RADIOHEAD

OK COMPUTER

1.Airbag

2.Paranoid Android

3.Subterranean Homesick Alien

4.Exit Music

5.Let Down

6.Karma Police

7.Fitter Happier

8.Electioneering

9.Climbing up the walls

10.No surprises

11.Lucky

12.The tourist

 

 

 

 

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bloodflowers

Anno di uscita: 1997                                            Genere: Pop/Rock
Miglior brano: Paranoid Android,Climbing Up The Walls, Airbag
Assomiglia a: U2 , Beatles , Pink Floyd
Voto (0-10): 9                                           Recensione del: 26/09/2002

Uno dei primi meriti da riconoscere a questo capolavoro è senz'altro quello di aver messo d'accordo la stragrande maggioranza degli addetti ai lavori su una cosa : "Ok Computer" da un certo punto di vista ha salvato il rock.In una scena, quella dei '90 , segnata dalla dipartita di alcuni dei talenti più promettenti (Kurt Cobain,Jeff Buckley), nonché dall'incedere del pietrificante magma del già sentito , i Radiohead costituiscono un punto di svolta nel modo di concepire il rock,tracciando i nuovi orizzonti della sperimentazione elettronica : non ci troviamo dinanzi ad una serie di effetti o storpiamenti vari, o per lo meno , non solo.Partendo infatti dal quel rock generazionale alla Beck dei primi anni 90' (il loro primo successo "Creep" faceva molto "Loser") Yorke e soci si aprono ad un'analisi dell'esistenza che non sia prettamente giovanile, andandosi ad affiancare gli Air in quanto seguaci della scuola pink floydiana.Ovviamente parlando di psichedelia la citazione ai pink floyd è d'obbligo, anche se come riferimenti musicali sembra più giusto citare il filone pop/rock di U2 , Rem e perché no, gli stessi Beatles.Va detto che in questo disco la sperimentazione non raggiunge i livelli dei due lavori immediatamente successivi,e proprio per questo i gruppi appena citati possono aiutare a rendere l'idea di cosa sia Ok Computer , tenendo tuttavia conto che comunque il termine psichedelia si riferisce a certi tratti del disco ed ancor di più a certe immagini in esso evocate, più che all'intero lavoro.Lavoro che si potrebbe definire un concept-album,dal momento che la sua presunta ciclicità (il tipo che in "the tourist" corre in macchina potrebbe essere il miracolato dell'airbag della prima traccia) renderebbe il tutto un'esperienza comune a tutti noi,insomma : una riflessione generale sulla condizione umana. Ma al di là delle possibili interpretazioni (i Radiohead non nascondono che non era nelle loro intenzioni comporre un concept-album) bisogna ammettere che forma e sostanza non si sono mai trovate così bene come in questo disco : alla (ri)nascita di "Airbag" fa da colonna sonora una traccia ricca di effetti da atmosfera interstellare , con momenti strumentali che sembrano annunciare un parto doloroso e al tempo stesso miracoloso."Paranid Android", ovvero il risveglio della coscienza , è decisamente una delle tracce migliori, sei minuti e mezzo di sfoghi,pause,cori,riff : il tutto è a dir poco eccezionale.Degna dei Pink Floyd è "Subterranean Homesick Alien" , oppure il testo di "Climbing Up The Walls" , insieme a "Paranoid Android" il numero più riuscito dell'album, visionaria ed irrazionale come il Syd Barrett dei tempi "migliori" . Grande successo come singoli hanno riscosso anche "Karma Police" , ballata semi-acustica sulla fiducia in una giustizia superiore (il karma della polizia ) e "No Surprises" , triste e dai toni di una ninna-nanna , dedicata alla rassegnazione ad una vita sociale apatica. "Electioneering" (periodo di elezioni) parla di come si possa vendere sé stessi, mentre in "Fitter Happier" una voce metallica impartisce lezioni di buona condotta sociale; il brano,in cui vi è il solo parlato accompagnato da tastiere , nacque per caso con Thom Yorke che si dilettava al computer con un programma per modificare la voce .Inatteso fu anche il parto di "Exit Music" , la cui ispirazione venne al gruppo dopo aver assistito ad uno spezzone di Romeo+Juliet : il brano riproduce una situazione tesa ed angosciosa grazie anche alla straordinaria interpretazione vocale di Yorke,il quale,bisogna ammetterlo, in questo disco supera davvero sé stesso. Dunque, ci troviamo senz'ombra di dubbio di fronte ad un capolavoro,forse il miglior disco degli anni '90 , coraggioso sfogo contro l'inattualità dell'ottimismo che vale sempre la pena di riscoprire . Non so dire se i Radiohead della svolta elettronica possano sfornare un nuovo Ok Computer per struttura e contenuti, di fatto però questo disco sembra immortalarli laggiù in fondo, giusto un attimo prima che spariscano dietro l'orizzonte, fissando quanto di meglio hanno saputo fare prima di iniziare la loro Odissea musicale. Imperdibile!!!

Vincenzo De Simone