Informazioni e Consigli

 

DEPILAZIONE

Per essere delle donne in tutto e per tutto bisogna togliere un po’ di peluria. Dalle gambe, per farne sfoggio con delle bellissime calze velatissime; dalle mani e dalle braccia, perché la mancanza di peli non tanto si nota, ma la presenza di una folta peluria sulle mani, soprattutto, è davvero sgradevole: sebbene conosca delle sorelline che amano indossare degli scomodissimi guanti (li tengono anche per mangiare…).

"LA MIA PELLE MORBIDA E PROFUMATA E' LISCIA COME LA SETA, A VOLTE MI PIACE COSI' TANTO CHE MI ACCAREZZO LE GAMBE E SENTO CHE SONO QUELLE DI UNA DONNA…"

Depilarsi il petto è indispensabile se indossate indumenti scollati.

Poi c'è la barba che va fatta con maggiore dovizia e prima di uscire en femme (comunque nella parte del trucco vi parlerò dei prodotti adatti per nasconderla): in alternativa si potrebbe ricorrere ad una rimozione definitiva via laser che si potrebbe giustificare con una minor preoccupazione mattutina e con un continuo ordine imposto al proprio aspetto. Per quanto riguarda le parti intime…de gustibus.

"Non andate in giro se non siete depilate nelle parti sopraindicate: sembrereste dei clown, delle drag queen e non certo dei travestiti"

Sui metodi di rimozione, temporanea, della peluria, consiglio:

  • crema depilatoria (dopo qualche giorno, non preoccupatevi, i peli cominceranno a ricrescere) che presenta l'inconveniente di far ricrescere dei peli incarniti. Va bene un tubetto per volta: spalmatelo su metà corpo, poi aspettate, togliete i peli e rispalmate sull'altra metà. Consiglio di averne almeno un altro tubetto di scorta. Non si sa mai.
  • rasoio (la crescita dei peli è più rapida e probabilmente più robusta) che purtroppo è difficile quando c'è una folta peluria e non riesce a tagliare, spesso, il pelo interamente: occorre un rasoio nuovo. Altro inconveniente sono frequentemente i taglietti. In genere il rasoio lo uso per dei ritocchi (soprattutto nelle parti intime) o laddove la crema non è riuscita. Usatelo con Satinelle o altro gel per depilazione
  • ceretta (la crescita dei peli è più lenta e man mano i peli si indeboliscono) che purtroppo è dolorosa e difficoltosa da fare a casa. Consiglio le prime volte di recarvi da un'estetista (magari con la scusa che dovete far del ciclismo o del body building…o semplicemente dicendo che avete necessità di essere depilati).

 

ABITI E SCARPE

Evitate di acquistare quel tipo di indumenti che le mie amiche chiamano "roba da troie": quegli abitini non li comperano neanche le donne vere e se li indossate per andarci in giro finirete per attirare l'attenzione e per rivelare la vostra natura non propriamente femminile.

Non prendete abiti con colori sgargianti: non andate al di là del rosso che rende bene le forme ed è al contempo elegante (anche abiti chiari sono eleganti soprattutto se portati di giorno). Sicuramente stonato è un abito da sera indossato di giorno. Se avete una buona muscolatura non prendete abiti senza maniche o scollati. Evitate le iperminigonne che finirete per mettere poche volte e per sentirvi in imbarazzo quelle poche volte. Al limite portatevele dietro e cambiatevi nel posto dove le userete.

Una cosa che pochi all'inizio sanno è che se volete dei tailleur dovrete assicurarvi che la giacca sia una misura più grande della gonna: il busto degli uomini è leggermente più largo di quello delle donne. Io per esempio ho una gonna di taglia 40-42 mentre la giacca 44-46. Nel dubbio scegliete quella di taglia più grande: c'è sempre possibilità ad accorciare. A proposito la cosa migliore è rivolgersi a delle sarte se non siete proprio degli abituè dell'ago e filo: in alternativa un'ingegnosissima amica utilizza, dopo aver tagliato e segnato con matita i contorni da piegare, quel nastro autoaderente (basta passare su il ferro da stiro caldo) che risulta poi alquanto resistente anche ai lavaggi (si toglie solo ripassando il ferro caldo). Lo troverete anche nei supermercati.

In merito ai negozi dove comprare gli abiti non vi preoccupate di dare delle spiegazioni alle commesse: la loro unica preoccupazione è quella di vendervi qualcosa. Entrate e dite che volete acquistare abiti per donne senza spiegare che sono regali per la ragazza, la mamma, la moglie, etc. Un buon metodo che mi spiegò una volta un'amica per individuare la misura giusta è quello di misurarvi con il palmo della mano larghezza e lunghezza di giacca e maniche e delle gonne.

Se siete proprio timide provate a fare shopping con qualche amica più estroversa: magari la vostra timidezza passerà. Oppure scegliete i grandi magazzini, i negozi self service, gli ipermercati, dove potete persino provarvi gli abiti negli anonimi camerini, e dove, una volta trovati quelli che fanno per voi, non vi rimane che recarvi alla cassa presso cui l'unica cosa che vi chiederanno sarà quella di pagare lo scontrino. E se proprio siete pigre, fate come una mia amica che è una dei clienti più fedeli del mitico Postal Market.

Per gli indumenti intimi ci si può sbizzarrire anche se è da ricordare quello che mi disse una volta una mia amica: non servono granchè tanto poi, a letto, te li tolgono tutti !!! Reggicalze, giarrettiere, body, reggiseni e mutandine comunque sono molto attraenti: acquistate dei completi di diverso colore (uno bianco, uno nero, uno marrone, etc.). Trovo molto comodi i corsetti che vi modellano i fianchi facendovi un pò di curve e che fungono da reggicalze. Le calze devono intonarsi all’abito e alla biancheria intima: prendete dei collant, delle autoreggenti, e quelle da usare per il reggicalze. Qualche paio a rete, da usare nelle occasioni giuste, non guasta. Per quanto riguarda i den (che misura in un certo senso la trasparenza della calza) molto dipende dalla stagione e dalla peluria sulle vostre gambe: quando c’è caldo e se vi siete depilate da poco uscite pure con delle 15 den. In Inverno o con gambe non perfette, è molto confortevole coprirsi con delle 45 den.

Le scarpe intonatele all'abito: quelle nere vanno un po’ dappertutto. Non fatevi prendere dalla smania di acquistare scarpe con il tacco altissimo perché sono scomodissime. Innanzitutto più alto è il tacco più aderente deve essere la scarpa (per evitare perdite durante l'uso) e perciò dovete scegliete una misura più piccola di quella che portate da maschietto. Poi pensate al fatto che se siete già alti indossando scarpe con tacchi alti attirerete ancora di più l'attenzione delle gente. Tra l'altro l'andatura sui tacchi alti non è facile e a lungo andare i piedi fanno male. A Roma c’è "Il Califfo" che vende scarpe esagerate e scarpe normali di taglia abbondante. A Milano trovate un negozio simile che si chiama "Supermercato della scarpa". Altri negozi specializzati in calzature fetish o particolarmente esagerate sono "EuropaOk" e "Lo zoccolaio". Una catena di negozi che vende scarpe per donna sopra la misura 40 è "Pittarello", abbastanza diffuso nel nord Italia. Anche per le scarpe i colori non dovrebbero andare oltre il nero (abbinabile a tutto), il blu e il marrone, consiglio scuro (solo su vestiti marroni o chiari): ne ho un paio dorate ma le ho messe davvero poche volte.

TRUCCO, PARRUCCA E GIOIELLI

Il trucco è un rito molto importante nella trasformazione e nell’abbandono del lato maschile di una travesta: una sorta di alchimia che cancella ogni traccia, più o meno efficacemente, delle vostre sembianze maschili esterne e interne (ma a quello dovrete pensarci soprattutto voi). Pensate ad indossare tutto quello che è necessario indossare prima del trucco, piuttosto che dopo: con manovre ardite e spericolate per indossare capi aderenti rischierete di sporcare all’ultimo momento e di rovinare il vostro capolavoro. Non abbiate fretta. Fatelo davanti uno specchio sistemandovi l’occorrente davanti a voi e illuminandovi adeguatamente. Si inizia con il mitico cerone: il "Kryolan" che è un fondo tinta usato nei trucchi tatrali, molto buono perché a base vegetale e abbastanza resistente. Non mettetene tanto se fa caldo o se suderete (immancabilmente vi colerà sul viso anche se meno di tutti gli altri fondo tinta esistenti). Ce ne sono di varie tonalità. Da "Trucchi teatrali" a Milano vi faranno vedere i diversi tipi. Io utilizzo una base del "Kryolan" n. 3 (molto chiaro) per poi passare "una mano" di quello n. 4 e mezzo o 5 che è molto scuro (a seconda della tonalità del trucco che metterò sopra utilizzo un fondotinta diverso). Allo specchio già sembrerete donne (ah l’accortezza è quella di radersi prima...non immediatamente prima, soprattutto per chi è soggetto a tagli o arrossamenti , ma neanche troppo prima perché altrimenti il maledetto "alone" si rifarà vivo).

Quindi è il caso di dire "a me gli occhi". Matita, sopra e sotto le ciglia, quanto più vicino al bordo per allungarvi la forma dei vostri occhi (quindi partite da vicino al naso piano e man mano affondate la matita, senza esagerare). Poi l’ombretto con una tonalità più chiara vicino al naso. I miei colori preferiti sono marrone (matita e ombretto) e blu (con matita nera). Infine il mascara (intonato al resto).

Adesso passate alla bocca. Matita per i contorni (leggermente fuori il vostro bordo naturale) e poi rossetto (meglio se di quelli permanenti) e lucidalabbra (eventualmente). In borsetta non scordate di portarlo con voi (le labbra si usano spesso...e volentieri). Fard sulle gote: non esagerate. Poi indossate la parrucca e completate il tutto con la cipria che deve intonarsi al vostro "Kryolan". Chi vuole potrà trascorrere il tempo che segue a darsi lo smalto. Io preferisco farlo prima senza fretta. Un consiglio per tutto: è indispensabile truccarsi con calma. Se vi innervosite o se inizia a non piacervi non pastrocchiate: ripulite tutto e incominciate di nuovo, vale il motto "ritenta sarai più fortunata". In merito al profumo che completa il capolavoro, ognuno ha il suo. A me piace l’essenza di muschio bianco. La trovo fresca e sensuale.

La cosa più noiosa, e spiacevole (perché significa che state per tornare ad essere maschietti) è struccarsi. Il materiale necessario è vario: latte detergente, dischetti struccanti, struccante per occhi, acetone, crema detergente, etc. Molte amiche mi hanno parlato di salviettine struccanti: le ho viste ma non le ho ancora provate. Se sono efficaci come me le descrivono sono anche economiche. Comunque, così come per il trucco, non scegliete dei materiali scadenti: ricordate che li usate sul vostro viso e se lo fate abbastanza spesso è meglio utilizzare prodotti che non danneggino la vostra cute o che facciano cose peggiori. Una raccomandazione: dopo aver usato il latte detergente passatevi della crema fluida idratante altrimenti a lungo andare la vostra pelle si rovinerà.

Per quanto riguarda la parrucca mi piace riportare ancora una frase di una mia amica che una volta, presto al mattino, dopo una notte "en femme", prima di struccarci mi disse: "Aspettiamo ancora un po’ prima di toglierla: altrimenti uscire dal personaggio è troppo brutale...". In effetti una buona parrucca fa tanto alla vostra figura di donna. Un consiglio: non comprate quelle di carnevale perché servono solo per carnevale. Una buona parrucca costa dalle 250.000 lire in sù. Ne trovate di tutti i tipi e di tutti i colori. Al di là dei vostri gusti (pensate sempre che scegliendo colori "passabili" la gente vi noterà di meno e non si soffermerà a guardarvi scoprendo le vostre imperfezioni) la fisionomia del viso deve intonarsi con il tipo di parrucca: un viso tondo va bene con una vaporosa o una lunga ma non con una a caschetto; un viso lungo va bene anche con un bel caschetto. Fatevi consigliare da chi ve la vende e ancora una volta non abbiate timore a dire che serve a voi e che volete dei consigli: da "Bertoli Parrucche", nel bresciano, c’è una signora molto competente da cui vanno le mie amiche (chiaramente in veste femminili ma con la solita classe che le contraddistingue) e che si occupa anche di dare eventuali ritocchi alla parrucca se necessari. Evitate di lavarvela da voi e portatela da qualcuno che se si occuperà anche di rifare la piega.

Per rendervi più attraenti: i gioielli. Orecchini, fate attenzione che non siano delle tagliole, collane, anelli, bracciali saranno il vero tocco finale della vostra trasformazione. Acquistate una parure dorata e una argentata e se volete una in perle, in ambra, e con altre pietre (potrete così abbinarle alla tonalità del trucco e degli abiti). Se avete problemi di braccia lunghe troppo sporgenti dalla manica dei tailleur, dei bracciali piuttosto larghi saranno utili. Il problema è per chi è allergico: scegliete della bijoutteria di buon valore che non si rompe appena la si tocca e che non vi crea problemi alla pelle. I gioielli di cristallo Swarosky sono un buon compromesso. Non indossate orologi troppo maschili anche se vanno di moda tra le donne giovani: trovo che siano alquanto inappropriati al polso di una signora o di una signorina di classe.

 

I posti preferiti di Giusy

 

Bè iniziando dalle discoteche non si può che menzionare per prima il Desigual di Desenzano del Garda (per la strada che porta a Lonato). Una raccomandazione: non sostate nello spazio antistante perché la gente che abita lì vicino, e a ragione, ne ha piene le scatole tanto che ultimamente la polizia ha fatto delle retate anche perché spesso ci sono "quelle che battono". C'è un parcheggio comodo eppoi c'è la discoteca con i buttafuori per ballare, sedersi e discutere, bere qualcosa (è abbastanza sicura dentro). Per tutto il resto vi timbreranno sul dorso della mano e vi faranno uscire momentaneamente…ma ripeto, non state a chiaccherare o peggio ancora a sghignazzare fuori. Prendete la vostra macchina o quella delle persone di cui volete approfondire la conoscenza e andate in altri luoghi. A Torre del Lago Puccini (in Versilia vicino Viareggio) c'è il Frau Marlene che d'estate apre una parte comoda e tranquilla anche fuori all'aperto. A Rimini c'è il Coccoricò. A Roma mi dicono del Gender (Piazza Re di Roma) e dell'Up & Down. A San Benedetto del Tronto il Senza Censura.

Per quanto riguarda i privè (luoghi comunque dove si potrebbe andare anche solo per scambiare due chiacchere) a Milano vi segnalo il Nautilus, in Via Mondovì, che la domenica dedica la serata alle trans e alle trav.

Per il resto si dovrebbe avere l'accortezza di scegliere un albergo che abbia uscite secondarie o direttamente sul parcheggio senza passare dalla reception per ovvi motivi. E prima di andare in ristoranti "en femme", soprattutto se in gruppo e con qualcuno poco "passabile", si potrebbe chiedere ai gestori se hanno problemi per un certo tipo di clientela. Se passeggiate per le vie di qualche centro cittadino, magari fatelo al massimo in coppia: il plotone si fa notare di più.

In macchina, se vi intimano di fermarvi ad un posto di blocco non abbiate timore, e, soprattutto, non tentate di fuggire: potrebbe anche esser peggio. In Italia, teoricamente vi potrebbero fare una multa perché avete mascherato la vostra identità ed un riconoscimento, in riferimento alle foto sui documenti, non è possibile. Più avanti vi fornirò consigli ed informazioni utili sull'argomento augurandovi comunque di non trovarvi mai in una situazione del genere.

 

 Aspetti problematici del travestitismo

DI FRONTE LA LEGGE

Vestirsi con panni che simulino altra persona costituisce "travestimento". Si traveste quindi l'uomo che indossa panni femminei o assume atteggiamenti da donna. Il Codice Penale parla anche di travisamento, che è invece l'occultare, l'alterare, il camuffare in qualunque modo il viso così da impedire o da rendere difficoltoso riconoscerlo. Il travisamento costituisce per il Codice Penale (art. 339) circostanza aggravante nei delitti di violenza o minaccia (336), resistenza a pubblico ufficiale (337), violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario (338), nei delitti di violenza privata (610) e di violenza o minaccia per costringere a commettere un fatto costituente in genere un reato, (611), nel furto (625) e nella rapina (628) in specie. Il delitto di minaccia diventa grave ed è allora perseguibile d'ufficio quando è commesso da persona travisata (art. 612 cap.).

L'applicare una maschera al viso o truccarlo è travisamento. Per l'art. 85 della Legge di P.S. "è vietato comparire mascherato in luogo pubblico ad eccezione dei teatri e di altri luoghi aperti al pubblico nelle epoche e con l'osservanza delle condizioni che possono essere stabilite dall'Autorità locale di P.S. con apposito manifesto". I contravventori sono puniti con un ammenda.

Qualora gli organi di polizia procedano ai controlli sulle identità delle persone nel corso di operazioni volte a tutelare la sicurezza della collettività, ci si trova di fronte a questione di sicurezza che prescinde dalla commissione di un reato. Le disposizioni che regolano tale attività sono l'articolo 4 del T.U.L.P.S. 8enaturalmente le disposizioni collegate) e l'Articolo 1 del D.L. 349/1992. L'autorità di P.S. può procedere sempre e nei confronti di chiunque all'identificazione. Le persone devono dimostrare la propria identità esibendo i documenti o dichiarando le proprie generalità. La persona commette reato quando rifiuta di dichiarare le proprie generalità oppure esibisce documenti falsi o falsificati. Chi rifiuta di dare le generalità risponde al reato previsto dall'art. 651 c.p., che le dà false risponde del reato previsto dall'art. 495 c.p. La persona è inoltre tenuta a fornire quan'altro possa valere ad identificarlo (condizioni di vita, attività lavorativa, etc.). Nei confronti di chi tiene condotte di cui sopra, gli ufficiali e gli agenti di polizia possono procedere al fermo di identificazione. Dal fermo deve essere data l'immediata notizia al P.M. sia dell'accompagnamento sia del rilascio. Il P.M. può ordinare l'immediato rilascio della persona se riconosce che non vi erano gli estremi per procedere all'accompagnamento. La persona può essere trattenuta per i ltempo strettamente necessario all'identificazione e comunque mai oltre le 24 ore. Nei confronti di persone PERICOLOSE o SOSPETTE e nei confronti di COLORO CHE NON SONO IN GRADO O SI RIFIUTANO DI PROVARE LA LORO IDENTITA', l'Autorità di P.S. può ordinare che si proceda a rilievi segnaletici. Sono persone pericolose: gli indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso, gli oziosi ed i vagabondi abituali, coloro che sono dediti a traffici delittuosi o che vivono con i proventi d iquesti, color oche sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità dei minori oppure la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica (vi rientra anche chi è affetto da malattie tali da dimostrare o dare sospetto di pericolosità). Sono sospette coloro che destano sospetti con la loro condotta e che alla richiesta degli Organi di Polizia non possono o non vogliono farsi identificare.

In genere il rispetto delle procedure di cui prima può quindi comportare, a meno di non ricadere in altre ipotesi delittuose (es: disturbo alla quiete pubblica), al massimo una multa. In genere però quando gli Agenti di Polizia sono normalmente comprensivi, non accade nemmeno quello. Una cosa successa ad una trans di Savona, insegnante di ruolo e patita di diavolerie elettroniche, rimarrà per sempre nei ricordi di qualche Agente poco corretto. Alla richiesta di prestazioni sessuali, pena l'accompagnamento presso il commissariato di P.S., la nostra sorellina si rifiuta: viene condotta in commissariato dove chiede di poter parlare con il commissario. Gli Agenti non si erano accorti che le loro richieste, poco attinenti la procedura, erano state registrate su un miniscolo apparecchio digitale che però funzionava perfettamente sul tavolo del Commissario, che alquanto imbarazzato informava la nostra amica che era suo diritto denunciare i poco seri Agenti. Nulla di tutto ciò è successo ma credo che i malcapitati siano stati trasferiti a espletare il loro servizio in luoghi poco ospitali e sicuramente poco piacevoli.

DI FRONTE LA FAMIGLIA

Altra istituzione con cui dover fare i conti...

Personalmente conosco qualche coppia felice con lui che si traveste...per motivi feticisti e basta...Poi qualcuno che a forza di compromessi riesci a ritagliarsi qualche angolo da dedicare alla sua passione. Altri che devono sopprimere e sacrificarsi. Qualcuno forse divorzia. In realtà se ciò avviene è sempre per una certa rigidità delle parti... Credo che comunque non sia il caso di confidarsi con la propria consorte se quest'ultima non è molto aperta mentalmente.

L'errore è da evitare a monte: se state per sposarvi e sapete che forse il vostro hobby potrebbe un giorno ritornarvi gradito, non siate ipocriti e raccontate delle vostre esperienze alla futura consorte. Oppure non sposatevi (nella vita da single si incontrano così tanti problemi perchè aggiungerne di altri !).

Ma sull'argomento, vista la mancanza di esperienza, si accettano contributi.

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