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Lenny Kravitz: storia e discografia

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Leonard Albert Kravitz nasce a Brooklyn il 26 maggio 1964 da Roxie Rocker, attrice nella famosa serie “I Jeffersons” e  Sv Kravitz, produttore televisivo. Trascorre i suoi primi dieci anni a Manhattan, poi, quando la madre inizia le riprese de “I Jeffersons”, si trasferisce a Los Angeles. La carriera musicale di Lenny ha inizio quando viene selezionato per cantare nella prestigiosa corale “California Boys Choir”. Da questo momento in poi la musica entrerà pian piano nella sua vita: si accosterà con interesse ai più diversi generi e imparerà a suonare svariati strumenti, grazie soprattutto all’influsso dell’indiano Zubin Mehta, direttore d’orchestra della “Los Angeles Philarmonic Orchestra”. Cresce nel famoso distretto 90210 di Beverly Hills e frequenta la “Beverly Hills High school”, dove incontra Saul Hudson, meglio noto come Slash, chitarrista dei Guns n’Roses. Grazie al suo straordinario talento riesce a far parte del progetto musicale della “Beverly Hills High School”, ma dovremo aspettare la metà degli anni Ottanta per vedere Lenny scalare le vette del successo. Dopo il diploma il padre accetta di sponsorizzare il suo cammino musicale: purtroppo però le cose sono tutt’altro che facili, visto che le case discografiche si lamentano del suo genere “non abbastanza black”. Nel 1985 i genitori di Lenny divorziano, mentre la sua vita sentimentale sembra invece andare a gonfie vele: nel 1986 va a vivere con Lisa Bonet, la Denise de “I Robinson” e si trasferisce con lei a New York. I due si sposano a Las Vegas nel novembre del 1987 e un anno dopo nasce la loro figlia Zoe Isabella Kravitz. Nel frattempo Lenny, aiutato da Henry Hirsh, tecnico di registrazione, si impegna nel suo progetto musicale, fino ad approdare all’album d’esordio Let love rule, pubblicato nel 1989 ed ispirato al sound degli anni Sessanta. Nonostante le critiche per lo stile “antiquato” l’album ottiene un enorme successo e il pubblico comincia ad amare l’artista. Dopo aver prodotto il video di Madonna Justify my love, inizia a diffondersi la voce di una presunta relazione tra Lenny e la cantante. Ciò mette in crisi la sua vita matrimoniale, peraltro già non troppo serena: divorzierà dalla moglie nel 1993. Intanto nel 1991 esce l’album Mama said che con il bellissimo singolo It ain’t over til it’s over gli fa guadagnare il disco di platino: sono i primi sintomi del successo vero e proprio. Proprio mentre cerca di ricongiungersi con Lisa fa ingresso nella vita di Lenny un’altra donna, la cantante francese Vanessa Paradis, con la quale pubblica, nel 1992, un nuovo album dal “ricercato” titolo Vanessa Paradis. Con il suo terzo album arriva il trionfo: il singolo title-track di Are you gonna go my way, pubblicato nel 1993, fa vincere a Lenny l’MTV video award per il miglior video maschile. Mentre lavora al suo quarto album Circus, scopre che la madre è malata di cancro: il suo dolore si riversa nelle note di canzoni quali Rock ‘n’ roll is dead, dove è evidente la straordinaria carica emotiva, un’esplosione di sentimenti contrastanti. Roxie Rocker muore nel dicembre del 1995 e Lenny, spinto dal desiderio di mettere un po’ d’ordine nella propria vita, si ritira alle Bahamas con sua figlia e la nonna. L’album successivo, 5, comprende alcuni brani davvero significativi: Little girl’s eyes, per sua figlia Zoe, Fly away, che gli fa vincere il Grammy per la miglior performance vocale rock maschile e Thinking of you, dedicata a sua madre, il cui video è stato girato significativamente sul set de “I Jeffersons”. Il 2000 sarà l’anno di Greatest Hits, raccolta contenente brani come American woman, che fa parte della colonna sonora del film “Austin powers: la spia che ci provava”, I belong to you, e Again, che vince nel 2001 il Grammy award come miglior performance vocale rock maschile. Il lavoro del 2001, intitolato semplicemente Lenny e preceduto dal singolo Dig in, ci offre un’altra esibizione del suo talento e della sua personalità estremamente camaleontica ed eccentrica.

10/02/2003 Federica Cardia

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