MAGIA
La
parola magia deriva (dal greco mageia) dal
nome degli appartenenti alla tribù meda dei Magi (Magoi), i
quali, al tempo delle dinastie partiche (250 a.C. - 226 d.C.) e
sasanidi (226 - 651 d.C.) furono depositari del patrimonio
dottrinale e rituale della religiosità iranica. La funzione di
codificatori del Mazdeismo (religione riformata da Zoroastro*)
esercitata allora dai Magi e le caratteristiche della loro
versione della fede di Zoroastro alterata con elementi ebraici e
caldeici, fecero sì che essi apparissero a tutta la tradizione
occidentale come i possessori di misteriose tecniche, destinate a
dominare lattività delle forze super-umane, e soprattutto
a costringere tali forze entro determinati schemi di
comportamento.
Il fenomeno magico si fonda sullesistenza di forze super-umane,
dotate di volontà propria, costrette dal
mago (che agisce su desse tramite luso di rituali
magici) ad un determinato comportamento,
Esperienze
magiche e religiose sono presentate dalla storia intrecciata in
maniera quasi indissolubile. Lo stesso elemento pseudo-scientifiche
dellazione magica può identificarsi sotto vari aspetti con
quelli dellazione rituale**, che molto spesso presuppongono
relazioni di causa ed effetto nellambito dellesperienza
di forze super-umane.
Nel
corso dei secoli vi è stata commistione e confusione tra magia,
religione e sacro.
Basta
ricordare che nella preistoria le tecniche magiche sembrano
riconnettersi alle attività figurative (ad es. per
garantire una caccia abbondante venivano raffigurate immagini di
animali colpiti dalle armi; oppure per favorire la fertilità,
venivano raffigurate animali femminili e gravide Nelle antiche
culture del vicino Oriente e del Mediterraneo spiccano da un lato
le tecniche magiche (spesso commiste con veri e propri rituali
religiosi) della Mesopotamia e dellEgitto, praticate nel
quadro della religiosità ufficiale e privata, dallaltro
lato le forme più limitate di magia greca, mantenute ai margini
della vita religiosa pubblica. Nelluno e nellaltro
caso la magia si manifesta con la valorizzazione del nome come
simbolo dellessenza. (Chi conosce il nome del
dio, della persona o delloggetto, può con tecniche
appropriate dominare la loro essenza). Lellenismo e le
culture della tarda antichità favorirono un eccezionale sviluppo
delle tecniche magiche grazie ad una crisi della fede. In quel
periodo raggiunsero la massima diffusione le religioni cosiddette
gnostiche. La magia del Medioevo e del Rinascimento in Europa è
legata al fenomeno della sopravvivenza delementi dantichi
patrimoni mitici.Ad esempio, Gerbert dAurillac, poi papa
Silvestro II, per la sua cultura, straordinaria per il tempo in
cui visse, (raccoglieva libri, si occupava di geometria, di
storia, dastronomia, di fisica, di logica e di poesia;
inventava strumenti astronomici e matematici) è accusato di
pratiche magiche e di commercio con i demoni. La Controriforma
porrà ampie riserve sulla conciliabilità della religiosità
cristiana con levocazione idolatra del passato
classico.
*Profeta
e riformatore, fondatore della religione mazdaica che, fino alla
conquista da parte degli arabi e quindi allavvento dellIslamismo,
costituì la religione ufficiale dellIran. Non esistono
notizie storiche ed è possibile che Zoroastro come persona non
sia addirittura mai esistito. I dogmi di Zoroastro sono i
medesimi della pura cabala e le sue idee sulla divinità sono le
medesime di quelle dei Padri della Chiesa. Solo i nomi
differiscono. Ciò che noi chiamiamo le tre persone divine,
Zoroastro le chiama le tre sublimità. La sublimità prima, o
paterna, è la sorgente della fede; la seconda è il Verbo,
sorgente della verità; la terza, lazione creatrice, è la
sorgente dellamore. Zoroastro su una scala di nove gradini
stabilisce la gerarchia celeste e tutte le armonie della natura.
Gli astri sono le immagini e i riflessi degli splendori
intellettuali, e il sole è lemblema di un sole di verità,
ombra egli stesso di questa prima sorgente da cui sgorgano tutti
gli splendori. Partendo da queste verità, Zoroastro e i suoi
discepoli studiarono la natura in tutte le manifestazioni e nappresero
i segreti, divenendo maestri delle potenze occulte della natura
stessa.
**
Rito = nella sua accezione più vasta, è il comportamento umano
che manifesta lesperienza da parte delluomo dei
rapporti o dellidentità fra realtà sensibili ed
extrasensibili o extraumane.
Nel
Rinascimento magia e astrologia furono strettamente connesse con
il tentativo di fondare nuovamente sulla classicità la cultura e
la morale, e i principali centri del pensiero magico ad alto
livello intellettuale (per esempio : lAccademia
Fiorentina e lUniversità di Cambridge) furono anche i
luoghi di rinascita del Neoplatonismo. Il contrasto tra Melantone
(pensatore umanista che riconosce nella magia e nellastrologia
in particolare, una fonte desperienza in diretto rapporto
con le grandi e misteriose verità del mondo antico) e Lutero
circa la fiducia da accordarsi agli astrologi e ai maghi mostra
le radici di questo dissidio anche nel cuore della Riforma. I
Disquisitionum magicarum libri VI del gesuita Martino del Rio (1551-
1608) fornendo allinquisizione il più completo strumento dindagine
per i casi di stregoneria, furono il simbolo della reazione
contro questi atteggiamenti dei pensatori umanistici e valsero a
confinare nella coscienza dei cattolici la magia entro la sfera
delle arti demoniache. Ciò nonostante nel tardo 500 e nel
600 la magia ebbe notevole diffusione, soprattutto nellambito
delle ricerche alchimistiche che limperatore Rodolfo II non
esitò a praticare personalmente. Lelemento di tragedia e
angoscia della morte, caratteristico nella cultura seicentesca,
trovarono nella magia sfogo esoterico, conducendo alla
definizione di una metafisica e di una morale fondate sulla
partecipazione umana e volitiva alla sfera delle forze
oscure. Contro questa situazione spirituale urtò
le prime fondamentali indagini della scienza sperimentale e poi
dellIlluminismo. Nel 700 la magia è confinata
nellambito di società segrete, (pur ricche di numerosi e
autorevoli membri) o diniziative personali che a volte
sfiorano palesemente la ciarlataneria con personaggi ambigui come
Cagliostro. Lesoterismo moderno ha tentato per via erudita
e metafisica di ricollegarsi alla gran tradizione antica e si è
organizzato in innumerevoli associazioni segrete.
Oggi
qual è la differenza tra sacro e magia ?
Col
termine sacro indichiamo tutto ciò che
riguarda il culto di Dio creatore, assoluto arbitrio del tutto, e
su cui lessere umano non può pensare di agire con la
propria volontà.
Col
termine magia indichiamo tutto ciò che
riguarda un presunto potere dellessere umano sul mondo
divino o spirituale che, con le sue innumerevoli creature
diaboliche, angeliche, spiriti di natura o di trapassati si
piegherebbero al volere delluomo per mezzo di preghiere,
scongiuri o riti occulti.
Luomo
se, per superare i suoi limiti terreni, (angoscia, paura del
futuro, malattia, morte, ecc.) non opera unautentica
maturità di fede (esperienza religiosa) ma vuole sottomettere il
sacro (esperienza magica) ecco che ricorre alla magia credendo
che i maghi abbiano il potere di liberarli
dal dolore, dal male e dalla paura della morte, i quali danno
assicurazioni che consentono di superare situazioni dansia
e di paura, le incertezze del domani e nel frattempo diventano
punti di riferimento. Se la fede cè ed è forte, nelle
varie contingenze della vita, ci si rivolge a Dio. Se essa non cè,
o è così debole da coesistere con le superstizioni luomo
si rivolge alla magia. Per don Gabriele Amorth tre sono i motivi
che spingono luomo alle pratiche magiche : la paura,
la curiosità e i poteri.
1)
Paura. Esiste il male, esistono malattie fisiche e psichiche cui
la medicina ufficiale non trovano rimedio, esiste la scalogna, la
sfortuna. Quando uno vede che tutto gli va male (sul lavoro,
sulla famiglia, sulla salute) e che tutti i rimedi a cui è
ricorso sono risultati inutili, si sente quasi costretto a
ricorrere ai mezzi alternativi (espressione
elegante che tante volte copre la stupidità), tra cui il ricorso
al mago il quale capisce dove sta il male o il maleficio (ti
hanno fatto una fattura, è una delle diagnosi più
ricorrenti), sa spiegare il perché tutto va storto e promette il
magico rimedio.
2)
Curiosità. Dalla curiosità quasi innocente (voglio
sapere che cosa mi dirà), alla volontà di conoscere
per via magica ciò che è oscuro ; è uno dei capisaldi
delloccultismo. Con i mass-media che presentano spettacoli
di maghi a tutta forza, anche chi non aveva mai pensato di
rivolgersi ad uno di loro se ne sente invogliato.
3)
Poteri. Con questo termine sindica il guadagno
materiale, il successo, il protagonismo a qualunque costo, anche
la vittoria sulle rivali, in altre parole il voler prevalere a
qualunque costo, anche danneggiando gli altri : è il
terreno della magia nera.
Da
un punto di vista sociologico la distinzione tra la magia rustica
popolare (il mago di campagna o la vecchierella che conosce certe
erbe, recita preghiere e non si fa pregare) e la magia
organizzata dei nuovi movimenti magici può essere colta
applicando il metodo dei sociologi Rodney Stark e William Sims
Bainlridge che distinguono fra audience cults, client
cults e cult moviments.
a)
Audience cults. La figura centrale per
questo tipo di culto, per quanto sia interessato a diffondere un
determinato messaggio attraverso un libro, un film o un programma
televisivo, non si preoccupa di organizzare la sua audience.
b)
Client cults. Chi si è dichiarato per i
suoi poteri spirituali o magici è disposto ad entrare con i suoi
seguaci in un rapporto da terapeuta a cliente ; vi è un
contatto diretto con il diffusore di nuove idee magiche ma il
rapporto è di tipo economico. E il mondo dei
guaritori, degli indovini, dei cartomanti, dei maghi a pagamento
che ognuno può incontrare nelle città.
c)
Cult moviments. Quando il guaritore o il
mago di particolare talento riesce a creare intorno a sé unorganizzazione
che sopravvive alla sua morte si costituisce il vero e proprio
movimento caratterizzato da unorganizzazione
gerarchica, una sede, una certa codificazione delle credenze e
delle pratiche, spesso una rivista o almeno un bollettino. Trai i
cult moviments che sembrano dominare la scena dei nuovi movimenti
magici ricordiamo : la massoneria, lo spiritismo, loccultismo,
i movimenti del satanismo.
I
movimenti magici tentano di sostituirsi alla Chiesa Cattolica in
tal modo :
1)
Il rifiuto della Chiesa (Cristo sì, Chiesa no). Per i
movimenti magici Cristo ha dato solo ad alcuni (discepoli) il
sapere, la conoscenza, per raggiungere la salvezza e per operare
miracoli. Attraverso la catena delle iniziazioni si arriva
gradualmente alla conoscenza e alla sapienza di tale verità.
2)
Rifiuto di Cristo (Dio sì, Cristo no). I movimenti
magici presumono di conoscere alcune prerogative uniche del
Cristo : il potere di rivolgersi con autorità al mondo
degli spiriti, di guarire le malattie, di annunciare
profeticamente eventi futuri, tutte pretese che si trovano nelle
diverse correnti dello spiritismo.
3)
Rifiuto di Dio (religione sì, Dio no). Con loccultismo
(studio, soprattutto ai fini pratici, dei fenomeni e delle forze
che si ritengono non spiegabili scientificamente e dominabili da
parte di chi è penetrato il significato misterioso) vi è la
pretesa suprema di impadronirsi del potere stesso di Dio :
comandare agli angeli e ai demoni (nella teurgia) e conseguire il
potere supremo sulla vita e sulla morte.
4)
La delusione per non aver potuto conseguire il potere
divino, può portare alla negazione beffarda e aggressiva della
sua esistenza (satanismo razionalista = dio sei tu, non
esisti altro che tu, tu sei il solo che conta indipendentemente
da ogni altro essere, da ogni regola, da ogni autorità)
in un ideale termine dellitinerario, attraverso un vero e
proprio odio metafisico per Dio, cui fa da corrispettivo la
consapevole adorazione del demonio (perché è il male che impera
nel mondo).
Oggi
è, più che mai, di moda la nuova religiosità per
indicare quei cristiani che si ritengono tali accettando idee
teologiche o morali incompatibili con il cristianesimo. Ad
esempio credere nella reincarnazione, che è incompatibile con la
risurrezione e quindi con la fede cristiana ; frequentare
sedute spiritiche, maghi, cartomanti e simili ; il correre
irragionevolmente dietro a presunte apparizioni, rivelazioni
private, sedicenti carismatici. Tutte queste forme si
accompagnano sempre con una totale ignoranza della Bibbia, della
dottrina cristiana, degli insegnamenti della Chiesa. Ricordiamo
alcuni passi biblici con risposta alla magia. Dt 18.10-12 ;
Lv 19.26 ; Lv 20.27 ; Es 22.17 ; At 8.9-24 ;
Galati 5.19.21...... nonché il Catechismo della Chiesa Cattolica
ai numeri 2115 - 2116 - 2117 e la nota pastorale della Conferenza
Episcopale Toscana A proposito di Magia e Demonologia
ai numeri 19 - 20 - 21 - 22 e il Rapporto del Concistoro
del 91.
Non
si crede più nellunico Dio, nellunico Salvatore,
nellunico Maestro. Si vuole conciliare tutto. Tutte le
religioni sono uguali. Il ricorso alla magia è un chiaro segno
del non ricorrere a Dio per risolvere i propri problemi ma di
scegliere le vie che sembrano più facili, più comode, anche se
storte.
Bibliografia:
Gabriele
Amorth Esorcisti e psichiatri
Un esorcista racconta
Armando
Pavese Grande inchiesta sulla
magia in Italia
Enciclopedia
UTET