RENOIR

OVUNQUEALMENO

La cover di 

"Ovunquealmeno"

(c) 2002 Urlo Music Srl/

Universal Music Italia

 

 

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bloodflowers

 

Disco non rivoluzionario, ma tecnicamente molto ben suonato e credibile. C'è il piacere di scoprire quattro ragazzi che sanno porgere le proprie canzoni con personalità, nonostante i contenuti non siano particolarmente innovativi o "alternativi". D'altraparte è una visione un po' distorta quella che spinge a cercare sempre delle svolte storiche quando la qualità di fondo è buona come in questo caso. Già dal primo ascolto si fiuta un rock che non approfitta di codici superflui o prevedibili, ma che si centellina come un buon vino, frutto di un mestiere artigianale e di un biennio di lavoro. Esemplare è l'impatto con Insonnia paranoica in cui scorre tutta l'inebriante dinamicità del gruppo; la stessa che si scioglie poi nei ritmi rilassati di Mary Jane o di Polvere. I Renoir imprimono in questi pezzi un sound avvolgente e corposo, ma anche molto ricco di sfumature e di emozioni: suoni di chitarra abrasiva, voce profonda e pensierosa e qualche elegante contaminazione pop si dosano sempre nella giusta gradazione di rabbia e dolcezza. Il quartetto dimostra in questo modo di saper giostrare con varietà ogni singolo brano. I contrasti più seducenti prendono fuoco nell'incontro tra il leader/cantante Paolo Coppetta Calzavara e il chitarrista Fortunato Cacco: suoni di velluto e cartavetro che ritroviamo in particolare ne I tuoi capelli. Spiazzante invece l'urlo di Chiodi spezzati, un hard rock battagliero e martellante che stravolge tutte le attese; soprattutto dopo essere stati amorevolmente coccolati dai ricordi di neve e dall'atmosfera di una sopita Dicembre. Stilisticamente un po' fuori tema, anche se ben eseguito, il brano stride rispetto al resto del repertorio dominato da ben altra sensibilità. In sintesi? Ovunquealmeno è una buona linea di partenza che invoglia ad attendere le prossime avventure discografiche, ma che per il momento stuzzica soprattutto la curiosità di vedere quale direzione i Renoir vorranno prendere dal vivo.

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