COGNOME e NOME: | CATEGORIA di RELAZIONE : |
MARCHETTI TEOBALDO in arte CHECCHI TEOBALDO (*) | marito ufficiale nonchè legittimo |
(*) Giovanni Niccolo' Teobaldo Francesco Luigi Maria Marchetti | |
Secondo Francesco
Possenti, Tebaldo Checchi fu “il prototipo dei gentiluomini, rispettoso e
premuroso verso la moglie, la capricciosa Eleonora”
(Francesco Possenti, I teatri del primo novecento, Orsa Maggiore, 1987). La
Duse sposa con rito civile Checchi il 7 settembre 1881, quando è
già
molto
incinta della figlia Enrichetta (che nasce infatti il 7 gennaio 1882).
Teobaldo (Marchetti) Checchi nel 1880 circa |
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Matilde
Serao, in un
articolo pubblicato nel 1927, presenta questo matrimonio come un “errore giovanile”,
tratteggiando
l’immagine di uomo sensibile, paterno, bonaccione, decisamente non
adatto ad una moglie di quel calibro. Secondo un’altra versione, è il capocomico Cesare Rossi [a sua volta tacciato da altri di “carità pelosa”] che, avendo alta stima ed affetto per la giovane attrice, ne favorisce il matrimonio con il compagno d'arte Tebaldo Checchi «per proteggerla dalle inevitabili insidie dei corteggiatori». (Olga
Signorelli, Vita di Eleonora Duse, Bologna, Cappelli 1962). Eleonora Duse ed Enrichetta Marchetti (1887) |
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Inoltre, agli occhi degli amici intellettuali della
Duse, Teobaldo rappresenta la “quintessenza
di quella volgare oculatezza teatrale“che ostacolava il “teatro di poesia”. |
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Più attendibile è che Teobaldo: «non
fu soltanto l‘attivissimo gestore della straordinaria carriera della
moglie. Fu attore di stile moderno, giornalista, scrittore. Face a
traduzioni dal francese […] e scriveva qualche pièce …[anche se
nell’ambiente non erano molto quotate].
L’industria famigliare che organizzò non era affatto sciocca. Si
assunse subito il ruolo di agente per la moglie: si muoveva a suo agio tra
i giornalisti … aveva idee precise su come bisognasse preparare il
pubblico e soprattutto la stampa di una città. Sollecitava la moglie a
rimanere in disparte, a coltivare l’immagine di una donna dedita solo
all’arte. Era forse un mediocre, ma non un ingenuo». (Mirella Schino, Il teatro di Eleonora Duse,
Bologna, Il Mulino, 1992) |
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Teobaldo ed Eleonora si separano nel 1885, lui si stabilisce in Sud America ed intraprende la carriera consolare (muore nel 1918), lei continua a recitare, la figlia Enrichetta è lasciata alla madre, anzi presso una famiglia contadina vicino a Torino. |
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