La Nuvola

Quella mattina la nuvola si alzò di buon umore, lesta lesta, prima del sole si tinse di rosa, poi cominciò a divenire arancio e dopo di giallo chiaro, il sole voleva mangiarsela ma lei fuggì verso il centro e s'incamminò lentamente ingrossando, dall'altra parte del cielo. Siccome era una curiosona volle guardare di sotto; un paese con le sue case, la chiesina, il campanile; anzi proprio in quel momento si mossero le campane, vecchie campane di un colore verdastro che lanciavano col suo battaglio onde sonore che arrivate fino a lei facendola starnutire. Passò oltre, sotto incominciava la città, bella, una grande cupola color mattone la sovrastava e una striscia d'acqua la divideva in due parti, c'erano palazzi, casamenti, strade, anzi nelle strade cominciavano a muoversi delle automobili che si dirigevano verso le colline; le colline erano tutte in fiore, come piccole sorelle nuvole sbocciate sulla terra. La nuvola sentiva il loro profumo e si avvolgeva su se stessa per impregnarsi meglio.
La nuvola si mise a correre da una collina ad un'altra, tutte verdeggiavano all'infuori degli olivi che sbattevano leggere le loro foglie d'argento, ad un tratto s'impigliò nella punta di un cipresso, voleva slegarsi ma le coccole la trattenevano, giù c'era una fila di persone che pregavano, e tante croci bianche, era un cimitero. La nuvola versò qualche lacrima e d'un balzo passò oltre.
Sentiva l'odore del mare, la striscia d'acqua si dirigeva a bocca aperta verso il mare, la nuvola vedeva barchettine a vela, barconi da pesca e un grande piroscafo.
Un pesce rosso fece capolino e la guardò e lei gli sorrise di piacere.
Sul mare si sentiva ancora più leggera, si disfaceva in tante piccole nuvolette e danzava al ritmo delle onde. Le onde la chiamavano, vieni giù, vieni giù. Lei si capovolse in riccioli bianchi, ma disse al mare: "aspettami più tardi!" Intanto il sole campeggiava nel cielo e lei si nascondeva verso la montagna dove un pastore con le sue pecore e il suo cane guardava in alto mormorando: "Speriamo bene!"
Intanto il sole si faceva un po' più rosso e calava verso il mare, allora la nuvola si avvicinò frastagliandosi agli orli dell'oro del sole, il sole piano piano cominciava a tuffarsi e diveniva sempre più rosso come fuoco fino a che l'ultimo puntino di sole sparì nel mare; la nuvola si mise a guardare dove era finito fino a che nel cielo che s'imbruniva apparve la prima stella, una stella piccina piccina, che tremolante lanciò un bacio alla nuvola che diventata color viola, s'ammantava dei colori della notte e stanca si appoggia all'orizzonte per fare un sonnellino sul mare.

Storia di una foglia