ALBERTO DONATELLI

PENSO SOLO A TE

track-list

 

1. La mia dedica,

unica, solo per te!

 

2. Penso solo a te

3. Luca e Barbara

4. Il 30 febbraio

5. Non ti amo più

6. Lontana

7. Cosa non sopporto

8. Gli occhi di Alessia Merz

9. Ridere

10. Valeria I love you

11. Passeggio tra i satelliti

12. Sono innovativo quasi 

quanto lo è mia zia

13. Atterrare sopra un 

vetro (Live)

 

 

 

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bloodflowers

Genere: pop italiano
Miglior brano: Passeggio tra i satelliti
Assomiglia a: Massimo Di Cataldo, Stefano Zarfati, Bennato, Ivan Graziani, Vernice.
Voto (0-10): 6                                          Recensione del: 18/11/2002

E' uscito il 31 ottobre 2002 il primo cd di Alberto Donatelli, che ha ideato un nuovo modo di comprare musica. Non un prodotto uguale per tutti, ma un prodotto unico per ogni persona che acquista il suo cd. Cioè la prima traccia sarà decisa da chi compra il disco. Come? Nei 1200 negozi dove il cd è disponibile, basta compilare il modulo, scrivendo la frase che si vuol far registrare come prima traccia: una dedica alla persona amata, oppure odiata... o semplicemente a se stessi! Il cd è in vendita ad un prezzo competitivo: € 13.50

Il cd si piazza su una linea pop all'italiana, con l'alternarsi di brani rockeggianti e ballate, in cui predominano, rispettivamente, le chitarre elettriche e quelle acustiche. Il singolo lanciato ora "Non ti amo più", ha un'intro "chitarroso" che fa molto Blur e contiene la frase più usata dai giovani: "Sai che non ti amo ma... ti voglio bene, è la solita frase che si dice quando te... hai già un altro". Due ballate romantiche sono "Luca e Barbara" e "Lontana": la prima penalizzata dall'uso inflazionatissimo del nome Luca e che darebbe il massimo eseguita in un Unplugged, mentre la seconda ha un bel finale eseguito col sax, che ricorda il Vasco nazionale. La title-track ha una base rockeggiante, e pare curioso, spurgando la canzone della vena aggressiva si otterrebbe come risultato una canzone di Branduardi. Il primo singolo (in rotazione su Rete A) è la bella "Gli occhi di Alessia Merz": ritmata, con voce distorta. E' sicuramente il brano che fa più presa. Sarebbe perfetta anche con un remix degli Eiffel 65. La traccia n°11 è a mio avviso l'episodio migliore: una dolce atmosfera, che pare ci faccia muovere nello spazio. Molto "antonacciana". Come lo è anche la bella "Atterrare sopra i vetri" eseguita dal vivo. Molto Subsonica è "Sono innovativo quasi quanto lo è mia zia": un bel ritmo penalizzato dalla lunghezza del titolo e dal titolo stesso ("Nonna mi fai venire l'ansia" era forse meglio). L'episodio peggiore è sicuramente "Valeria I love you": troppo adolescenziale.  In conclusione un cd che si lascia ascoltare, ma che ci fa capire una cosa: che il giovane artista deve scegliere un genere ben preciso. Se stabilizzarsi su un rock-leggero, o sulle ballate (preferibilmente). Ma dati i vari accenni, anche un salto all'elettronica non sarebbe male, ma in quel caso ci sarebbe da cambiare un po' il look dell'artista. Un cd di esordio, ricordiamolo, che non aggiunge niente (e nè toglie) a quanto gia si ascolta ora, ma che è un buon trampolino di lancio per sviluppi futuri, magari rielaborando un po' i testi (si, giovanili e semplici, ma non sempre coerenti coi tempi della musica) e puntando su uno stile più omogeneo e magari ancora su belle e simpatiche iniziative come quella proposta ora. Il tutto ricorda molto Massimo Di Cataldo: e scusatemi se è poco.

ps. Nel libretto del cd ci sono un paio di foto con tanto di sigaretta in bocca. Doverosamente evitabili.

Ilario Pisanu

Si ringrazia la FG promotion e Francesca Giorgini.

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