NELLA SCUOLA LO SPORT, NELLO SPORT LE DONNE.

Le attività svolte dalla Classe Prima del Liceo Scientifico Tecnologico ad indirizzo Sportivo, nel corso dell’Anno Scolastico che volge alla fine, sono state indirizzate soprattutto, per quanto riguarda l’ambito letterario, alla ricerca, all’analisi testuale e, naturalmente, allo studio di particolari tematiche riguardanti il mondo dello Sport. Alcune di queste tematiche sono risultate particolarmente esaltanti ed entusiasmanti, come ad esempio il modulo finalizzato alla conoscenza delle antichissime radici mitologiche dello Sport, e quello finalizzato alla conoscenza della nuova situazione creatasi con la ben più recente integrazione Europea che, oltre al settore economico e monetario, vede lo sviluppo ed il rafforzarsi di una solida integrazione anche a livello sportivo. Sicuramente assai più coinvolgente è risultato il modulo riguardante la tematica delle “donne nello Sport”: è infatti così che i nostri studenti hanno potuto sapere come solo nel corso del Novecento le donne siano riuscite ad affermarsi nello Sport a livello agonistico, e che questo non è che uno dei tanti traguardi raggiunti, oggi che esse sono più che mai sensibili alla necessità di un mondo in cui uomini e donne possono convivere con Pari Opportunità. Così gli alunni si sono resi conto che non possiamo ormai più non accorgerci che i conflitti in atto non solo in Medio Oriente, ma anche in tante altre parti del mondo sorgono fondamentalmente sulla base di contrasti derivanti da profonde divergenze di cultura e società, e che alcuni popoli sono differenti da altri soprattutto per quello che ormai siamo soliti definire “diritto di famiglia”: un concetto complesso, che include il riconoscimento dell’importante ruolo svolto delle donne come figure recanti dignità umana, morale, civile, economica e giuridica, pari a quella degli uomini. Si è pensato che il Vecchio Mondo, quello dei Paesi Europei, è caratterizzato da una forte sensibilità nei confronti di tali problematiche, probabilmente in virtù del fatto che solo da pochi, o addirittura pochissimi decenni, si è riusciti a raggiungere il riconoscimento di tali diritti. Ci si è resi conto di essere ancora memori di un passato, tutto sommato recente, quando alle donne non era consentito l’accesso agli studi, all’attività imprenditoriale, all’indipendenza economica, all’attività ginnica a livello agonistico. Le donne dell’Occidente infatti sentono ancora vivo il ricordo delle loro nonne, umili e sottomesse, alle quali era negata persino la libertà di pensiero. La consapevolezza di una possibile osmosi delle varie società del mondo in un unico contesto globalizzato, li ha resi maggiormente responsabili del mantenimento dei traguardi raggiunti riguardo al riconoscimento dei diritti delle donne ed ha esaltato in loro l’impegno ad una sempre maggiore e capillare diffusione delle idee afferenti ai diritti delle donne alle Pari Opportunità.

Ricerche, inchieste, raccolta e selezione di dati, sono le attività che, singolarmente o a gruppi, gli studenti hanno condotto al fine di conoscere le varie tappe della presenza di forme di attività fisica femminile nel corso di varie epoche del passato, quando ancora non si parlava di Sport vero e proprio. Una particolare attenzione è stata dedicata alla focalizzazione delle rispettive culture dei vari momenti storici che hanno visto il concretizzarsi di tale presenza. Grande meraviglia ha suscitato la conoscenza di leggendarie figure come le Amazzoni, o come le Gladiatrici dell’Antica Roma. Sicuramente coinvolgenti sono poi risultate le ricerche finalizzate  alla conoscenza della presenza femminile nell’ambito dei vari settori sportivi degli ultimi tempi, a partire dall’epoca fascista fino alla società di oggi. Sulla base dei risultati delle ricerche, sono state prodotte relazioni che, finalizzate alla acquisizione di una idea di Sport come sinonimo di salute e benessere, favorissero soprattutto il sorgere di una reale coscienza di sé ed una valida autostima delle proprie abilità e competenze.

      PROF. NINA AQUILIA