Anteprima: LA FINESTRA DI FRONTE di Ferzan Ozpetek, 2003 |
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"LA FINESTRA DI FRONTE": EMOZIONI E SENTIMENTI IN PRIMA LINEA! TUTTO QUELLO CHE NON SAPETE ANCORA DELL'ATTESISSIMO NUOVO FILM DI FERZAN OZPETEK.
Presentato oggi per la
prima volta assoluta il nuovo film del regista delle "Fate
ignoranti" Ferzan Ozpetek, in uscita in tutte le sale a partire dal 28
di Febbraio. 21/02/2003 Giuseppe Marco La colonna sonora: La colonna sonora contiene, oltre alle inedite partiture orchestrali di Andrea Guerra, il brano inedito "Gocce di memoria", interpretato da Giorgia. >>>Vai alla recensione cd e al testo "Gocce di memoria" Dalla conferenza stampa, Cinema "4 Fontane", Roma
C'è molta attesa su questo film. Come la sta vivendo? Ozpetek: E' un film dove ci sono molte cose mie, molte emozioni, vissute anche con gli attori: lacrime e gioie. Quando ti esponi così è come se ti mettessi a nudo: ci sono tanti spettatori che non conosci, ma è come se il film lo facessi con loro: sento che abbiamo qualcosa in comune. Durante le riprese del film facevo dei cambiamenti di scene, grazie anche alla presenza sul set di Gianni Romoli (co-produttore, ndr), seguendo quelle che erano le mie emozioni. Infatti abbiamo cambiato anche il finale...
Nei suoi film c'è sempre un senso di attesa e di mistero. C'è una continua ricerca, da parte dei personaggi, di un qualcosa, ma soprattutto della loro identità. Ozpetek: Credo che la "ricerca" sia un qualcosa di comune. Siamo tutti alla ricerca di qualcosa. Per il mistero, ci sono segni nella nostra vita. La vita è piena di mistero. Ci sono tante cose che si perdono, ma quelle che rimangono ti cambiano la vita. Io vado avanti con i miei sentimenti, con ciò che mi piace e con ciò che sento. Non mi faccio influenzare dal fatto che la mia opera possa piacere o no.
Cosa ti ha spinto a realizzare la storia? E cosa dice di questo continuo scambio di identità? Ozpetek: Mi piace molto la scena nella polleria, con lo scambio di nomi. Mi piacerebbe dire ad una persona che sono un'altro... La storia, invece, nasce dalle esperienze della vita. 15 anni fa ho incontrato un uomo anziano sul ponte Sisto. Con una amica lo abbiamo riaccompagnato a casa. La cosa particolare era che lui non usciva di casa da 33 anni, e io non gli ho chiesto neanche il perché.
In questo film si ha il lancio di valori che sono fuori moda, come la memoria, storica e personale, e l'assunzione delle responsabilità. Meglio avere rimpianti che rimorsi? Ozpetek:
Credo di si. Io ho una mania: penso sempre a cosa è successo, nel tempo,
nella casa dove abito. Tutte le case hanno visto cose belle e brutte. Le
pareti delle città sono impregnate di ricordi e di energia: e questo ha
influenzato la scenografia (girata tra
il “Ghetto” e i quartieri Testaccio e Donna Olimpia, di Roma). I palazzi
nuovi non hanno memoria, per questo abbiamo scelto le case popolari di certi
quartieri. Le domande di Gufetto.it:
Giovanna Mezzogiorno: Il tuo personaggio, rinuncia alla passione per qualcosa. Tu a che passione hai rinunciato? Non ho mai rinunciato a nessuna passione, ho sempre fatto e realizzato tutto quello che volevo. Ed è questo che mi differenzia dal personaggio che interpreto.
In "L'ultimo bacio" eri nel cast di Muccino. Quest'anno ne sei la diretta "rivale"... (Ride)... Auguro a Muccino tanta fortuna col nuovo film, perchè lo stimo. E' ovvio che tengo anche al successo del mio film: ce lo meritiamo!
Ferzan Ozpetek: Muccino in "Ricordati di me" mette in evidenza i sentimenti "negativi", come l'arrivismo. Il tuo film, invece, è un inno ai buoni sentimenti... Io faccio ciò che sento i questo momento. Evidentemente Muccino interpreta ciò che sente... E poi il mio film non è ancora uscito...
Filippo Negri: Il tuo personaggio ha paura delle responsabilità. Tu di cosa hai paura? Anche io ho paura delle responsabilità. Assomiglio molto al personaggio che ho interpretato.
Nel film si dice che hai un ottimo rapporto coi tuoi figli. Nella vita reale? Non ho figli, quindi non lo posso dire. Ma vado daccordo con i bambini, perché infondo son rimasto bambino anche io. Poi, ironia della sorte, feci tempo fa qualche episodio di "La dottoressa Giò", e lì facevo parte del reparto di pediatria, quindi avevo a che fare con i bambini. 21/02/2003 Ilario Pisanu |
Regia: Ferzan Ozpetek Soggetto e Sceneggiatura: Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek Cast: Giovanna: Giovanna Mezzogiorno Durata: 106' 22" La locandina Clicca sulle immagini per ingrandirle: Raoul Bova Bova-Mezzogiorno Mezzogiorno-Bova Filippo Nigro Mezzogiorno-Girotti Mezzogiorno-Nigro Ferzan Ozpetek |