Rapporto Radio N.6
                 Maggio 2002

Periodico telematico di informazione ed approfondimenti  per gli appassionati di radiantismo
a cura di Gianni Urso e Antonio Di Maio

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Intervista a Saverio De Cian
 
In questo numero di RapportoRadio, abbiamo voluto dare spazio a una
iniziativa che il prof. Saverio De Cian, di Belluno, sta realizzando nella scuola dove
insegna educazione musicale.
In effetti si tratta della scuola media statale  S. Giustina, dove il
prof. De Cian, è al suo terzo anno con questa esperienza, essa consiste in un
laboratorio di radiascolto, ma non voglio anticipare altro, passiamo
all'intervista:
 
D: Per cominciare, vuoi fare una breve presentazione della tua persona per
 tutti i nostri lettori?

R: ... sono un musicista di 47 anni; mi diverto ad insegnare educazione
 musicale nella  scuola media e dirigo un complesso bandistico nella vicina città di
Feltre, siamo in provincia di Belluno.
 Le mie passioni oltre alla musica: giocare con i miei due bambini, camminare
 in montagna, disegnare paesaggi, accudire i miei decennali bonsai e ascoltare la radio.

D: Quale è stata la scintilla che ha fatto esplodere in te l'interesse verso
il mondo della radio?

R: ... l'esplosione è avvenuta quando frequentavo le medie e le bellissime
 esperienze di costruzione di semplici circuiti elettrici nel laboratorio di scienze.

D: Tra le attività che hai svolto in passato, ti sei anche interessato di
 ricetrasmissione, ci vuoi riferire un pò di questa esperienza?

R: ... certamente! Appena terminate le medie mi sono buttato a capofitto
nella banda cittadina dei 27 mhz, con delle ottime esperienze di autocostruzione di
 antenne.
 Ricordo i primi dipoli, la Ringo, l'antenna Trombone e la Cubica ed in particolare
 il ricetrasmettitore valvolare Lafayette Comstat25B che mi ha fedelmente e
 pazientemente seguito in queste peripezie. Quasi subito però è comparsa la grande passione per il radioascolto;
 siamo intorno ai primi anni 70.

D: Ci vuoi dare una definizione secondo De Cian, della parola radioascolto?

R: ... per me il radioascolto è una serie di meravigliose esperienze:
 amicizia, conoscenza, aggiornamento ed in particolare l'occasione di
 ascoltare, ascoltare le gioie e i dolori del mondo vicino e lontano dal solito quotidiano.

D: Quali sono state le esperienze più belle che tu hai fatto nell'ambito del
 radioascolto?

R: ... molte, ma in particolare quelle che ho fatto e continuo a fare in
 compagnia degli amici bellunesi:
 ci incontriamo due o tre volte l'anno per delle nottate DX, provando
antenne o "cose" che assomigliano ad antenne, confrontando apparecchiature, chiacchierando e assaggiando della buona birra fatta in casa.

D: Quali sono stati gli ascolti più affascinanti che tu sei riuscito ad
 effettuare durante tutta la tua carriera di radioascoltatore?

 
R: ... sicuramente gli ascolti nelle bande tropicali e nelle onde medie.
 Ricordo con piacere un recente ascolto in onda media sui 1470 kHz dalle
5.45 UTC del 19 gennaio 2002, XEAI Radio Formula del Messico con un programma di
 interviste al telefono, mi pareva di entrare nelle case messicane e vivere i piccoli e
 grandi problemi di ogni giorno. E poi, lo scorso anno il massimo della sorpresa, ascoltare
 sulla frequenza di 6185 kHz da Radio Educación del Messico un piccolo programma in lingua italiana.

D: Sei stato anche affascinato dalle stazioni Andine, per coloro che non
 conoscono questo tipo di emittenti, ci vuoi parlare un pò di esse?

R: ... ci sarebbe da scrivere un libro, come ha fatto il bravissimo Zella!
Sono proprio rimasto affascinato e,  in due parole si può dire che ascoltando questo tipo di emittenti si può partecipare alla fantastica e complessa realtà di quelle zone geografiche,
 alla loro ricca e misteriosa cultura.
 La musica, il folklore andino, le melodie e i ritmi che si sentono da queste
 emittenti sono di un'impressionante bellezza: sono prevalentemente
 registrazioni dal vivo di feste popolari, introvabili in pubblicazioni foniche anche specializzate.

D: Quali sono stati gli apparati che nel tempo ti hanno dato più
soddisfazioni?

R: . come dicevo prima il ricetrasmettitore valvolare della Lafayette mi ha
 accompagnato per molti anni, con bellissimi collegamenti in ogni angolo della nostra penisola, dell' Europa e del nord Africa, e quasi tutti collegamenti confermati da una
 miriade di simpatiche QSL.

D:  Quali apparati utilizzi oggi, per fare radioascolto?

 R:... il ricevitore è della JRC modello 535, collegato al SPD1 (un sistema di
 rivelazione sincrona ad aggancio in fase che migliora la comprensibilità e qualità dell'audio
nella ricezione di emissioni in AM) e ad un sintoamplificatore d'antenna per le onde medie denominato TQM1M, entrambi sono prodotti da Giuseppe Zella.

D: Tu insegni nella scuola media statale S. Giustina di Belluno educazione
 musicale, e lì sei riuscito anche a realizzare un laboratorio di
 radioascolto, che oggi è arrivato al suo terzo anno di realizzazione, ci
 vuoi dire come è nata in te l'idea di portare la radio nella scuola?

R: . da vari anni meditavo questa idea che con dei piccoli flash presentavo
ai ragazzi come una  indispensabile e gratuita possibilità per conoscere e procurarsi musiche di generi e stili diversi. Poi, tre anni fa, è finalmente
 cambiata la politica della mia scuola e sono stati attivati dei laboratori
 con la libertà da parte degli insegnanti di proporre quello che volevano. Immagina la mia felicità, potevo trasmettere ai ragazzi questo bellissimo hobby!
 Subito ne ho parlato a due carissimi amici dell'Associazione Italiana
 Radioascolto, Piero Castagnone e Alfredo
 Gallerati, che mi hanno aiutato e consigliato. Ne ho poi parlato in Collegio Docenti e l'idea ha suscitato una enorme curiosità tra i colleghi e nel preside.

D: Quale è secondo te il rapporto che i ragazzi oggi hanno con lo strumento radio?

R: . la radio è purtroppo solo un soprammobile o un impiccio da portare in
 soffitta, ma c'è forse una speranza!
 Da una indagine di inizio anno scolastico risulta che circa un 26 % ce
l'ha in soffitta mezza scassata, il 21 % dei ragazzi di prima media non sa di avere una radio in casa e non la usa, un18% sa di avere una radio ma non si
 può toccare perché è un prezioso ricordo, un 15 % la usa solo quando si
 sposta in auto, un 11 % la usa tutti i giorni sulle FM mentre fa i compiti e, consolazione,  un buon 9 % ha riscoperto questa scatola sonora grazie a fratelli, cugini o amici che hanno partecipato ai primi due laboratori di radioascolto.

D: Ci vuoi dire adesso, che tipo di attività fate durante questo laboratoriodi radioascolto?

R: . sono attività di semplici informazioni tecniche per stimolare la
 curiosità; giochi con la radio per abituarli a sintonizzare le emittenti; piccoli contest settimanali con qualche premio in palio (adesivi di emittenti) per i partecipanti al Laboratorio; ascolto e commento di registrazioni effettuate durante la settimana; compilazione di rapporti d'ascolto.

D: Quali apparecchiature utilizzate a scuola?

R: . Sangean ATS 818 e ATS 909, antenne telescopiche, ferriti, un piccolo
loop e una filare di 15 metri.

D: Come è l'interesse dei ragazzi verso questo tipo di attività?

R: .direi che l'interesse è molto buono, almeno per coloro che scelgono
questo tipo di laboratorio; per la parte tecnica si fanno notare i maschietti con la loro voglia di
 manipolare, le ragazzine invece
 sono molto pignole nell'elaborare i dati ricevuti e nel tenere i contatti
 con le emittenti.

D: Quale aspetto del mondo radio colpisce particolarmente i ragazzi?

R:  . sicuramente l'incredibile mole di notizie che circolano nell'etere grazie alla radio.
 
D: come escono i ragazzi al termine di questa esperienza?

R:. contenti di aver trovato un modo nuovo di occupare il tempo libero e di aver sviluppato un po' di più la capacità di ascoltare.

D: come vedi   tutti questi tentativi che si stanno facendo sul territorio
 italiano, di portare la radio nel mondo della scuola?

R:. un tentativo che bisogna assolutamente fare: le applicazioni didattiche
 della radio sono infinite,
vengono toccate tutte le materie e tutti gli ordini di scuola. Ci vuole  solo
pazienza e fantasia!

D:   hai ancora contatti con qualche ragazzo che ha fatto con te il primo
 laboratorio di radioascolto? e se è si, ci vuoi dire se questi stanno
 continuando con questa attività?

 
R: aspetto sempre dei ritorni di fiamma, che prima o poi ritorneranno! Ho
 però in mente qualcosa di simpatico
 per il futuro proprio per tentare di non perdere quanto fatto finora, . ma
 di questo te ne parlerò in
 un'altra . puntata!!

D: in una società ove prevale la cultura dell'immagine, che importanza può
 avere l'educazione all'ascolto, e perché?

R: l'educazione all'ascolto è una delle abilità più importanti della
scuola moderna e purtroppo non si fa mai bbastanza: dalla famiglia al posto di lavoro, nella casa di riposo e per le
 strade, dalla scuola materna agli istituti superiori. Ovunque e in ogni momento della giornata ci si scontra con questa importantissima realtà!
Poi non parliamo della mia disciplina, l'educazione all'ascolto è l'
 obiettivo più importante e il più complesso!
 Non parliamo poi di noi insegnanti che pretendiamo di insegnare adascoltare
 e siamo i primi a non saper ascoltare i nostri ragazzi. Vergogna!

D: che importanza assume l'educazione all'ascolto nella fase adolescenziale?

R:. che domanda impegnativa e quanti libri letti su questo argomento!
 In ogni caso l'educazione all'ascolto bisogna proporla nella fase dolescenziale,
 altrimenti avremo intorno a noi sempre dei "sordi" e non solo
musicalmente!

D: come deve essere secondo te il rapporto tra internet e il mondo radio?

R:. un rapporto molto stretto di completamento, di ricerca, di previsione,
di contatto     con le emittenti. Però internet non sostituirà mai la radio, è
impossibile!

D.:   sei anche membro dell'A.I.R., quali mansioni svolgi all'interno
 dell'associazione?

R: come ogni socio, cerco di contribuire con qualche collaborazione per la
 rivista "Radiorama".

D:    Cosa sta facendo L'A.I.R. verso l'introduzione del radiantismo nel mondo
 della scuola?

R:. direi molto e grazie alla volontà di tanti come ad esempio Alfredo
 Gallerati;
 ci vuole però molta pazienza, il mondo della scuola non è facile ed è
 difficile entrare, bisogna farsi strada tra stimoli che e richieste che arrivano a palate
tutti i giorni.

 D:.. in   seno all'A.I.R., quali sono gli obiettivi che vi siete prefissi, nel
 campo scolastico per il futuro?

R:. questa è una domanda da fare all'amico Gallerati!
 

D: Come è cambiata la radio e il radioascolto nel corso degli anni, secondo te? 

La radio è lo specchio di un momento storico e di una realtà geografica,
 il tutto cambia in continuazione.
 Basti ricordare il grande cambiamento delle emittenti dell'Est e/o
ascoltare   la lettura della posta degli scoltatori per notare tendenze, paure e obiettivi che si modificano continuamente.

D:Da appassionato ci vuoi qui consigliare qualche buon ascolto da tentare in
 questo periodo?

 R:..da qualche giorno arriva molto bene Radio Pio XII dalla Bolivia sulla
 frequenza di 5952.5 kHz intorno alle 2215 UTC.

D:Quale è il futuro della radio e del radioascolto negli anni avvenire?

R: . credo e spero in un ritorno alla grande e di conseguenza anche di una
 ripresa del   piacere di ascoltare, magari sprofondati in una bella e rilassante
poltrona.

D:  in conclusione ti chiediamo di lanciare un messaggio verso coloro che si
 stanno avvicinando a questo tipo di attività.

R: provate l'attività del radioascolto, scoprirete che ha un valore
 educativo, formativo e culturale. . ascoltare la radio induce a integrare, a immaginare, a fantasticare con un semplice giro di manopolina !

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
SALVIAMO RADIO 3
 
Le notizie che abbiamo appreso in questi ultimi tempi sulle sorti di RADIO 3, ci rattristano enormemente.
Le decisioni prese dal consiglio di amministrazione della RAI, stanno mettendo in serio pericolo la sopravvivenza di questa rete, nonostante in questi ultimi tempi, pare che gli ascolti siano aumentati del 14 per cento.
RADIO 3, negli ultimi 50 anni ha rappresentato per l'Italia, il fiore all'occhiello, per quanto riguarda la diffusione della cultura.
Si stanno facendo giorno dopo giorno sempre più forti le voci di coloro che stanno manifestando a favore della rete RAI, che comunque ancora oggi, e sfido chiunque a dimostrare l'inverso, ha una programmazione squisitamente culturale, che arricchisce enormemente chi ascolta.
Non sto qui a menzionare questo o quel programma, perché farei solamente un torto alle trasmissioni che non nominerei, tutte validissime e fatte con accuratezza e  professionalità, nell'ambito di un panorama radiofonico attuale che fa rabbrividire, per la sua non cultura, e per il suo tam tam bum bum, ecc.
Ore e ore, di targhet standard, tutti uguali, che ci riempiono di vuoto, un vuoto che in altri modi non riusciremmo a colmare, e quindi il vuoto che lascerebbe la scomparsa di radio 3 sarebbe enorme e incolmabile.
Quindi, carissimi amici lettori facciamo sentire anche la nostra voce, che deve essere forte, e decisa, ma soprattutto massiccia, perché dobbiamo scongiurare questo triste evento.
Voglio ricordare che qualche anno fa, si fecero simili tentativi per evitare la scomparsa di una grande trasmissione musicale-culturale: "STEREO NOTTE",  che ha accompagnato per più di 12 anni le nostre notti di insonnia, di lavoro o di viaggio, e comunque, quelle manifestazioni non servirono a molto, fecero solamente prorogare la sospensione del suddetto programma, oggi non più in onda, con grande dolore di tanti e anche di chi scrive. La scomparsa di "STEREO NOTTE", ha lasciato un vuoto che non è stato colmato da nessuna trasmissione.
 
Non possiamo assistere silenziosi: un paese senza Radio 3 è un paese
culturalmente più povero. Il testo dell'appello e le firme sono ospitate
dal sito
www.lettera22.it
dal pomeriggio di venerdì 26 aprile
 
Per aderire inviare una e-mail all'indirizzo
firmapertre@yahoo.it
 
Gianni Urso
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Number Stations: una curiosità per ossessivi?
di Netztrafo e 1st 121 Rino
 
Può succedere a chi si avvicina per la prima volta alle BC, è successo a me nel 1982. Girare la manopola (allora c'erano le manopole...) ed emozionarsi per ascolti sempre più lontani -Budapest, poi Mosca, poi Washington, Pechino...
E tra una stazione e l'altra, qualcosa di anomalo. Un cicalino elettronico, intervallato da una voce femminile che ripete " kilo, whisky! ": poi una sequenza di numeri in tedesco. Stupore e curiosità del neofita. Certo non è una trasmissione come le altre! Annotare l'ora, la frequenza, le caratteristiche salienti, con la speranza di ritrovare la voce il giorno dopo o un'ora dopo? Mah...
Raccontare quello che avevo sentito equivaleva a farmi prendere in giro, e forse non era neanche prudente. Certo erano messaggi cifrati, mica i numeri del lotto. Spie, ambasciate, centri militari, chiunque avesse bisogno di comunicare in segretezza. Trasmissioni udibili da chiunque, ma decifrabili da pochi.
 
Questi misteriosi segnali sono presenti da molti anni, ma il mistero che li circonda e' sempre stato impenetrabile. Solo recentemente, grazie alle informazioni che lentamente sono trapelate nel corso degli anni e a migliaia di ore d'ascolto da parte di alcuni appassionati si e' fatta un poco di luce su questo tipo di emissioni.
Le emissioni iniziano, in genere, con un segnale di identificazione che può essere composto da note o brevi brani musicali o da una sigla fittizia (ad esempio "Alfa Papa") ripetuta per un certo numero di volte. Segue poi la trasmissione vera e propria che viene fatta precedere da un "achtung", "attention" o analogo segnale d'avviso. Di solito il messaggio alfanumerico inizia con l'identificazione del destinatario della trasmissione , naturalmente anche questa indicazione è cifrata.
Segue il messaggio che può consistere in stringhe numeriche, lettere o alfanumeriche.
La trasmissione termina con un annuncio finale che può essere "ende", "final"..
Questo e' uno schema generale . Esistono in realtà moltissime variazioni sul tema!
Le stazioni numeriche sono attive in tutto l'arco delle ventiquattro ore, in qualsiasi giorno dell'anno, le trasmissioni di solito iniziano in corrispondenza dell'ora esatta o della mezz'ora, a volte al 15' o 45' minuto. Spesso le trasmissioni sono regolari (per ogni stazione numerica), tutti i giorni alla stessa ora sulla stessa frequenza.
Oltre alle comuni emissioni in fonia esistono anche stazioni numeriche che trasmettono in Morse o in RTTY. Per la fonia vengono utilizzate sia l'AM che l'SSB.
 
 
Classificazione Enigma
Le stazioni sono classificate con un denominatore  composto da una lettera, che indica la lingua di trasmissione o una modalità particolare, e un numero:
E  = English               G  = German      M   = Morse/RTTY            S  = Slavic       V  = Varie lingue     X  = Varie modalità di trasmissione
Le stazioni sono anche raggruppate in famiglie, a seconda del mittente quando si riesce a determinarlo con sufficiente approssimazione, oppure a seconda della somiglianza del formato: per menzionarne solo alcune, la famiglia cubana, CIA, Fapsi, MI6, alcune non più attive come le stazioni dell'ex RDT . Sono state rilevate somiglianze nel formato di trasmissione tra emittenti "vocali" ed altre in Morse.
Il sistema usato dal gruppo di appassionati Spooks differisce lievemente dal sistema originale Enigma, che prende il nome -oltre che dalla celebre macchina Enigma- da un bollettino inglese che è stato pubblicato per anni in forma cartacea e la cui opera viene proseguita ora in versione elettronica da altri collaboratori. Questa differenza si può  in parte spiegare con la velocità del mezzo usato dagli spooksters, Internet, e alla sua maggior diffusione.
La rivista, peraltro molto stimata dagli appassionati, era per forza di cose più lenta dei bytes e dei baud.
Per la gioia degli estimatori del Morse, le stazioni in CW sono numerose e in aumento. Sono comprese nella classificazione altre emittenti non vocali, denominate in modo poco tecnico ma, direi, onomatopeico, come Slot Machine, Squeaky Wheel, The Pip, Workshop. Curiosa è la Backward Music, le cui irregolari trasmissioni consistono in nastri musicali suonati al contrario. Sono state ascoltate trasmissioni in varie lingue europee, in russo, arabo, cinese, ma mai in italiano.
 
Cenni sulle stazioni ricevibili in Italia
Secondo la nostra esperienza, le più frequenti sono E10, E5, E3, le stazioni dell'Est europeo, G4. 
 
E10 (Mossad Phonetic Alphabet)
Modalità: USB  Speaker: YL
ID : callsign di tre lettere dall'alfabeto fonetico + "1" or "2"
             1 = Nessun messaggio ;  2 = Messaggio (rara, il messaggio segue in genere un callsign regolare.
       In periodi particolarmente "caldi" vengono trasmesse delle stringhe alfanumeriche anomale)
Lingua: Inglese
Alfabeto : Standard NATO Phonetic Alphabet
Struttura del messaggio : Callsign, es. "Kilo Papa Alpha"  per circa tre minuti, "Message, Message" seguito da un numero variabile di gruppi di 5 lettere, "End of Message" poi "Repeat message" , "End of message, end of transmission" .
Schedule   : 24/24, ogni ora/mezz'ora/tre quarti d'ora
Location   : varie fra cui Tel Aviv
Alcune frequenze: (da N&O di Luglio 2001)
KPA: 5170, 6370, 4015
YHF: 4560, 7918, 9202, 9292, 3840
EZI: 6840, 7760, 9130, 11565, 13533, 17410, 23740
CIO: 9270, 12376, 12747, 13921, 14750
MIW: 5170, 5339
VLB: 5230, 6912, 10820, 14866  
 
E5 :The CIA Counting Stations
Modalità : AM or USB  Speaker :YL
ID : "One, Two, Three, Four, Five, Six, Seven, Eight, Nine, Zero" "Two One One", "Two One One" ( il destinatario?)
Struttura messaggio : Dieci beep elettronici "Count 204, Count 204" (numero di gruppi) seguito dal numero di gruppi annunciato. Ogni gruppo si compone di 5 cifre, con una lieve pausa dopo le prime tre.
Schedule: Ogni 60 minuti.
Lingua: Spagnolo, tedesco, inglese
Location:  probabilmente vari Paesi della NATO
Alcune frequenze ( tratte dai logs di N&O Luglio 2001 ):
8085  USB Thu 1700
9205  USB Sat 0300
9219  USB Thu 1700
10527 USB Fri 2200
10583 AM  Tue 2100
10643 USB Thu 1912
11072 USB Sun 1800
12197 USB Thu 1912
13465 USB Sun 1800
13465 USB Sun 1800
16198 AM  Sun 1500
14739 AM  Sun 1500
 
E3 : "Lincolnshire Poacher" (si presume del MI6)
Location: probabilmente isola di Cipro
Frequenze: 5422, 5746, 6485, 6900, 6959, 7337, 7755, 7887, 8464, 9251,
10225, 10426, 11545, 12603, 13375, 14487, 15682, 16084, 16413, and 16457
Modalità: USB; in parallelo su più frequenze.
Schedule: nel pomeriggio, ora italiana
Format: allo scoccare dell'ora, vengono trasmesse le prime note da una canzone popolare inglese per dodici volte, poi una voce di YL ripete un gruppo di 5 cifre per dieci volte. Questo si ripete per 10 minuti, dopodichè una sorta di gong suona per tre volte, e inizia il messaggio, che dura 45 minuti. Alla fine, altri tre suoni di gong e di nuovo la musica. E' curioso notare due cose: il messaggio ha sempre la stessa lunghezza; la voce, probabilmente sintetizzata, sottolinea la prima, terza e quinta cifra del gruppo.
 
Dalla Russia con amore
S6, The Russian Man; E6/E7, The English Man e le sue varianti; varie stazioni probabilmente dall'ex Cecoslovacchia, poche di queste ancora attive; The Spanish Man V7/The Spanish Lady V6; altre ormai passate all'archivio come le romene o ungheresi. Per restare alle stazioni attive come S6, E6/E7, V7/V6, se ne può descrivere il formato, ma non dare frequenze, perché praticamente non hanno schedule, sono imprevedibili.
Captarle è una questione di fortuna e costanza. In genere non hanno musiche o cicalini, ma la portante è presente
molti minuti prima dell'inizio della trasmissione. All'inizio dell'ora, rompendo il silenzio, la voce recita un gruppo di tre cifre per tre-quattro minuti. Esempio:
ore 2100/2104 : " 692 " poi " 374 - 374- 51- 51- (il numero di gruppi del messaggio) " segue il messaggio, di lunghezza variabile.
 
La sirena a tre toni
G4, detta anche la stranezza delle tre note, three-note oddity. (Rep.Ceca ? Ungheria?)  Una sorta di sirena a tre note precede un secco "Achtung!" e il messaggio numerico letto da una YL. Anche qui le frequenze e gli orari cambiano spesso, ma si è notata una certa regolarità annuale. I giorni variano da sabato a domenica, a giovedì.
 
A che pro?
Assodato che si tratta di messaggi cifrati, i quali possono essere decifrati solo da chi possiede la chiave, la One Time Pad, - e né l'ascoltatore casuale, nè l'appassionato si trovano in questa condizione: chiariamolo bene...nessuno di noi ha MAI decifrato un messaggio!- qualcuno potrà chiedersi che sugo c'è? Oltre all'ovvio fascino per chi si diletta di crittografia o storia dello spionaggio, queste stazioni interessano anche il profano. Vi sono musicisti che amano la suggestione fonica delle NS e le campionano nelle loro opere di musica contemporanea e di balletto (per una lista di opere vedere il sito di Simon Mason). Di suggestione fonica non mancano stazioni come la "Tyrolean Music" (RDT, primi anni '70) dalla id musicale che precedeva i messaggi ,in realtà musica bavarese. Immaginatevi un'atmosfera da Oktoberfest, poi sette note dall'Internazionale, poi una voce maschile che annuncia: " Franz, Helmut, Heinz, Guten Tag! " e frasi convenzionali come "la nostra gallina ha fatto l'uovo" o "Il sole se n'è andato". Oppure la "Swedish Rhapsody" (probabilmente polacca) anch'essa denominata dall'intro musicale, suonata da un carillon: fino al 1998 la voce recitante i messaggi era, o sembrava, una voce infantile. Alcuni sentono il fascino di una voce femminile come Cynthia, la voce sintetica di E5 (CIA), o Mossad Martha, com'è stata soprannominata da un appassionato. Altre voci maschili sono forse meno fascinose ma più divertenti, come lo speaker di V20 soprannominato Bored Man (l'uomo annoiato)- definizione estesa anche a uno degli English Man -  o il Babbler di V21, così detto per la scarsa intelligibilità delle sue esternazioni. Uno dei vari English Man della famiglia russa pronuncia il numero cinque come se fosse colpito in quel momento da un oggetto appuntito (definizione di un appassionato). Alcuni speaker tentavano di simulare un accento, per esempio,
britannico, a volte con risultati poco convincenti. Il perchè non è chiaro, visto che un parlante nativo è in grado di  smascherare una simile operazione. Per chi fare finta di essere inglesi?
Nei primi anni delle NS la qualità tecnica era senza dubbio inferiore. I messaggi venivano spesso letti dal vivo, procedura usata oggi da poche stazioni ( famiglia cubana, V1,V2;  S10e, ceca; E25, forse Egitto ). Lo si intuiva dai rumori di fondo: colpi di tosse, starnuti, rumore di pagine girate. Nei casi di messaggi registrati, si ritiene che la procedura standard fosse di far registrare ad uno/una speaker i numeri o le lettere che poi venivano "incollati" a seconda delle necessità. Questo viene fatto ancora oggi, ma con ben altri mezzi. Allora era frequente udire voci le cui tonalità salivano e scendevano in modo incoerente, a volte con effetto comico. Sono rimaste nella memoria degli appassionati l'impaziente voce femminile di "Ready, ready" o la stridula voce della multilingue "Strich".
Gli appassionati della mailing list Spooks dedicata alle NS raccolgono, insieme ai dati, incidenti ed errori vari che caratterizzano le varie trasmissioni, e ne fanno audio clips disponibili in Rete.
Frequenti gli errori di missaggio, che gettano luce sulla provenienza del segnale. Radio Havana appare "per sbaglio" sulle frequenze di V2/Atencion, Radio Kolysrael sulla stessa frequenza di E10 (Mossad).
Vi sono poi casi divertenti. Per esempio, nel silenzio che precedeva la trasmissione della cubana V2/Atencion, un ascoltatore statunitense sentì chiaramente la voce di un pappagallo. Bisogna pur riempire le lunghe ore tra un messaggio e l'altro; magari con un' impresa che richieda pazienza, come insegnare a parlare al simpatico volatile.
Anche le spie talvolta si lasciano andare, come dimostra la registrazione dell'ultima trasmissione della romena V1/Skylark, in cui la voce dello speaker suona piuttosto alcolica (stavano festeggiando la chiusura?).
Le NS sono anche oggetto di parodie, ascoltate soprattutto negli USA sui 6.9 Mhz circa. Tempo fa venne captata una voce che recitava nomi di cibi messicani, ma a volte i buontemponi sostituiscono ai numeri dei termini irripetibili.
 
Congetture
In fondo si tratta di un tipo speciale di utility: il fatto che la provenienza e la destinazione del segnale non siano certe è forse il motivo di maggiore fascino. Per tentare di avvicinarsi alla verità, si fanno supposizioni, si analizzano gli accenti e le inflessioni delle voci, (che a volte sono sintetizzate) la forza del segnale, il tipo di disturbi, l'orario di trasmissione, la lingua in cui vengono letti i messaggi (forse l'indizio più banale e fuorviante).  A volte è la stessa emittente a fornire un indizio meno ovvio, ad esempio con una ID musicale che ha una sua marcatezza: è il caso di E25, recentemente scoperta (primi mesi del 2001) che apriva le trasmissioni con un brano definito, in mancanza di maggiori informazioni, "di musica araba" . Si è poi saputo che la musica in questione era un brano famoso in Egitto. Possiamo concluderne che le trasmissioni venivano da o erano dirette verso quel Paese? Nessuno si aspetta conferme, ovviamente. Simon Mason, appassionato inglese che ha dedicato un libro alle stazioni numeriche, [Secret Signals - The Euronumbers Mystery, Tiare Publishing, 1991] cita svariati aneddoti, di cui uno personale. Mentre ascoltava il World Service in inglese di Radio Mosca, sentì e registrò una stazione numerica tedesca che trasmetteva sulla stessa frequenza. Spedì il nastro a Mosca chiedendo lumi sull'interferenza, e durante un programma dx gli venne risposto così:
 
"Ho sentito il parere di esperti sull'interferenza, ma non sono stati in grado di identificarla.
Come lei sa, più di 20 diverse stazioni radio operano a volte sulla stessa frequenza a causa della mancanza di frequenze. Comunque, le regole internazionali stabiliscono che i trasmettitori siano orientati in modo da non creare interferenze. Ma, come le sarà noto, la propagazione è influenzata da condizioni o mutamenti della ionosfera. Così, le onde radio, viaggiando attorno al globo, possono creare questo tipo di interferenza. La stazione che lei ha ascoltato al di sopra del programma di Radio Mosca World Service potrebbe essere una utility oppure una stazione meteo. Non so nulla di più preciso."      [pag.40 della versione online-mia traduzione]
 
Una signora di Andorra scrisse alla BBC, lamentandosi perché l'ascolto del suo programma preferito era stato disturbato da una voce femminile recitante numeri in inglese: e se fossero messaggi di spie? si chiedeva. Il conduttore di Waveguide, divertito, tranquillizzò la signora: non era nient'altro che il locale bollettino della neve. Molto improbabile, commenta Mason...
In questo campo non c'è da aspettarsi QSL card, anche perché non si saprebbe a chi spedire i rapporti: ai servizi segreti, alle ambasciate ?  Pare che le sole stazioni di questo genere ad averne inviate siano state OLX, da Praga,  e KKN44 (ambasciata USA a Monrovia, Liberia). Non sono frequenti, come si è detto, conferme ufficiali su queste emittenti, dunque non vi sfuggirà l'importanza di quelle QSL card. E' una ammissione di esistenza in un campo nel quale, come si può intuire, nessuno conferma e nessuno smentisce.
 
CENNI DI CRITTOLOGIA
 
“Il desiderio di svelare segreti e’ profondamente radicato nella natura umana; la promessa di partecipare a conoscenze negate ad altri eccita anche la mente meno curiosa. Qualcuno ha la fortuna di trovare un lavoro che consiste nella soluzione di misteri, ma la maggior parte di noi e’ spinta a soddisfare questo desiderio risolvendo enigmi artificiali ideati per il nostro divertimento. I romanzi polizieschi o i cruciverba sono rivolti alla maggioranza; la soluzione di codici segreti può essere l’occupazione di pochi.”
                                                      Jhon Chadwick
                                              (decifratore del lineare  B)
 
 
           La   crittologia  (con  le  sue   tecniche  di  crittografia)
           consente  di nascondere i dati attraverso  l’uso di strumenti
           matematici.  Tramite potenti  algoritmi (tra i più  famosi il
           DES,  l’RSA, l’IDEA, ecc) questi messaggi  vengono cifrati ed
           inviati  al destinatario  che tramite  una chiave (sulla  cui
           sicurezza  è basato tutto  il sistema) riesce a  decifrare il
           messaggio  ri-applicando  lo stesso  algoritmo utilizzato  dal
           mittente.
           Queste  tecniche possono  essere utilizzate  non solo per  lo
           scambio  di informazioni  ma anche per la  sicurezza «locale»
           dei  dati. 
           Non  solo, la crittologia si occupa anche della ricostruzione
           dei  messaggi cifrati senza la conoscenza della chiave che li
           ha  generati  (in  questo caso  si  parla di  crittoanalisi),
           ossia  di come  «smontare» un  sistema per poterne  garantire
           una maggior sicurezza.
 
           Gli  sviluppi attuali di questa scienza (diventata una branca
           ufficiale della matematica) sono molto vasti.
 
 
             Concetti di base
 
           Per  sistema crittografico si intende un sistema  in grado di
           cifrare  e  decifrare  un messaggio  attraverso  l’uso di  un
           algoritmo    e   di   una   chiave   (una   stringa   segreta
           alfanumerica).
 
           Il  messaggio che  dovrà essere cifrato viene  chiamato testo
           in  chiaro  (plaintext)  mentre il  risultato  dell’algoritmo
           crittografico  testo  cifrato  (ciphertext). In  pratica  una
           volta  cifrato  un  messaggio  del  tipo  "CIAO  MAMMA"  esso
           apparirà   in   una   forma   incomprensibile,   ad   esempio
           “HUHIEKQZXW",   per  cui   l’efficacia  dell’algoritmo   sarà
           incentrata  sulla inviolabilità del testo  cifrato, non dovrà
           essere   possibile  (o  meglio  praticabile)  ricostruire  il
           messaggio originale a partire dal ciphertext.
 
           Fondamentalmente   esistono  due  tipi  di   sistemi:  quello
           simmetrico, e quello asimmetrico.
 
           In   un  sistema  simmetrico,  per  cifrare  e  decifrare  un
           messaggio  si utilizza  lo stesso  procedimento con  un'unica
           chiave appunto segreta.
 
           Al  contrario,  in  un sistema  asimmetrico  la chiave  viene
           divisa  in  due  parti: una  per  cifrare,  resa pubblica,  e
           l’altra   per   decifrare,   che   deve   rimanere   segreta.
 
           Per  poter comprendere meglio l’aspetto della sicurezza di un
           sistema  crittografico  dobbiamo  metterci  nei  panni  della
           «spia»  che  intercetta  il messaggio.  La  spia cercherà  di
           decrittare  (questo  è  il  termine  esatto) il  messaggio  e
           quindi   dovrà  conoscere   l’algoritmo  utilizzato  per   la
           cifratura  e  la  chiave.
 
           La  sicurezza di  un crittosistema  non deve dipendere  dalla
           segretezza  dell’algoritmo  usato, ma  solo dalla  segretezza
           della chiave.
 
 
 
Alcune risorse in Rete
 
Quasi tutti i siti dedicati alle NS sono ricchi di audio clips da scaricare e rinviano ad altre
risorse:
http://www.spynumbers.com : database, notizie generali
http://home.luna.nl/~ary : la newsletter Numbers & Oddities
http://home.freeuk.com/spook007/ :audio clips di errori e stranezze
http://www.simonmason.karoo.net/page30.html :la versione online di "Secret signals"
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Comunicato Stampa
Sfida con il cuore, vinta alla grande!
 
Sabato 4 maggio, Radio Punto Zero è scesa in campo, con una diretta seguita da Cinzia Clemente e Sandro Maddaloni, e in studio Cosimo Calicchio, per la “Sfida con il cuore” dell’AISA. L’intera organizzazione è stata voluta fortemente dal referente per la Campania dell’AISA, Paolo Zengara, il quale, appoggiato dall’amico attore Gaeteno Amato (attore de “La squadra”), ha dato inizio a tutto l’evento. Si sono fronteggiate le squadre formate dalla Polizia di Stato di Aversa (CE) e gli attori delle fiction RAI “Un posto al sole” e “La squadra”, con un pareggio, 0-0, dovuto anche alle condizioni del campo, che verso il finale della partita è stato disturbato da un’intensa pioggia.
Ci sono stati momenti divertenti, come i commenti fatti a bordo campo da Mario Porfito e Massimo Bonetti, intervistati da Maria Elena Fabi, che commentavano le azioni dei “colleghi” attori-calciatori.
L’inizio ufficiale è stato dato da Annalisa Gambi, ex velina di Striscia la Notizia, presente con il suo grande affetto verso i ragazzi dell’AISA.
La squadra degli attori, che hanno richiamato molta attenzione, era formata da:
Massimo Bonetti, Mario Porfito, Giovanni Rienzo, Luca Venentini, Ana Valeria Dini, Federico Tocci, Andrea Ruocco, per “La squadra”, e da Francesco Vitiello, Alberto Rossi, Riccardo Polizzy, Vittorio Ciorcalo, Antonio Acampora, Alberto Beder, Antonio Alessi, Claudia Ruffo, per “Un posto al sole”.
Grazie all’impegno dell’AISA, di tutti gli sponsor di questa manifestazione e, soprattutto, del pubblico accorso numeroso, sono stati raccolti più di 5.300 Euro, da donare interamente alla ricerca sulle sindromi atassiche. Le persone affette perdono gradualmente la capacità di coordinare i movimenti, diminuendo la loro autonomia fino a diventare, nei casi più gravi, completamente dipendenti. Si calcola che solo in Italia ci siano 5.000 persone affette. La relativa rarità di queste malattie rende spesso difficile e tardiva la diagnosi esatta.
 
Radio Punto Zero ha incontrato l’AISA a Sanremo e da quel momento, è stato amore a prima vista! Appoggerà le iniziative, almeno per la Campania, di questa associazione. Per contatti con l’AISA, www.atassia.it
 
 
Cinzia Clemente
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
 
 2° DIPLOMA "NOLA CITTA' DEI GIGLI"

A.R.I.

Sezione di Pomigliano D'Arco
  
La sezione A.R.I. di Pomigliano d'Arco, di concerto con il Comune di Nola - Ente Festa dei Gigli - promuove il 2° Diploma Nazionale ed Internazionale  sul tema "La Festa dei Gigli".  Scopo di tale manifestazione è quello di divulgare la conoscenza e le caratteristiche essenziali della festa millenaria attraverso la pratica radiantistica.

Nola, Città della Campania, di antichissima storia, festeggia, dal 22 al 30 Giugno, a partire dal V secolo d.C., il suo compatrono S.Paolino Vescovo con una delle feste più importanti e spettacolari del complesso mondo del Folklore Internazionale.

Vengono costruiti 8 obelischi in legno denominati "Gigli" alti 25 mt. rivestiti in cartapesta del peso di 40 q.li cadauno.  Gli stessi vengono portati a spalla, da circa 120 uomini, in processione per le strade del centro antico della città, intervallati dalla presenza della Barca (simbolo del ritorno del Santo dalla prigionia in terra d'Africa).

Sito internet: www.comune.nola.na.it -  E-Mail: nola@arrotino.it - salcaliendo@libero.it

 
REGOLAMENTO

 Possono partecipare gli OM/SWL di tutto il mondo.

 Data - Dalle ore 00:00 U.T.C. del giorno 5 Giugno 2002 alle ore 24:00 U.T.C. del giorno 16 Giugno 2002.

 Banda - HF 160, 80, 40 metri  (Italiani), 20, 15, 10 metri (stranieri), nei modi SSB-CW-SSTV-RTTY. 

 Banda - VHF modo - SSB nel rispetto del Band Plan.

 Banda - VHF modo FM - nel rispetto del Band Plan.

 50 Mhz. - modo SSB ed FM -

 Non sono ammessi collegamenti via ripetitori.

 Punteggio - Ogni collegamento/ascolto con stazioni di Nola e della Sezione ARI di Pomigliano d'Arco, varrà un punto; collegamenti/ascolti con la stazione Jolly, varranno 2 punti; collegamenti/ascolti con la stazione con nominativo speciale IR8P operante la sola giornata del 16 Giugno 2002 varrà 5 punti.

 Ogni stazione potrà essere collegata più volte in una giornata purché in bande diverse, o anche nella stessa banda, ma in modo diverso e con un intervello di 1 (una) ora tra un collegamento ed un altro.

 Diploma : Per l'Italia, necessitano 20 punti in HF e 40 punti in VHF; per l'Europa e l'extra Europa, 5 punti in HF. In 50 Mhz per l'Italia necessitano 20 punti mentre per l'Europa ed extra Europa sono sufficienti 5 punti.

 Il diploma sarà rilasciato a coloro che ne faranno richiesta a: "ARI - Sezione di Pomigliano D'Arco - Casella Postale n. 57 - 80038 - Pomigliano D'Arco (NA)-, inviando l'estratto log possibilmente su supporto magnetico in formato compatibile con LOG VRR - EASY LOG - CT - etc.., oppure debitamente compilato e firmato dall'operatore unitamente ad una QSL ed ? 10,00 o 10$ , entro e non oltre il 30 Settembre 2002.

 
Chiamata  CQ - Gli operatori eseguiranno la seguente chiamata  identificativa: CQ  NOLA  DAY. 

 Dati del collegamento: RS(T) e numero progressivo.

 
Classifiche e premi :

-         1° Classificato Italiano HF  40 - 80 - 160 mt

-         1° Classificato Straniero HF 10 - 15- 20 - 40 - 80 - 160 mt.

-         1° Classificato Italiano VHF - SSB

-         1° Classificato Italiano VHF - FM

-         1° Classificato Straniero VHF - SSB

-         1° Classificato Italiano 50 Mhz FM - SSB

-         1° Classificato Straniero 50 Mhz SSB

 Inoltre, le stazioni  partecipanti della  stazioni  ARI di Pomigliano d'Arco e di Nola verrano premiate con una targa ricordo indicante, tra l'altro, il numero totale dei punti distribuiti.

 P.s. la stazione iw8erk il giorno 8 Giugno sara attiva in Vhf e 50mhz ssb fm come

stazione jolly

per info iw8erk@libero.it

  Il Presidente Sezione ARI di Pomigliano d'Arco

   Flavio Malensek

  Il Consigliere Delegato

Salvatore Caliendo (IK8IVA)


------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Corso di CW via Radio.

La Sezione A.R.I. di Taranto, nelle attività in programma per commemorare il 30° anno dalla sua fondazione che ricorre quest'anno, ha organizzato un corso di CW su frequenza 7020.
Conduce il Corso, dalla Sezione di Taranto, il "Maestro" i7MZN Stefano MAZZOLA, già istruttore di CW presso le Scuole Allievi Sottufficiali M.M. di Taranto.
Quanti vogliano prendervi parte, QRX dalle 18.00 alle 19.00 di tutti i Martedì e Venerdì sulla predetta frequenza.
Si consiglia ai neofiti di munirsi, almeno per le prime lezioni, di un alfabeto Morse scritto su carta, per individuare i significati dei suoni ascoltati.
Buoni ascolti a tutti, anche a chi in CW già opera e che, certamente, ci sopporterà se, per circa due ore la settimana, occuperemo la frequenza.
73 a tutti de i7XUW Edoardo
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Annullamento Referendum C.D. ARI

Annullamento Referendum C.D. ARI  Noi  divulghiamo la notizia come l'ARI richiede.
Allegato un importante messaggio del Collegio Sindacale.
Vi prego di darne massima diffusione.
Seguiranno tra pochi giorni maggiori dettagli.
Mario, I2MQP
Sotto il testo dell'allegato nella forma originale:
 
E' avvenuto un errore nella stampa tipografica delle buste e delle schede di voto che ha costretto il collegio sindacale ad annullare il referendum sia pur dopo aver completato la spedizione.
Onde evitare aggravi di spese postali si invitano i soci a non spedire la scheda ricevuta. Comunicheremo in seguito le modalità di voto.
 
Il Collegio Sindacale
 
Cosa sta succedendo in ARI !!!!

Perché annullano il Referendum ?
Perché non danno informazioni precise, ma hanno bisogno di tempo
"Seguiranno tra pochi giorni maggiori dettagli"

Speriamo che i relativi costi non aggravino sui soci ?  ma sarà la tipografia o
la persona incaricata o chi  ha autorizzato il VISTO SI STAMPI  a dover pagare i relativi danni.

Questi sono interrogativi che la base deve sapere al più presto.

Il Comitato Rilancio ARI

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
 
Recording Telegraph

E' un sistema per prevenire perdite ed omissioni di caratteri in un messaggio telegrafico,in quanto se un carattere viene perso non vi e' modo di recuperarlo,
la perdita di un solo carattere non compromette la
ricostruzione del messaggio ma se si perdono piu' caratteri e specialmente dei numeri il discorso cambia.
Vi e' un'altro problema se non vi e' registrazione l'attenzione
dell'operatore deve essere continua ed accorta. Questo e' un sistema che riproduce su rullo di
carta una registrazione permanente con punti e linee trascritte e con tanto
di orologio sincronizzato con il rullo di carta che si srotolava e su di cui
figurava scritto il  punto lo spazio ( non scritto ) e la linea come
trasmesso dal corrispondente. Questo e' uno dei tentativi piu' riusciti di
registrazione telegrafica inventato da Samuele Morse nel 1837 ed entrato in
funzione nel 1844 per un collegamento telegrafico fra Baltimora e Washington
con una distanza superiore a 40 miglia. Il sistema in pratica funzionava
cosi': Vi erano due bracci metallici uno piu' lungo e l' altro piu' corto
tutti e due con una punta scrivente e relativa ancoretta metallica che
poteva essere attratta da due grossi elettromagneti che erano eccitati dalla
corrente telegrafica manipolata dal corrispondente lontano, l'attrazione
dell'ancoretta faceva abbassare i bracci ( con doppia registrazione ) e la
punta scrivente tracciava sul rullo di carta in movimento un segno piu'
corto per il punto ed uno piu' lungo per la linea, si aveva cosi' un
tracciato scritto che poteva essere controllato in base all'ora in cui era
stato trasmesso.
 
"Ruggero Billeri" <3383107282@tim.it>
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
Convegno Diamo Voce alle Sezioni di Pordenone
 
 
Dal Genzano Bulletin inviamo uno stralcio relativo al Convegno per la sua Pubblicazione.
Il Comitato Rilancio ARI.
 
PORDENONE 2002 ( IØHJN )
Il 27 Aprile scorso, si è svolto a Pordenone, ottimamente organizzato dalla locale sezione ARI, il 2°
Convegno “Diamo voce alle Sezioni”.
Hanno raccolto l’invito a questo importante momento di confronto gli esponenti di 49 Sezioni ARI che
rappresentavano circa 6000 Soci. In altri termini erano presenti il 17% delle Sezioni rappresentanti circa il
40% dei Soci. Verso il primo Convegno tenutosi lo scorso anno c’è stato un incremento di partecipazione di oltre il 40%.
Questi numeri dimostrano come le sezioni abbiano favorevolmente accolto questa opportunità di far conoscere le problematiche vissute e le proposte che ritengono utili per il recupero della situazione della nostra Associazione.
Ci sarà una relazione completa e dettagliata da parte degli organizzatori del convegno che, giustamente, hanno richiesto le copie, scritte o su supporto informatico, degli interventi.
Vorrei qui solo evidenziare una sintesi dei punti trattati scorrendo gli appunti che mi sono preso durante gli interventi:
- ARI-RE Non si vedono cenni di vita a livello centrale
- Il Regionale dovrebbe gestire la struttura RE
- RR non parla dell’organizzazione RE
- Stringere i rapporti con le autorità col ruolo di Protezione civile dell’ARI-RE
- Chiarire rapporti e competenze nell’ARI-RE
- ARI-RE È una struttura non democratica, non ci sono elezioni
- ARI-RE: Non c’è pettorale di riconoscimento nè tesserino nazionale, non c’è identità
- ARI-RE Non ci sono incontri fra responsabili di sezione, regionali, nazionali
- ARI-RE Non c’è struttura provinciale, che figura è e che compiti ha?
- Ampia crisi dell’Associazione e del Radiantismo
- Disaffezione
- Lotte interne al CDN, contrasti col CISAR, clima velenoso da affrontare con spirito diverso
- Contatti ed incontri per dare visibilità dei Radioamatori
- Dobbiamo dare una nuova immagine a livello Nazionale
- Rinnovare RR
- Referendum: effettivo cambiamento, recepire le indicazioni della base
- Rischiamo di rimanere in pochi
- Non ci sentiamo coinvolti ed informati
- Impostare una strategia di marketing per dare maggiore visibilità dell’Associazione
- Gestione dei ponti con altre Associazioni
- Maggior legame con Associazioni di volontariato
- Marcon isola felice? I soci aumentano, cercano di essere i servitori della sezione, cercano di farsi conoscere a livello locale
- Corsi, dibattiti per dare maggiore visibilità dell’azione dell’ARI
- Studio di sistemi innovativi di comunicazione
- I Dirigenti devono essere Radioamatori e fare Radio
- Informatizzazione come mezzo per migliorare le comunicazioni con e fra le Sezioni
- Apriamoci verso le istituzioni
- Cambiare metodologia nei rapporti col Ministero, referente a Roma
- Casa ARI, riprendere il discorso. La Sede centrale può essere ovunque
- Che fine ha fatto lo studio della commissione per la modifica dello Statuto?
- Più autonomia di decisione alle Sezioni
- Definizione di obiettivi di qualità e pianificazione di incentivi alle Sezioni
Lascio ai lettori ogni commento. Vorrei solo invitare a rileggere gli obiettivi di gestione del Programma di
RILANCIO ARI (
www.rilancio-ari.it) e fare un confronto con quanto è stato evidenziato a Pordenone.
Fra poco arriveranno le schede per votare il nuovo Direttivo Nazionale. Tocca ai Soci, col loro voto,
determinare se si vuole imboccare la strada del RILANCIO o se accontentarsi del preoccupante quadro che le
sezioni hanno evidenziato.
PORDENONE – INTERVENTO DI IØHJN
Questa è per me la seconda partecipazione a questo Convegno così bene organizzato dagli amici della sezione
di Pordenone ai quali ritengo sia dovuto un plauso per questa interessante iniziativa che dà modo alla base
dell’Associazione di esprimersi e discutere dei problemi vissuti nella propria realtà.
È quello che ho fatto lo scorso anno. Ho raccolto i punti principali di malessere espressi dai soci della mia
Sezione e li ho portati all’attenzione di questo consesso e, soprattutto, ai rappresentanti del Consiglio
Direttivo nell’intento di fornire utili elementi di dibattito, di riflessione e spunti per intraprendere una
necessaria azione di rinnovamento e rilancio dell’Associazione.
Devo dire che ne sono rimasto molto deluso. Il Direttivo Nazionale, si è solo preoccupato di rintuzzare punto
per punto le problematiche evidenziate e, nell’intero anno trascorso da allora, non ha ritenuto opportuno
affrontare i temi che in questo consesso erano stati evidenziati. Abbiamo avuto modo di leggere su RR la
relazione fatta dagli organizzatori ma non un cenno, non un commento non una indicazione almeno di
riflessione da parte del CDN su quanto qui fu discusso ed manifestato. Un CDN che non sa o non vuole
ascoltare.
Questo sembra vanificare l’impegno di quanti hanno avuto la lodevole iniziativa di “dare voce alle sezioni” e
di quanti in questa iniziativa hanno creduto con la loro partecipazione e col loro contributo.
Io voglio qui sottolineare quanto invece sia determinante ed importante che la base abbia un’occasione di
esprimersi direttamente e voglio sottolineare che la base ha il diritto di essere ascoltata. Questo, ovviamente,
non significa pretendere che il CDN raccolga tutte le richieste ma è giusto, ed è lecito, aspettarsi e pretendere
che le problematiche evidenziate siano oggetto di una seria riflessione, di eventuali ulteriori dibattiti di
approfondimento ed abbiano comunque delle risposte ponderate ed ufficiali informandone tutto il corpo
sociale.
Anche se qualche delusione si è avuta nel precedente convegno, sono convinto che questa sia una strada
giusta da percorrere. Magari ci vorrà tempo perchè maturino le condizioni in cui si possa ottenere dei risultati.
Ma se ci stanno a cuore quei risultati, se vogliamo contribuire evidenziando problematiche e proposte senza
dimenticare di offrire la nostra collaborazione, dobbiamo insistere e perseverare per far diventare questo
convegno uno strumento di ausilio alla gestione dell’Associazione.
Forse, è opportuno arricchirlo con dibattitti su temi mirati e definiti a priori, magari con una sessione finale
che produca un documento che sintetizzi le tematiche e le indicazioni più rilevanti emerse per raggiungere
l’obiettivo di dare ai dirigenti dell’Associazione elementi da considerare nella gestione di questa nostra ARI.
L’ARI è dei Soci ed il Direttivo deve sentirsi al servizio dei Soci. Le Sezioni sono il braccio operativo ed
hanno il dovere di collaborare col Direttivo nella gestione di questa grande famiglia che deve tornare ad
essere l’Associazione dei Radioamatori Italiani.
LINK RACCOMANDATI
www.rilancio-ari.it  www.web.tiscalinet.it/nuova_ari www.pcg.it/arigenzano 
Il Programma ed i candidati di RILANCIO ARI anche su
www.arimi.it/elezionicdn2002/elezioni.html andando a leggere il “Programma 1”
Richiedete il Genzano Bulletin a
i0hjn@arrl.net
Le collaborazioni vanno inviate a: i0hjn@arrl.net
Arrivederci al prossimo bollettino.
Il Presidente: IØHJN
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Per ricevere il nostro periodico inviare una e.mail a forumradio@yahoo.it                    specificando nell'oggetto Rapporto Radio.
E' gradita qualsiasi tipo di collaborazione:
inviare eventuali notizie, approfondimenti, informazioni tecniche, comunicati etc. a forumradio@yahoo.it
 
Le nostre pagine web sono in continuo aggiornamento,con inserimenti di nuove notizie, nuovi link e altro.
 
La nostra mailing-list la trovi a questo indirizzo
è possibile iscriversi inviando un messaggio a
 
E' possibile ricevere il Rapporto Radio anche via packet
sui 2 metri sul BBS IW8ERK
 
Siamo presenti su www.pianetaradio.it, nella rubrica Edicola Telematica.
 
Il Rapporto Radio è stato pensato ed ideato da Gianni Urso e Antonio Di Maio,
esso è un mezzo di comunicazione, a disposizione di tutti coloro che vorranno usarlo per diffondere le proprie informazioni. Gli articoli riportati, sono l'esatta copia di quelli ricevuti dai mittenti, per eventuali riferimenti a cose e persone ne sono responsabili i soli autori.    
Se qualcuno dovesse ricevere il RapportoRadio, senza averne fatto richiesta, è invitato a segnalarcelo, provvederemo ad interrompere le spedizioni immediatamente.
                                            
L'errata corrige, per eventuali inesattezze segnalateci, sarà inserita nel  numero successivo.
 
Gira il Rapporto Radio a quanti amano la radio
Un cordiale saluto e appuntamento al prossimo numero.
 
 
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------