|
|
|
1. |
Si dice PRONOME quella parte del discorso che fa le veci del nome. Il termine deriva dall'espressione latina "pro nomine" che vuol dire appunto "invece del nome". |
2. |
Si usa per snellire il discorso. Ad esempio, invece di dire:
"Ho comprato un libro per Mario e ho dato il libro a Cosimo perché porti il libro a Mario in occasione
dell'Epifania", è preferibile dire: "Ho comprato un libro a Mario e l'ho dato a Cosimo perché glielo porti in occasione
dell'Epifania". Usando i pronomi l' (= lo riferito a libro) e
glielo (= gli riferito a Mario e lo riferito a libro), l'espressione risulta molto più agile. |
3. |
I pronomi sono di varia natura:
personali |
(fanno le veci di un nome proprio o comune di persona, animale o cosa) |
dimostrativi |
(o
"indicativi" perché indicano persone, animali o cose vicini a chi parla, vicini a chi ascolta, lontani da entrambi) |
relativi |
(mettono in relazione tra loro due proposizioni richiamando nella seconda un nome espresso nella prima) |
interrogativi |
(sostituiscono un nome nelle proposizioni interrogative di rette e indirette) |
esclamativi |
(sostituiscono un nome nelle proposizioni esclamative) |
indefiniti |
(indicano persone, animali o cose in maniera indeterminata) |
|
4. |
Per il loro uso corretto consigliamo di saggiare e perfezionare le proprie conoscenze attraverso esercitazioni pratiche da effettuare sotto la guida dell'insegnante. Qui ci limitiamo a richiamare l'attenzione:
a) sui pronomi personali lo Tu Egli Ella che possono essere usati solo in funzione di
"soggetto" ("lo vengo" -
"Tu scrivi" - "Egli legge" -
"Ella cucina") e mai di
"complemento" ("A te donerò la casa in
campagna" - "Ti donerò la casa in campagna"; ma non
"A tu donerò la casa in
campagna" // "Andrò a Capri con lei" e non "Andrò a Capri con
ella");
b) sull'uso abbastanza frequente, anche da parte di buoni scrittori, di
lui e lei (pronomi personali complemento) come
"soggetti" in luogo di egli ed ella
("Lei mi chiamò dal balcone"), uso che è preferibile evitare, anche se in effetti non determina alcuna ambiguità;
c) sull'uso di gli (per sua natura singolare) in luogo del plurale
loro ("Ho incontrato i tuoi amici e gli ho detto quel che penso di
loro" invece di "Ho incontrato i tuoi amici e ho detto loro quel che penso di
loro": come facilmente si può osservare, in un caso del genere è forse preferibile commettere uno
"sgarro" grammaticale anziché ripetere due volte
"loro").
|
PROSPETTO |
Personali |
Io |
(me. mi) |
|
|
|
Tu |
(te, ti) |
|
|
|
Egli, esso |
(lui,
lo, gli, sé, si, ne) |
|
|
Ella. essa |
(lei,
la, le, sé, si, ne) |
|
|
Noi |
ci |
|
|
|
Voi |
vi |
|
|
|
Essi |
(loro,
li, sé, si, ne) |
|
|
Esse |
(loro,
le, sé, si, ne) |
|
|
|
|
|
|
Dimostrativi (o indicativi) |
M.S.
: questo (questi) |
codesto |
quello
(quegli) |
F.S.
: questa |
cedesta |
quella |
|
M.P.
: questi |
codesti |
quelli |
|
F.P.
: queste |
codeste |
quelle |
|
(stesso,
medesimo, tale, quale, siffatto, cosiffatto) |
|
|
|
|
|
Possessivi |
Mio,
tuo, suo, nostro, vostro, loro, altrui, proprio |
|
|
|
|
|
Relativi |
Il
quale, la quale, che, chi, cui |
|
Chiunque
(relativo indefinito solo singolare) |
|
|
|
|
|
Interrogativi |
Chi?
che? quale? quanto? |
|
("Chi
viene?" - "Che vuoi?") |
|
|
|
|
|
Esclamativi |
Chi!
che! quanto! |
|
|
|
("Chi
l'avrebbe detto!" - "Che dici mai!") |
|
|
|
|
|
Indefiniti |
Alcuno,
taluno, nessuno, veruno, altro, alquanto |
|
altrettanto,
molto, parecchio, poco, troppo, tanto |
|
quanto,
tutto, certo |
|
Uno,
qualcuno, qualcheduno, ognuno |
|
Certuni,
certune |
|
|
Altri
(singolare invariabile: "altri penserà...") |
|
Niente,
nulla |
|
|
|
|