Crociata come azienda familiare –  Conversione religiosa nella DDR(Germania Orientale): Cosa svelano i Pape sui testimoni di Geova]

 

 

Traduzione dell’articolo “Kreuzzug als Familienunternehmen – Bekehrung in der DDR: Wie die Papes über die Zeugen Jehovas aufklären“sul giornale Die Welt del 26 gennaio 1999, pag. 13, 

 

di Gerhard Besier

 


Professore di storia ecclesiastica all’Università di Heidelberg,



 

Da molto tempo, numerose esperienze documentate hanno rivelato che alcuni convertiti sono inclini a esprimersi in tono particolarmente denigratorio sulla religione di cui non fanno più parte. Capita molto più raramente che questa ostilità venga portata avanti dalla seconda generazione di apostati. Nel caso della famiglia Pape, un intero clan si è votato al discredito di una comunità religiosa, com’è confermato ancora  dall’ultimo loro libro “Gli allarmisti”.

 

            Il padre Günther Pape, all’età di nove anni, vide la Gestapo arrestare i genitori nel 1936 per attività illegale svolta per la comunità religiosa dei testimoni di Geova messa al bando nel 1933. Fu  mandato in un asilo infantile per poveri, poi nel 1944 lavorò per il Reich. Nel 1945 fu reclutato nella Wehrmacht [esercito nazista]. Dal gennaio 1946 ebbe mansioni di responsabilità presso la comunità dei testimoni di Geova [TdG]. Quando questa fu messa al bando nel 1950 nella DDR, egli fuggì in occidente, mentre il suo fratello minore Dieter restò nella DDR.

 

            Il 7 gennaio 1957 Pape fu condannato dal tribunale degli scabini di Waldshut a nove mesi con la condizionale, per  insolvenza fraudolenta, dopo aver fondato, con incompleta copertura di capitale, la rivista “Deutsche Wiedervereinigung” [Riunificazione tedesca], affittato locali ad uso ufficio, acquistato immobili e assunto tre impiegati. Quando la sua disavventura finanziaria indusse la sua comunità religiosa a impartirgli una riprensione, il mancato editore mostrò scarso ravvedimento e fu poi disassociato.

 

            Questo avvenimento gli ispirò un’attività letteraria in proprio. Scrisse un libro denigratorio sulla sua ex religione, col titolo “Ich war Zeuge Jehovas” [Ero un testimone di Geova], pubblicato la prima volta nel 1961 e ristampato per un totale di 15 volte fino al 1993. Nella breve biografia Pape accenna laconicamente a una “rottura con i testimoni di Geova nel 1956/57”. Nel testo parla in maniera nebulosa di “bisogno interiore”, “fallimento altrui” e di accuse da parte dei TdG, tacendo sulla fondazione della sua rivista e sulla condanna in tribunale. Nella Pasqua del 1963 si convertì alla chiesa cattolica.

 

            Dall’inizio degli anni ’70 Pape, ormai asservito alla chiesa cattolica, profuse accanitamente ogni sua energia nel mettere in guardia contro “illusioni, inganni e falsificazioni” dei TdG con libri, opuscoli e conferenze. Suo fratello Dieter si era proposto lo stesso obiettivo nella Germania Orientale. Attraversando il confine, entrambi svolsero intense attività a danno dei TdG. Stando a una sentenza del tribunale di Limburg del 22 marzo 1996, che trattò una causa intentata da Günther Pape contro i TdG, è sorto il grave sospetto che Günther Pape avesse  esportato materiale dall’occidente  per la pubblicazione della rivista tedesco-orientale “Christliche Verantwortung”  (CV) [Responsabilità cristiana]. Dagli atti dell’autorità “territoriale” risulta che la CV era pubblicata dal Ministero della sicurezza nazionale (MfS)  e doveva servire come “strumento di disgregazione” dei TdG nella DDR. Collaboratore responsabile ne era Dieter Pape sotto il controllo della MfS come “collaboratore non ufficiale” col nome in codice “Wilhelm”. A quest’attività Dieter affiancava la radicale rielaborazione del libro “Ero un testimone di Geova” di suo fratello Günther Pape per un’edizione nella DDR. In quest’edizione Pape giustificava la messa al bando dei TdG  nella DDR “per la politica provocatoria della Società Torre di Guardia e la sua attività sovversiva antidemocratica associata ad altre attività vietate”. Stando al rapporto fatto dal tenente della Stasi Teichmann il 10 aprile 1962 [la Stasi era il Servizio segreto della DDR], Dieter Pape avrebbe confidato al collaboratore non ufficiale “Rolf” che suo fratello non avrebbe potuto mai scrivere il suo libro “Ero un testimone di Geova” “senza l’aiuto finanziario della chiesa cattolica…”

 

            Il figlio di Günther Pape, Klaus-Dieter Pape, laureato in teologia cattolica, si mise al servizio della chiesa cattolica sulle orme del padre e dello zio. Dopo il dissolvimento della DDR il trio Günther, Dieter e Klaus-Dieter Pape fondò l’associazione “Servizi cristiani”. Cinque degli otto soci fondatori erano membri della famiglia Pape; il trio suddetto fungevano da primo, secondo e terzo presidente. Quest’associazione pubblicò una rivista intitolata “In christlicher Verantwortung” [In responsabilità cristiana] come una continuazione della rivista della Stasi “Christliche Verantwortung” CV [Responsabilità cristiana], stando al rapporto fatto, ad ogni modo, dall’ultimo editore della CV Werner Henry Struck (alias Henry Werner) un ex  responsabile, collaboratore non ufficiale del MfS, col nome in codice “Rolf”, in data 19 settembre 1995 davanti alla pretura di Gera: “La rivista CV esiste ancora, per quanto ne so, col nuovo titolo “In christlicher Verantwortung”. L’ho diretta fino al 1993 e poi l’ho ceduta al Sig. Pape Junior”.

 

            Nel suo libro più recente “Gli allarmisti. Chi svia i testimoni di Geova” (St. Benno, Lipsia. 200 pagine, 26,80 Marchi) Klaus-Dieter Pape richiamava l’attenzione sul fatto che due testi scritti da lui all’inizio del 1997 nella “premessa alla sentenza della Corte federale amministrativa” circa la “legalità” dei TdG, costituissero “argomento di dibattito per esperti di diritto” e che “fra l’altro, secondo il parere legale del Prof. Link di Erlangen, perito del Senato di Berlino… il caso sarebbe stato archiviato”. Ai testimoni di Geova fu respinta la richiesta di riconoscimento di stato giuridico. Un bel successo per l’azienda familiare dei Pape.

 

Gerhard Besier, Storico ecclesiastico ad Heidelberg, ha pubblicato la storia della chiesa evangelica nella DDR in un’opera di tre volumi,Ullstein/Propyläen 1993-1995.

           

 

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