CARICA SPECIFICA DELL'ELETTRONE

  Per la determinazione della carica specifica (e/m) dell' elettrone viene utilizzato il tubo a raggio filiforme (Leybold 555 57 )
  Il tubo è riempito di idrogeno ad una pressione di circa 1/100 di mm Hg.
  La pressione è scelta in maniera che la carica spaziale, prodotta dal raggio catodico, formi un fascio luminoso.

  La figura a lato mostra il sistema di elettrodi, montato eccentricamente nel tubo a raggio filiforme.

  Il fascio di elettroni viene emesso in direzione verticale e può essere deviato o mediante un campo elettrico (applicando una differenza di potenziale alle placche di deviazione) o mediante un campo magnetico.

  Per poter determinare la carica specifica dell'elettrone, il fascio deve essere disposto in un campo magnetico omogeneo di direzione perpendicolare alla direzione del fascio.

  Il campo magnetico omogeneo si ottiene utilizzando due bobine di Helmholtz, cioè due sottili bobine anulari disposte parallelamente tra di loro ad una distanza uguale al loro raggio ed alimentate dalla stessa corrente nella stessa direzione.

  La base di sostegno del tubo a raggio filiforme è corredata di due bobine disposte in modo che il fascio elettronico si trovi in un campo magnetico omogeneo.

  Le bobine hanno raggio 150 mm, sono costituite ciascuna da 130 spire, sono poste a distanza di 150 mm e sono caricabili fino a 5 A.