Urgenza di una nuova evangelizzazione

 

 

      La ricerca del “magico”, nelle sue diverse forme, deriva da un bisogno di significati e di risposte che la società odierna non è in grado di dare. Il ricorso alla magia e alle singole pratiche di divinazione diventa conseguentemente una compensazione al vuoto esistenziale che caratterizza la precarietà del nostro tempo. E’ entro questo vuoto - riguardante gli stessi cristiani che non hanno maturato una fede adulta - che si pone l’urgenza di un annuncio autentico ed entusiasmante del Vangelo e della grazia di Cristo. Solo una capillare ed estesa riscoperta del genuino senso della religione e della fede in Dio, Padre, Figlio e Spirito, permette di rispondere nel modo più adeguato al dilagare della magia, nelle sue molteplici forme antiche o recenti, e di far luce sulle questioni relative al discernimento dell’azione di satana nel mondo. Occorre tornare a proclamare con rinnovato vigore che solo Gesù, il Risorto vivente in eterno, è il Salvatore, e che “ in nessun altro c’è salvezza; non vi è, infatti, altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel qual è stabilito che possiamo essere salvati” (At 4,12).

      Gli “operatori dell’occulto” trovano terreno fertile solo là dove c’è assenza e vuoto di evangelizzazione. La nuova evangelizzazione, mentre propone la pienezza dell’esistenza cristiana, non deve disattendere di farsi coscienza critica e denuncia di tutte quelle forme di magia che si oppongono ai contenuti della fede e ad una visione della vita in corrispondenza alla rivelazione di Dio consegnata alla Chiesa. Nell’ambito dell’evangelizzazione non si deve in alcun modo sottovalutare il primato del mistero di Cristo, della sua morte e risurrezione su ogni altro oggetto. La stessa demonologia e i problemi che essa pone non rappresentano un “primum” in una visione adulta e integrale della fede. Il primato spetta a Dio e alla sua rivelazione salvifica. Satana e i demoni sono solo delle creature, non un principio equivalente a Dio a Lui parallelo e contrapposto; com’esseri creati sono assolutamente soggetti al Creatore e alla sua potenza e non possono in alcun modo dominare l’anima dell’uomo o cancellare la sua libertà.

 


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