GABRY PONTE

GABRY PONTE

1.The man in the moon

2.Geordie

3.Got to get

4.Sharm café

5.Time to rock

6.Always on my mind

7.Waterfall

8.De musica tonante

9.My butterfly

10.Le voyage

11.Memories

12.Midnight

13.Terra libera

 

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bloodflowers

 

Genere: dance/commerciale
Miglior brano: Got To Get
Assomiglia a: Robert Miles, Datura, Eiffel 65, Snap!, 
Voto (0-10): 8.0                                           Recensione del: 07/01/2003

Per chi non conoscesse Gabry Ponte, sicuramente sarà indicativo e fondamentale dire che fa parte degli Eiffel 65, il trio che ci ha fatto impazzire con "Blue", "Too much for heaven" e "Cosa resterà (in a song)". E il bello e bravo Gabry ci sforna un cd da solista bello e ottimamente rifinito. Forse si sperava in un "miracolo" alla Robert Miles, anche se la musica di Gabry Ponte è molto più "dura", a tratti violenta. La melodia è presente praticamente in tutto il cd, che è caratterizzato da bassi iperpompati, da voci maschili e femminili, e da distorsioni. Chi non ricorda la bella "Got to get" che in estate ci ha fatto impazzire col ritornello "dondorondorò"? E ancora, la più forte "Time to rock", urlata a squarciagola e dall'irriverente "This is time to rock/This is time to fuck", con tanto di beep sul "fuck". La classica canzone da tenere a palla in auto. L'ultimo singolo è in realtà una "reprise" di un vecchio successo di De André, "Geordie". Un'unica strofa (in italiano) ripetuta all'infinito. Una buona idea, un ritmo trascinante, e un successo radiofonico annunciato e assicurato. Distorta e strana è "My butterfly", mentre "De musica tonante" sa di stornelli di Re Artù. Il cd si apre con la magnifica "The man on the moon", mentre la strumentale "Waterfall" ricorda a tratti Moby. Ossessiva e ripetitiva è "Sharm café". Tutti i testi sono in inglese, tranne "Le voyage", cantata ovviamente in francese. Di oltre 6 minuti è l'inquietante "Midnight": "Londra, Mosca, Barcellona, Milano, Tokyo, Ibiza, Amsterdam, Miami: è mezzanotte nel mondo". Un ritmo scandito dai rintocchi di campana. Chiude il cd l'unico titolo in italiano, che ricorda tanto i vecchi Robots. E' il secondo brano in italiano: "Terra libera dall'ombra della guerra". Un bel cd, con tanti singoli potenziali, per un artista del quale sentiremo parlare tanto. Bravo negli Eiffel 65, ancor di più da solista. Il tipo di musica, certo, non permette un ascolto continuo (diventerebbe ossessivo), ma si lascia ascoltare volentieri, soprattutto per scatenarsi in discoteca. Complimenti.

Ilario Pisanu

Sito Ufficiale  www.gabryponte.co.uk  www.gabryponte.tk