosiddetto in classe "AB" che rapperesenta ill99% degli ampli in circolazione. Questo ampli amplificatore è costituito da uno stadio che amplifica il debole segnale in ingresso (vedi gain :-)) che viene dalla sorgentee con esso pilota 2 transistori di potenza (chiamiamli q1 e q2) le due piccole resistenze che servono a stabilizzare i transistori,sono quasi sempre presenti. In assenza di segnale nei transistori di potenza Q scorre una debole corrente che ciameremo i1 che ha il compito di ridurre la distorsione; correnti ancora + deboli i2 e i3 servono ad alimentare i vari servizi dell'ampli (ad es. protezioni,lampade spia etc...): Quando è presente segnale, alla correntei1 si somma la corrente di i2 molto + forte che scorre nel diffusore e che ne determina ilsuo movimento,quindi il suono ;-) quando al tipo di segnale prenderemo in considerazione il segnale "sinusoidale": quella del segnale sinusoidale è una tradizione che data dall' inizio dell' era elettronica ed è dovuta alle sue caratteristiche sia musicali che matematiche. Tutti i costruttori dichiarano le caratteristiche dei loro prodotti con segnali sinusoidali. Per vedere quale è il rendijmento massimo teorico di un'amplificatore in classe ab,facciamo l'approssimazione che la corrente di riposo i1 sia bassissima (quindi nulla), che le resistenze R siano piccolissime (quindi nulle) e che nulle siano le correnti i2 e i3. Supponiamo anche che i transistori Q siano perfetti, cioè che siano totalmente privi di resistenza elettrica quando gli viene richiesto ciò. Sotto queste ipotesi il rendimento massimo teorico dell'amplificatore AB con segnale sinusoidale al limite del clipping è pari al 78.5% (c'è una tabella di riferimento che poi metterò sul mio sito). in realtà, come abbiamo detto,sono presenti degli assorbimenti fissi, ma + importanti sono gli assorbimenti variabili che abbiamo prima trascurato, quelli dovuti alle resistenze R presentano valori compresi tra 0.1 e 0.3 ohm, mentre la resistenza dei transistori, pur non essendo definibile univocamente (varia infatti con la corrente),può essere valutata in 0.2-0.5ohm quando la corrente è + alta (che è la condizione che + ci interessa);ma questa perdita interviene solo nei brevi instanti in cui la tensione d'uscita è intorno ai suoi valori massimi. Se ora sommiamo le perdite su R alle perdite dovute agli altri assorbimenti, facilemente arriviamo a sottrarre al carico un buon 10% del valore teorico,sicché il valore effettivo scende attorno al 70%: Tutto questo vale finché l'amplificatore lavora al limite delle sue possibilità (cioé al limite del clipping): se il livello d'uscita è inferiore il rendiment diminuisce (c'è unaltra figura pure metterò on line .:-),che il rendimento teorico è proporzionale alla frazione di uscita massima... Ad esempio se l'uscita dimezza (e la potenza diventa un centesimo), il rendimento diventa un decimo del massimo.


in preparazione il resto delle notizie utili!! a presto!!



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