Il mio "programma"

La ragione fondamentale del mio impegno di rappresentanza è la difesa del diritto allo studio, che non deve essere inteso solo come diritto ad iscriversi ad una facoltà, ma anche e soprattutto come diritto a laurearsi. Ancora oggi invece, come sappiamo dalle relazioni didattiche, meno di un terzo degli immatricolati raggiunge la laurea e quei ‘temerari’ che vi riescono lo fanno in tempi tanto lunghi da risultare addirittura insostenibili per chi tra essi appartiene ai ceti meno agiati. Credo che la nuova riforma dell’università, se applicata con oculatezza e raziocigno, ci dia la possibilità di rendere il nostro Corso di Laurea più efficiente, di migliorare la qualità dell’apprendimento da parte degli studenti e di ridurre i tempi di laurea.

Per raggiungere tali obiettivi ritengo che:

  1. Vanno razionalizzati e ridotti i programmi degli esami, mirando a ridurre i tempi di preparazione degli stessi ed ad evitare sovrapposizioni fra corsi diversi. Bisogna altresì ridurre drasticamente i programmi degli esami che non sono di indirizzo.
  2. E’ necessario un aumento delle ore di laboratorio nei corsi di indirizzo in modo che gli studenti possano sviluppare ed acquisire meglio quanto appreso a lezione.
  3. Occorre che i docenti diano informazioni dettagliate sul corso che svolgono fornendo dispense, testi d’esame svolti e riferimenti bibliografici chiari, in modo che gli studenti non si trovino in ‘una selva oscura’ ogni volta che devono iniziare a preparare un esame.
  4. Il carico didattico degli studenti va diluito tramite prove in itinere (Compitini), in modo che non si trovino ad essere troppo oberati dallo studio nei periodi di esame e “liberi” durante i corsi.
  5. Si devono valutare le attività didattiche fruite dagli studenti tramite appositi questionari, in modo da migliorare, di anno in anno, i corsi che vengono tenuti.
  6. I piani di studio devono essere più liberi ed affiancati da un tutorato efficiente che indirizzi e consigli lo studente nelle scelte, suggerendo senza imporre le propedeuticità tra esami.
  7. Vanno previsti appelli straordinari con prova scritta ed orale per gli studenti fuori corso, che non avendo obblighi di frequenza possono così essere agevolati nel raggiungimento del traguardo “Laurea”.
  8. Infine , ma non per ultimo, nell’era tecnologica e nel coso di laurea di ingegneria elettronica non si può fare a meno di un Sito Web del Corso di Laurea dove, oltre a trovare le informazioni generali sul corso, ci si possa iscrivere agli esami, trovare il materiale per prepararlo e verificare l’esito delle prove scritte.(magari con password)

Ritengo che l’opportunità che ci viene data da questa riforma vada colta senza indugi per rendere il Corso di Laurea più vicino alle esigenze degli studenti che lo scelgono.

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