GIACINTA PEZZANA

Nata in una famiglia di bottegai benestanti, a quattordici anni entra nell'Accademia Filodrammatica di Torino, ma dopo un biennio le consigliano benevolmente di rinunciare perchè «mancante d'attitudine per l'arte». I genitori pare non desiderassero si dedicasse al teatro, allora «ci andava di nascosto, dicendo in casa, di recarsi a tenere compagnia a un'amica ammalata che, al corrente di tutto, si prestava al trucco. Ma un bel giorno dovette confessare in casa la verità ed esprimere la sua decisione di darsi alla scena» (Arturo Lancellotti, I sovrani della scena, Roma, Faro, [1945?])  

Come la maggior parte dei suoi colleghi viaggia moltissimo, se non altro perchè, nata a Torino nel 1841, è morta ad Arcireale nel 1919.

Recita per 40 anni, ma è resa ultrafamosa dall'interpretazione di Teresa Raquin di Zola (in una traduzione di Vittorio Bersezio), un trionfo anche per la scelta coraggiosa di interpretare - lei che non era ancora quarantenne - un personaggio di vecchia, ma anche una maledizione, in quanto il ruolo le rimane appiccicato inesorabilmente, tanto che è per questo che oggi è ricordata.

Sulla serata del 26 luglio 1879 al teatro dei Fiorentini di Napoli il cronista Edoardo Boutet scrive: «La Pezzana, signora Raquin, ritrovò la grande arte che nessuno le riconosceva piú; dalla tranquilla bonomia della tenera mamma che vive pel suo figliolo e dei suo figliolo, felice e serena, al tragico grido dell'apopiettica che ode la confessione degli assassini della sua creatura prima, e poi li vede scendere tutti i gradi della rea passione fino al rantolo sciagurato dell'agonia».

Giacinta si è dedicata anche alla scrittura di drammi teatrali (di cui si è persa traccia) ed  ha portato in scena i maggior autori teatrali dei tempo: debutta con la Compagnia Dialettale Piemontese dei fratelli Dondini, recita sotto la direzione di Ernesto Rossi (col quale non ha rapporti proprio idilliaci), con la compagnia Bellotti-Bon, ed in quella di Cesare Rossi...

Quando entra in compagnia di Cesare Rossi dietro di lei c'è anche Eleonora (e suo padre).

Giacinta ed Eleonora Giacinta e il sor Ernesto(Rossi)