Anteprima:

LA FINESTRA DI FRONTE 

di Ferzan Ozpetek, 2003

Cinema

"LA FINESTRA DI FRONTE": EMOZIONI E SENTIMENTI IN PRIMA LINEA!

TUTTO QUELLO CHE NON SAPETE ANCORA DELL'ATTESISSIMO NUOVO FILM DI FERZAN OZPETEK.

 

Presentato oggi per la prima volta assoluta il nuovo film del regista delle "Fate ignoranti" Ferzan Ozpetek, in uscita in tutte le sale a partire dal 28 di Febbraio.
E naturalmente Gufetto non poteva essere assente ad un evento del genere e vi svela curiosità e dichiarazioni assolutamente imperdibili su regista e protagonisti.
Il film è stato apprezzato dal pubblico ed il regista ne è rimasto entusiasta: "Ero molto preoccupato e non è detto che non lo sia ancora ma sapere già che alla prima il film sia piaciuto mi solleva un po'", esordisce così alla conferenza stampa l'emozionato regista!
Il film racconta la storia di una giovane coppia (Giovanna e Filippo) sposata già da tempo e con due figli.
Lui ha un lavoro precario ed è lei che pur non essendo soddisfatta del suo lavoro, che manda in un certo senso avanti la famiglia.
Per caso, i due incontreranno un anziano signore che dice di essersi smarrito e lo portano a casa loro.
Giovanna, inizialmente non vuole uno sconosciuto in casa sua ma successivamente sarà proprio la giovane ragazza ad occuparsi di lui e ad indagare sul suo passato e sulla sua identità.
In questo audace compito sarà aiutata da un uomo (Lorenzo) che è proprio il suo vicino di casa o meglio la sua "FINESTRA DI FRONTE" e tra i due ci sarà subito del tenero.
Giovanna si ritroverà a scegliere tra l'amore di due uomini e si renderà conto di voler ricominciare la sua vita da zero, iniziando col cambiare lavoro.
Una storia avvincente, non sempre subito comprensibile, ma emozionante, struggente e vera.
E il regista continua: "Io ce l'ho con tutte quelle persone che fanno diventare le loro passioni degli hobby".
Ed offre un omaggio a Roma, la città in cui è interamente ambientato il film!
"Roma è piena di ricordi, le sue mura sono impregnate d'energia".
Il regista in questo film ha mostrato completamente il suo lato interiore e lo dichiara a cuore aperto, così come i protagonisti; Giovanna Mezzogiorno dice che la cosa più bella di questo film è stata l'esperienza dal punto di vista umano.
Ma cosa ha detto Ozpetek degli attori del film?
E come mai la scelta è ricaduta su Raoul Bova?
"Mi sono arrivate tante e-mail di protesta quando hanno saputo che avevo scelto Raoul Bova come attore del mio film, ma io l'ho trovato molto bravo e sicuramente in altri film crescerà ancora, sarà una sorpresa per tutti".
E Bova invece cosa dice?
"All'inizio ho trovato difficoltà ad inserirmi, a livello emozionale, nella sceneggiatura che trovo bellissima e piena di interpretazioni.
Mi sentivo carico di una forte responsabilità".
E a Bova viene domandato cosa lo ha colpito di più del film e lui sicuro afferma deciso: "Come viene raccontato l'amore tra due uomini, un amore universale che passa al di là del tempo e che non ha tempo e non ha sesso!".
E il regista conclude: " Per essere felici basta poco, amo le cose semplici, dal cucinare all'andare al cinema e se un giorno non avrò più nulla da raccontare e la passione per questo lavoro passerà non esiterò a ritirarmi".
Ma non credo proprio, vista la profondità dei contenuti e l'abile montaggio delle immagini.
Complimenti Ozpetek, davvero un bel film!

21/02/2003 Giuseppe Marco


La colonna sonora:

La colonna sonora contiene, oltre alle inedite partiture orchestrali di Andrea Guerra, il brano inedito "Gocce di memoria", interpretato da Giorgia.

>>>Vai alla recensione cd e al testo "Gocce di memoria"


Dalla conferenza stampa, Cinema "4 Fontane", Roma

 

C'è molta attesa su questo film. Come la sta vivendo?

Ozpetek: E' un film dove ci sono molte cose mie, molte emozioni, vissute anche con gli attori: lacrime e gioie. Quando ti esponi così è come se ti mettessi a nudo: ci sono tanti spettatori che non conosci, ma è come se il film lo facessi con loro: sento che abbiamo qualcosa in comune. Durante le riprese del film facevo dei cambiamenti di scene, grazie anche alla presenza sul set di Gianni Romoli (co-produttore, ndr), seguendo quelle che erano le mie emozioni. Infatti abbiamo cambiato anche il finale...

 

Nei suoi film c'è sempre un senso di attesa e di mistero. C'è una continua ricerca, da parte dei personaggi, di un qualcosa, ma soprattutto della loro identità.

Ozpetek: Credo che la "ricerca" sia un qualcosa di comune. Siamo tutti alla ricerca  di qualcosa. Per il mistero, ci sono segni nella nostra vita. La vita è piena di mistero. Ci sono tante cose che si perdono, ma quelle che rimangono ti cambiano la vita. Io vado avanti con i miei sentimenti, con ciò che mi piace e con ciò che sento. Non mi faccio influenzare dal fatto che la mia opera possa piacere o no. 

 

Cosa ti ha spinto a realizzare la storia? E cosa dice di questo continuo scambio di identità?

Ozpetek: Mi piace molto la scena nella polleria, con lo scambio di nomi. Mi piacerebbe dire ad una persona che sono un'altro... La storia, invece, nasce dalle esperienze della vita. 15 anni fa ho incontrato un uomo anziano sul ponte Sisto. Con una amica lo abbiamo riaccompagnato a casa. La cosa particolare era che lui non usciva di casa da 33 anni, e io non gli ho chiesto neanche il perché. 

 

In questo film si ha il lancio di valori che sono fuori moda, come la memoria, storica e personale, e l'assunzione delle responsabilità. Meglio avere rimpianti che rimorsi?

Ozpetek: Credo di si. Io ho una mania: penso sempre a cosa è successo, nel tempo, nella casa dove abito. Tutte le case hanno visto cose belle e brutte. Le pareti delle città sono impregnate di ricordi e di energia: e questo ha influenzato la scenografia (girata tra il “Ghetto” e i quartieri Testaccio e Donna Olimpia, di Roma). I palazzi nuovi non hanno memoria, per questo abbiamo scelto le case popolari di certi quartieri.


Le domande di Gufetto.it:

 

Giovanna Mezzogiorno:

Il tuo personaggio, rinuncia alla passione per qualcosa. Tu a che passione hai rinunciato?

Non ho mai rinunciato a nessuna passione, ho sempre fatto e realizzato tutto quello che volevo. Ed è questo che mi differenzia dal personaggio che interpreto.

 

In "L'ultimo bacio" eri nel cast di Muccino. Quest'anno ne sei la diretta "rivale"...

(Ride)... Auguro a Muccino tanta fortuna col nuovo film, perchè lo stimo. E' ovvio che tengo anche al successo del mio film: ce lo meritiamo!

 

Ferzan Ozpetek:

Muccino in "Ricordati di me" mette in evidenza i sentimenti "negativi", come l'arrivismo. Il tuo film, invece, è un inno ai buoni sentimenti...

Io faccio ciò che sento i questo momento. Evidentemente Muccino interpreta ciò che sente... E poi il mio film non è ancora uscito...

 

Filippo Negri:

Il tuo personaggio ha paura delle responsabilità. Tu di cosa hai paura?

Anche io ho paura delle responsabilità. Assomiglio molto al personaggio che ho interpretato.

 

Nel film si dice che hai un ottimo rapporto coi tuoi figli. Nella vita reale?

Non ho figli, quindi non lo posso dire. Ma vado daccordo con i bambini, perché infondo son rimasto bambino anche io. Poi, ironia della sorte, feci tempo fa qualche episodio di "La dottoressa Giò", e lì facevo parte del reparto di pediatria, quindi avevo a che fare con i bambini.

21/02/2003 Ilario Pisanu

> Torna a Cinema

> Torna a Gufetto.it

  

Regia: Ferzan Ozpetek Soggetto e Sceneggiatura: Gianni Romoli e Ferzan Ozpetek

Cast:

Giovanna: Giovanna Mezzogiorno
Davide: Massimo Girotti
Lorenzo: Raoul Bova
Filippo: Filippo Nigro
Eminè: Serra Yilmaz

Durata: 106' 22"

La locandina


Clicca sulle immagini per ingrandirle:

INGRANDISCI

Raoul Bova

INGRANDISCI

Bova-Mezzogiorno

INGRANDISCI

Mezzogiorno-Bova

INGRANDISCI

Filippo Nigro

INGRANDISCI

Mezzogiorno-Girotti

INGRANDISCI

Mezzogiorno-Nigro

INGRANDISCI

Ferzan Ozpetek