PER SEMPRE

Cinema

Giovanni (Giancarlo Giannini) è un penalista di successo e da sempre un grande conquistatore di belle donne fino a che la sua vita arriva ad una svolta: si innamora perdutamente dell'intrigante e seducente Sara (Francesca Neri) tanto da separarsi da sua moglie.
Sara da un giorno all'altro lascerà Giovanni e da quel giorno inizierà il suo calvario, una depressione acuta fisica e psicologica che lo porterà a farsi curare in un centro apposito dove sarà assistito dal punto di vista psicologico dal bravo dottor Doddoli (Emilio Solfrizzi)
Giovanni peggiora di giorno in giorno e completamente debilitato muore.
Sara attraverso il dottor Doddoli viene a sapere della morte di Giovanni e da li inizia un percorso a ritroso nella memoria che la porta a ricordare le situazioni più belle passate con Giovanni.

IL CAST

Francesca Neri è Sara

Debutta nel lontano 86 nel film "Il Grande Blek", nel 89 la troviamo sotto Bigas Luna in "Le età di Lulù" e il 92 è l'anno della svolta per questa brava attrice che riceve il Nastro D'argento come miglior attrice protagonista nel film diretto da Massimo Troisi "Pensavo fosse amore invece era un calesse" e riceverà lo stesso riconoscimento nel 97 per "Carne tremula" per la regia di Almodovar. Nel 98 va a lei la Grolla D'oro come miglior attrice protagonista per "Matrimoni" della Comencini e nel 99 viene premiata con lo stesso riconoscimento per "Il dolce rumore della vita" con il gran Bertolucci e poi tutta una serie di film che l'hanno portata ad una grande popolarità in virtù del suo talento. Nemmeno la televisione si è dimenticata di lei e nel 99 affianca addirittura Adriano Celentano nello show targato Rai "Francamente me ne infischio".

Giancarlo Giannini è Giovanni

E' un grande del cinema italiano (attore, regista, doppiatore) con all'attivo per il un centinaio di film tra cinema e televisione. Inizia nel lontano 65 con "Fango sulla metropoli", nel 70 è diretto da Zingarelli in " Una prostituta al servizio pubblico", recita con Ettore Scola in "Dramma della gelosia tutti i particolari in cronaca", e al prestigioso Festival di Cannes viene premiato come miglior attore per il film diretto da Lina Wertmuller "Storie d'amore e di anarchia"; tanto cinema con una media di più di 4 film l'anno e una nomination per l'Academy Award come miglior attore!

Emilio Solfrizzi è il dottor Doddoli

Teatro ed una gran gavetta nelle piccole emittenti private per poi approdare in televisione in importanti programmi come "Striscia La Notizia" e nella fiction "Sei forte maestro" e poi finalmente arriva il grande schermo dove debutta nel 95' in un film di Vanzina "Selvaggi" e nel 98 è candidato al David di Donatello come miglior attore non protagonista in "Matrimoni" e raddoppia nel 99 con "Ormai è fatta" fino al 2002 con "El Alamein".

SOGGETTO E SCENEGGIATURA

Incredibilmente dopo 25 anni abbiamo un grande ritorno nel cinema come soggettista e sceneggiatore: quello di "Maurizio Costanzo" che torna a scrivere una bella storia malinconica dopo "Una giornata particolare".

LA REGIA

Il regista del film è di origine svizzera ma cresce e si forma a Milano, lui è Alessandro di Robilant.
Di lui ricordiamo: "Il giudice ragazzino" che si qualifica al terzo posto al Festival di Berlino; nel 97 realizza "Vite blindate" e "Un paese di sportivi"; nel 98 "I Fetentoni".

NATURALMENTE GUFETTO NON POTEVA MANCARE ALL'EVENTO. ECCO QUINDI DALLA VOCE DEI PROTAGONISTI LE IMPRESSIONI SUL FILM. INIZIAMO DA MAURIZIO COSTANZO:

Il film "PER SEMPRE" uscirà il 26 settembre e sarà proiettato al Cinema Adriano per la prima volta e ci sarà una bella sorpresa: gli uomini vedranno il film in una sala e le donne in un'altra…come mai lo scoprirete dopo ma Gufetto lo sa già (ma tiene il segreto!!)..
ED ECCO COSA DICE MAURIZIO COSTANZO:

1) Perché il titolo "Per sempre"?
In realtà il titolo che avevo scritto io era "Anima graffiata" che mi era stato suggerito da un ragazzo di Ostia ospite in un mio programma, ma chi si occupa di "story editor" da molti anni, ha ritenuto opportuno metterci come titolo "Per sempre".

2) Ha contribuito alla scelta dei protagonisti del film?
Io sin da quando stavo scrivendo la trama del film ho fin da subito pensato a Giancarlo Giannini e a Francesca Neri. Giancarlo Giannini ha letto la storia in 2 ore e ha subito accettato!

3) E' soddisfatto del film?
Moltissimo anche perché è molto fedele a quello che ho scritto io.
Mi hanno chiesto di andare a Venezia ma io ho detto "sai ad una certa età…."
4) Come definisce questa storia?
Una storia di grande passione ma malinconica io non riuscirei mai a scrivere un film comico ma solo storie malinconiche ed il regista di questo film è adatto a "girare" storie malinconiche.
L'amore raccontato in questo film ha una duplice dimensione…continua per sempre al di là di un amore terreno mai corrisposto …anzi trova proprio la sua corrispondenza in un'altra dimensione. 

5) Ma cosa è esattamente" questo graffio dell'anima" di cui parla tanto?
Ognuno di noi nella vita ha ricevuto graffi nell'anima e ne ha anche dati ma guarda caso nessuno o comunque pochi riconoscono di aver dato "graffi" ma affermano di averne piuttosto ricevuti.
Un graffio dell'anima a 25 anni è diverso che a 35 o a 45 anni o a 60 come gli anni del protagonista è molto brutto perché il margine che ha davanti per far rimarginare quella ferita non ce l'ha perché magari quando arriverà a questa consapevolezza avrà 70 anni e quindi sarà messo in panchina.
6) Cosa c'è di autobiografico dottor Costanzo in questa storia?
Non è una mia vicenda personale…però devo dire che mi sono rimasti impressi dei libri che ho letto che mi sono serviti da spunto per scrivere questa storia e uno di questi libri ricordo si chiamasse "Un amore".
Ci sono dei libri che ti restano dentro e non sai neanche il perché!
Non esistono a mio avviso scritti o soggetti del tutto inediti ma cambia il modo di come sono scritti e trattati dal singolo autore.

QUALCHE DOMANDA AL REGISTA E AGLI ATTORI…..

PARLA IL REGISTA ALESSANDRO DI ROBILANT

Quando ti è arrivata la sceneggiatura ti è venuta l'idea di allargarla per farci sapere di più? L'hai lasciata come ti è stata presentata e come l'abbiamo vista?
Sono entrato dentro quello che mi sono trovato davanti e sapendo di poter lavorare con attori del calibro di Giancarlo Giannini e Francesca Neri sono stato molto tranquillo nel portare a termine questa operazione così delicata nel migliore dei modi. Mi sono comunque mantenuto fedele alla storia così come mi è stata presentata.

PARLA L'ATTRICE FRANCESCA NERI

Come è il personaggio di Sara? Cosa ti ha lasciato?

Secondo me non è una donna perfida come molti di voi l'hanno definita. Io non l'ho vissuta come tale. Sara è così rispetto non solo al rapporto con Giovanni ma in tutti i suoi rapporti con gli uomini.
Sara ha paura degli uomini e nel momento in cui si rende conto di dover lasciarsi andare, di dover mettere di più, si ferma.
Se oggi tante donne sono perfide, glaciali, secondo me un po' di responsabilità ce l'hanno pure gli uomini, soprattutto della mia generazione.
Perciò quando Sara incontra un uomo che vuole andare oltre ne è spaventata e lo lascia. In questo caso Sara capisce troppo tardi l'amore e se ne rende conto in un'altra dimensione.

Cosa ne pensa del finale di Sara?

E' interpretabile. Io non l'ho vissuto come un suicidio. Sara vuole raggiungere Giovanni . In questo caso quindi non è un suicidio!

PARLA L'ATTORE GIANCARLO GIANNINI

Come ha vissuto il finale del film…

Sara fa un bagno sott' acqua. Sara ha deciso di vivere con Giovanni o da fantasma o nella sua fantasia oppure anche di suicidarsi e amare nell'aldilà…forse nel seguito che faremo capirete meglio (ride ndr).. però posso garantire che Costanzo mi ha mandato prima del film circa 100 pagine di pensieri, riflessioni che io ho letto in una notte e ho trovato interessante la cosa. Io sono un attore che lavora molto con la fantasia.

Cosa ne pensa della sceneggiatura di Costanzo?

Ho letto la sceneggiatura e l'ho voluta interpretare da subito perché emergeva chiaramente che era una storia che sentiva profondamente e che ha scritto con grande rigore, con "severità quasi giornalistica".

NON POTEVA MANCARE QUALCHE DOMANDA AL "TERZO ATTORE" EMILIO SOLFRIZZI, TANTO ELOGIATO DA MAURIZIO COSTANZO!

iniziamo proprio da Costanzo chiedendogli cosa ne pensa dell'interpretazione di Emilio Solfrizzi…

"Non era un personaggio facile il suo e poi non è affatto facile lavorare con un attore come Giancarlo Giannini e quindi va a Solfrizzi tutta la mia ammirazione"
e poi Solfrizzi interviene:
" Ho sentito dire del mio personaggio come "lo sfigato del film" e vorrei che questo vezzeggiativo non fosse "messo in circolazione" e voglio sperare che voi andiate più in profondità!!

Ma parlaci del tuo personaggio, di questo "psicologo Doddoli":..

Il mio personaggio aveva un compito molto difficile, doveva essere come dovrebbero essere gli psicoterapeuti …doveva stare in mezzo a due persone….

E Costanzo confessa:
"Durante la scrittura della sceneggiatura i collaboratori s'invaghivano del personaggio dello psicologo Doddoli e io dissi (sorride!) facciamo a questo punto "Doddoli contro tutti".

Giancarlo Giannini è Giovanni

E' un grande del cinema italiano (attore, regista, doppiatore) con all'attivo per il un centinaio di film tra cinema e televisione. Inizia nel lontano 65 con "Fango sulla metropoli", nel 70 è diretto da Zingarelli in " Una prostituta al servizio pubblico", recita con Ettore Scola in "Dramma della gelosia tutti i particolari in cronaca", e al prestigioso Festival di Cannes viene premiato come miglior attore per il film diretto da Lina Wertmuller "Storie d'amore e di anarchia"; tanto cinema con una media di più di 4 film l'anno e una nomination per l'Academy Award come miglior attore!

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Regia Alessandro di Robilant
Autore soggetto Maurizio Costanzo.

E con:

Francesca Neri
Giancarlo Giannini
Emilio Solfrizi.

Uscita prevista:

26 Settembre 2003

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Recensione di: Giuseppe Marco

Data: 25/09/2003

Thanks To: Adele Quagliero dello Studio Lucherini-Pignatelli