Arriva dal
Chandra X-ray Observatory della NASA la notizia di una scoperta che
si prepara a scuotere le teorie odierne sulla formazione delle
galassie. Si tratta di un enorme buco nero supermassivo, all'interno
di un quasar nato appena un miliardo di anni dopo il Big Bang,
capace di generare energia quanto venti miliardi di Soli.
Il quasar, che risponde al nome di
SDSSp J1306 e
dista dalla Terra 12,7 miliardi di anni luce, è stato osservato da
Daniel Schwartz e Shanil Virani dell'Harvard-Smithsonian Center for
Astrophysics, di Cambridge negli Stati Uniti. Secondo gli astronomi
americani, lo spettro dei raggi X e, analogamente, la sua luminosità
sono indistinguibili da quello di altri quasar più vecchi. Mentre
osservazioni al telescopio suggeriscono che la massa del buco nero
sia paragonabile a un miliardo di masse solari.
In precedenza, un altro gruppo di astronomi
del
California Institute of Technology,
con il satellite XMM-Newton X-ray satellite, avevano osservato un
altro buco nero molto antico: SDSSp J1030, a 12,8 miliardi di anni
luce da qui. E avevano trovato praticamente lo stesso spettro
rivelato per SDSSp J1306. Questa analogia dimostrerebbe che "il modo
in cui i buchi neri supermassivi producono energia non è cambiato
nel tempo", spiega Schwartz, "e questo implica che un buco nero
all'interno di una galassia si è formato molto presto dopo il Big
Bang". Cioè che i buchi neri supermassivi e i loro dischi di
accelerazione erano già lí poco dopo il Big Bang.
Una possibilità è che milioni di questi
buchi neri si siano formati dal collasso di una stella massiccia in
una galassia giovane. Il lavoro di Schwartz e Virani è stato
pubblicato sul numero del 1 novembre dell' "Astrophysical Journal". |