DIDO

LIFE FOR RENT

 

   
 

track-list

1.White flag

2.Stoned

3.Life for rent

4.Mary's in India

5.See you when you're 40

6.Don't leave home

7.Who makes you feel

8.Sand in my shoes

9.Do you have a little time

10.This land is mine

11.See the sun

 

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Genere: pop
Miglior brano: Withe flag
Assomiglia a: Mel C, Lene Marlin
Voto (0-10): 6.8                                                          Recensione del: 13/10/2003
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Il suo disco di esordio "No angel" è stato un trionfo mondiale: 13 milioni di copie vendute. Da allora sono fioccate le collaborazioni, come in "Stan" di Eminem (che ha campionato la sua "Thank you") e col gruppo dance Faithless (il componete Rollo è suo fratello). Ci si aspettava una continuazione sulla stessa scia, immancabilmente non smentita. Dido rimescola le carte e cambia solo (manco tanto!) la copertina del cd e il titolo dell'album.

A far da apripista il bel singolo "Withe flag", ai vertici delle chart di singoli: suono pop melodico in stile Dido, orecchiabilità garantita. Un bel brano. Più dance elettronica è "Stoned" (influenze dei Faithless?), mentre la title-track ha la capacità di essere canticchiata subito dopo averla ascoltata: pregio o difetto? Ballata acustica è "Mary's in India" (il superinflazionato nome "Mary" funziona anche in inglese!), che lascia spazio a "See you when you're 40", caratterizzata da una ottima base e da atmosfere suggestive. La voce di Dido (inconfondibile e calda) si arzigogola in "Don't leave home" mentre "Who makes you feel" pare strappata da un album dei Morcheeba. "This land is mine", cadenzata e ipnotica, introduce la più acustica e magica "This land is mine", che fa tanto Lene Marlin (ma meno depressa). In più, una traccia fantasma.

Un ritorno atteso, che riprende il discorso iniziato con "No angel". Dido infatti lascia invariati gli ingredienti: bella voce, ritmi pop, un po' di elettronica e tanta melodia. E dopo la prova n°2 di Melanie C e Lene Marlin, che hanno deluso oltremodo, apprezziamo lo sforzo di questo disco, che, seppur non brillante come il primo, almeno ne regge il confronto. Un album che scorre senza annoiare e senza sussulti particolari di gioia.

E, visto il risultato delle illustri colleghe, dobbiamo ritenerci fortunati.

Recensione di: Ilario Pisanu

Thanks to: -

Note: -

Sito Ufficiale: www.dido.co.uk