PANIC ROOM: PANICO PURO |
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Meg
(Jodie Foster), acquista un grosso appartamento in stile gotico, a New
York: un po' grande per lei e la figlia... Ma ha bisogno di riprendersi
dal suo matrimonio fallito. La casa ha una particolarità: una stanza
denominata "Panic Room":completamente inaccessibile
dall'esterno, con mura inossidabili, insonorizzata. Dentro c'e' il
necessario per garantire la sopravvivenza per un mese, monitor, una linea
telefonica separata e quant'altro occorre per rimanere al sicuro in caso
di guai. Le due non sanno che dovranno utilizzare la stanza proprio la
prima notte passata nella nuova casa. E non sanno che il vecchio
proprietario nascondeva un tesoro, svariati milioni di dollari,
proprio nella stanzetta-bunker supersicura. Tre malviventi piombano in
casa, convinti di non trovare nessuno, e convinti di andare dritti dritti
al bottino. Ma le due donne se ne accorgono, e, dove si infilano? Proprio
nella panic room! E qui inizia la lotta, una lotta a suon di invenzioni
per fare uscire le due dalla stanza. Una sorta di "Caccia al
beep-beep organizzata dal Coyote". E sono inutili i tentativi. Sia
dei malviventi di entrare, sia di madre e figlia di chiedere aiuto (la
linea telefonica non era stata attivata, e, manco a dirlo, inutile
gridare). Nel frattempo, la figlia di Meg, che soffre di diabete, inizia a
stare male... I malviventi non mollano, e alla fine riescono ad
entrare nella stanza e tengono in ostaggio la figlia. Prendono i dollaroni
e scappano, o almeno, ci provano. Un film che mette in risalto il talento
di Judie Foster, che riesce a trasmettere "panico" anche
recitando per tutto il tempo in quattro mura. Il film è crudo, violento,
con sangue, pestaggi, siringhe, urla e schiamazzi. Belle le riprese con le
telecamere, con particolari effetti. Sbigottimento assicurato.
Ilario Pisanu |
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