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Lavorazoni in segheria

 

 

LA SEGHERIA INTEGRATA

La moderna segheria integrata è una miscela originale di antica abilità e di tecnologia avanzata, fuse insieme per assicurare lo sfruttamento ottimale delle risorse forestali. Ad ogni fase della trasformazione del tronco in segati entra in gioco la valutazione sperimentata dell'operatore, anche se il suo lavoro è oggi reso infinitamente più efficiente dai sistemi di misurazione e di controllo computerizzati, e dal macchinario che permette di maneggiare tronchi del peso di molte tonnellate con la stessa facilità con la quale si getta in aria una monetina. Nulla va sprecato: la corteccia (strappata dal tronco prima del suo ingresso in segheria) viene polverizzata e usata in molti modi. Una parte viene utilizzata come combustibile di basso costo nei forni dello stabilimento, un'altra viene invece impiegata come terriccio da giardino, e un'altra ancora va alle industrie che producono impasti derivati dal legno, frutto di studi e sperimentazioni per un impiego industriale su vasta scala. Anche i cascami che vengono raccolti dalle seghe-nastro, dalle seghe circolari e dalle piallatrici e vengono venduti come materia prima per la fabbricazione di pannelli di particelle oppure di carta. Quando il tronco entra in stabilimento proveniente dal centro di scortecciatura, viene misurato con un analizzatore elettronico e sottoposto a "troncatura" per ridurlo nelle lunghezze adeguate alla lavorazione. I tronchi di grosso diametro vengono quindi passati direttamente alla sega alternativa o alla sega circolare per la prima fase, mentre i tronchi più piccoli vengono avviati alle seghe a nastro o alle sminuzzatrici, che sono delle macchine costruite recentemente per ridurre in chips i residui di lavorazione. I tronchi di latifoglie di grosse dimensioni passano dalle seghe a nastro, spesso multilame, che lo sezionano nelle dimensioni richieste. I segati vengono quindi trasferiti agli essiccatoi per la stagionatura artificiale per renderli stabili nell'uso. Il legname di dimensioni molto grandi, comprese le travi, viene di norma venduto immediatamente dopo la stagionatura, ma spesso piallato e rifilato nelle dimensioni standard. I segati vengono quindi selezionati, stampigliati, automaticamente legati e impaccati per la commercializzazione.

LA SEGA CIRCOLARE

Uno dei lavori più difficili, e che richiede grande abilità, è quello dell'operatore addetto alla sega alternativa, dal cui giudizio ed esperienza dipende la conversione del tronco in una quantità ottimale di segati. Seduto ai suoi comandi, in posizione più elevata, l'operatore deve continuamente rivedere il suo piano di taglio a mano a mano che si presenta la struttura interna del tronco che varia in ogni pezzo; deve evitare i nodi e le spaccature, avendo bene in mente le esigenze dei clienti della segheria. Quando il tronco viene convogliato verso la gigantesca sega-nastro verticale per il primo taglio, si stacca uno sciavero, curvo nella sua parte esterna e in genere destinato ad essere ridotto in scaglie per la produzione di pasta di legno. I tagli successivi liberano una serie di tavole di circa 2,5 cm, lisce, prive di nodi. Poi l'operatore farà ruotare il grosso tronco di 90" o 180" per eseguire un'altra sene di tagli. Più ci si avvicina al centro del tronco, più è probabile che il legno contenga nodi e spaccature, e da questa regione si ricaverà il legname da costruzione.

TRONCO CON ALTA RESA

Il segantino ha aperto il tronco sulla parte superiore (come indicato) e ha ricavato un certo numero di tavole di alta qualità o "scelte". Il tronco è stato fatto ruotare di 180' e si è ripetuta l'operazione. Il tronco era formato principalmente da legno sano, con pochissimi nodi e spaccature, il ché ha permesso di ottenere una altissima percentuale di tavolame. La corteccia viene usata o come combustibile o come componente di certi pannelli di fibra. I cascami ricavati dalla rifilatura delle tavole vengono sminuzzati per l'industria della pasta di legno.

 

 

I TRONCHI PICCOLI

Alcune segherie si sono specializzate a lavorare tronchi di piccole dimensioni passando l'intero tronco, con un solo movimento, attraverso una serie di seghe-nastro e seghe circolari che lo trasformano in segati standard da 5 o 10 centimetri di spessore, che vengono poi piallati e ridotti in tavole da 5 x 5, 5 x 10 e 5 x 15 centimetri. I segati laterali, subito dopo l'eliminazione degli sciaveri, possono costituire delle tavole di alta qualità da 2,5 centimetri di spessore.

 

INTORNO AL TRONCO

Nel segare ruotando il tronco si taglia di volta in volta ogni lato. Qui, come illustrato nella foto, viene prima segata la parte inferiore per ricavarne, dopo lo sciavero, sei tavole di elevata qualità . Viene quindi tagliato il lato destro, ricavandone due tavole e un pezzo più spesso che è stato poi trasformato in tavole più piccole. Dal terzo lato si ottengono più tavole, mentre l'ultima parte viene trasformata in una tavola di maggiori dimensioni. Il cuore del tronco, ora ridotto in travi da 10 centimetri, è stato trasformato in legname per strutture, in cui i nodi non hanno ridotto affatto la resistenza del pezzo.

 

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