I contatti d'argento e la cw

Da oltre un secolo si usa l'argento nei contatti elettrici di relè commutatori,
ecc. anche se negli ultimi decenni sono stati usati materiali di composti
metallici molto più resistenti all'usura, come le vecchie puntine d'accensione
nelle automobili e motociclette che lavoravano in corrente continua ad elevata
corrente per miliardi di commutazioni.
Tuttavia dove la potenza da commutare è esigua oppure in circuiti a corrente
alternata l'argento è sempre molto vantaggioso, in quanto ha una particolarità
come metallo da tempo conosciuta e per questo molto interessante, ossia il
fatto che a differenza di altri metalli al contatto dell'aria pur ossidandosi
(colore grigio scuro) rimane ugualmente un ottimo conduttore di corrente.
Per questo i tecnici nella prima metà del secolo scorso visto questa utile
caratteristica lo impiegarono in tutti i circuiti di commutazione e pensarono
di fare in modo che i contatti si autopulissero dalla polvere che si poteva
depositare su di essi che poi diventava la principale causa dei malfunzionamenti.
Così i contatti ebbero in punta la forma a semicerchio, che è tuttora la migliore 
in assoluto. Quando le due superfici si toccano (non essendo piatte oppure una
a cuneo e l'altra piatta) avviene un leggero sfregamento in punta dovuto alla
pressione della forza meccanica.
Ai nostri occhi lo sfregamento è invisibile ma molto efficace in quanto si 
autopuliscono, solo nel caso di riposo molto prolungato è obbligatorio la pulizia
manuale. 
Per cui se vedessimo il nostro manipolatore meccanico per il semiautomatico o per 
il tasto elettronico con i contatti d'argento anneriti dall'ossido va tutto bene, 
basta che ogni tanto lo usiamo.
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