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Robbie Williams

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Robbie l’esuberante, Robbie il trasformista, Robbie il supertatuato, Robbie il genio del pop. Se ne dicono tante dell’ex Take That che in passato ha fatto impazzire migliaia di ragazzine. Oggi è cresciuto, musicalmente ha subito un’evoluzione che pochi si sarebbero immaginati: in sette anni ha inciso cinque album da solista, l’ultimo dei quali, intitolato Escapology, ha ottenuto uno straordinario successo, soprattutto grazie a brani come Feel e Love somebody. Lui stesso reputa quest’album come il punto più alto della sua carriera.

Ma, nonostante possa essere considerato uno degli uomini più ricchi del Regno Unito, Robbie dichiara vivere una vita non troppo felice, piena di problemi, che promette di raccontare in un’autobiografia che sta già scrivendo da tempo. Ma qualcosa della vita dell’artista si sa già: si sa che ha avuto problemi di alcolismo superati grazie a numerose sedute agli Alcolisti Anonimi, che la sua ex, Nicole Appleton delle All Saints, era stata costretta ad abortire dal manager del gruppo, che ha avuto rapporti pesanti con la cocaina. Un giorno, alle sette del mattino il suo co-manager trovò Robbie sdraiato, privo di sensi, su una panchina di Newcastle dopo una notte passata in compagnia dell’alcool. Due anni fa a Stoccolma durante l’Mtv Awards si azzuffò con il produttore Nellee Hooper, in stato di ubriachezza. Dice di essere depresso, dice di assumere farmaci per curarsi. E’  insoddisfatto, ha paura, paura del pubblico, paura di cadere nell’oblio. Vive malissimo il fatto di non riuscire a sfondare sul mercato discografico americano che per i suoi album pretende un “repackaging”, cioè una copertina diversa rispetto a quella studiata a Londra. Tutto ciò gli causa sofferenza, perché Robbie Williams deve fare le cose in grande, per lui non esistono mezze misure, non ha voglia di essere considerato un fallito dal pubblico che tanto ama. Ma, da come si esprime in un’intervista rilasciata a Chris Heath, non sembra esistere una vera e propria spiegazione della sua ineliminabile sofferenza: “La gente pensa che se sei depresso, devi esserlo per qualche ragione, io no, io semplicemente mi sento malissimo e non dipende dalle vendite del disco, dai media o dalla famiglia. La vera origine di tutto questo è che io soffro di una malattia che si chiama depressione”.

Robbie il trasgressivo, il supercriticato che recentemente ha scatenato una miriade di proteste per aver detto “La pirateria musicale è geniale”; Robbie, il più amato, l’artista che regala sempre nuove emozioni con brani geniali e video innovativi. La sua multiforme personalità è evidente nel gran numero di personaggi che interpreta nei suoi video: in Rock Dj improvvisa uno stano spogliarello, fino a strapparsi anche la pelle, in Feel interpreta un intrigante cowboy tra i  paesaggi canadesi, in Eternity è un gangster, in She’s the one un pattinatore olimpionico.

Forse l’unico a non capirsi è lo stesso Robbie: i fans lo capiscono benissimo e tutto quello che fa, per loro, è assolutamente perfetto.

 

07/03/2003 Federica Cardia

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