Raff BB Lazzara

Ballata di confine

È una notte

di coltelli

lungo il confine

di pioggia sghemba

a ottobre

di mani infilate nelle

bluse scure

che cercano accendini

monetine

e vento

e mare

 

Jolena si nasconde

la musica dondola

la slivovica serba

ruota nell'iride

di questo sguardo alcolico

per cui so

che ti picchierò

e forte

perché ti amo

perché ti amavo

perché lo so

perché sì

sì sì

sì no

 

notti bianche

a bordo mare

lungo il confine

laddove tutti i bambini scappano (dulà ch'a ducj i fruts a scjampin)

sotto la tavola (sot da taule)

laddove tutte le bimbe (dulà che dutis lis frutis)

danzano sopra la tavola (a balin sor' la taule)

dove dondola la corda

dell'altalena

e l'impiccato sorride appena della

sua noia.

 

E non v'è nulla di giusto

lungo il confine

e non v'è nulla di buono

lungo la notte 'l vento

e non v'è nulla, malìa

lungo la pioggia

spavento e malattia

 

E non si conoscono parole civili

solo vendetta e sfida

discoste grida

d'impenitenti barbari e svisàti

    (dioboe bombe!)

e poi poeti andati

a spasso per le rive

coi baveri alzati

invisibili

non vili.

 

Lungo il confine

questa notte

il delitto non è consumarlo

ma consumare

senza dire

nì nie nì nainis.