Da "Il Cittadino"

20 Novembre 1969

Il richiamo della valle

"La valle a cui allude il titolo è l'ampia "quinta" posteriore dell'arco ligure di Levante, cioè Val di Vara, terra natia di Eugenio Moresco, autore di questa serie di racconti legati da un filo conduttore di fatti e di sentimenti in cui predomina il senso panico dell'ordine eterno della natura. Moresco non è uno scrittore professionista. Ha esercitato diversi mestieri in Italia e all'estero, lavorando anche come tecnico in Africa, dove è stato prigioniero degli inglesi durante l'ultimo conflitto mondiale. Queste esperienze hanno senza dubbio contribuito a conferire alle pagine del suo libro un linguaggio fresco e spontaneo.

L'Autore descrive con immediatezza d'immagini, con una vivacità pittorica che non gli impedisce di piegare il suo talento a sottili indagini di stati d'animo o di costume, l'esistenza dei suoi compaesani, così come essi la vivono e la sentono, di generazione in generazione. L'analisi della loro particolare condizione umana è talvolta affidata ai soliloqui di Giulio, il protagonista, nato contadino e legato alla sua terra, il quale avverte il dolore quasi fisico di averla dovuta abbandonare.

Il carattere autobiografico del libro è qui evidente come quando il Moresco rievoca il suo soggiorno ai tropici e all'equatore, le avventure di prigionia, culminanti in un'audace evasione che testimonia uno sconfinato amore per la libertà".

« Torna alle recensioni