SPIDER MAN
 

Regia: Sam Raimi
Sceneggiatura: Stan Lee, Steve Ditko, David Koepp
Con: Tobey Maguire, Willem Dafoe, Kirsten Dunst, James Franco, Cliff Robertson, Randy Poffo, Rosemary Harris, J.K. Simmons Usa 2002

“Il super eroe che potresti essere tu” così Stan Lee, disegnatore della Marvel, festeggiava la nascita di Spider man e dopo ben quaranta anni dalla carta dei fumetti l’eroe insetto è scivolato sui nostri grandi schermi, già campione d’incassi negli USA. L’Uomo Ragno, è in realtà Peter Parker (Tobey Mc Guire) uno studente newyorkese perdutamente innamorato di Mary Jane (Kristen Dunst) la ragazza della porta accanto, ma troppo timido per dichiararsi.Come molti ragazzi alla sua età è introverso e impacciato ma subirà una mutazione radicale che andrà ben oltre la trasformazione ormonale che investe i teenager, infatti in un laboratorio di scienze viene morso da un ragno geneticamente modificato, il DNA si ricombina e l’imbranato Peter diventa il tarzan metropolitano che tutti conosciamo. Niente ha da invidiare al plastico Superman e al macho Batman, flessuoso e agile durante la lotta contro l’acerrimo nemico, il verdissimo Goblin (Willem Dafoe) in realtà Norman Osborn scienziato e padre del miglior amico di Peter. In una New York notturna e un po’ glamour, effetti speciali sono il piatto forte: terribili esplosioni, combattimenti, vertiginose cadute; il digitale è diventato parte della trama in un tessuto di pellicola realizzandosi in una combinazione davvero riuscita. Spider man non è solo un film d’azione ma Sam Raimi, il regista, ha lasciato posto anche a note di sentimentalismo mai banale, le scena finale con una M.Jane che si dichiara e Peter/Spider man che è costretto a rinunciare all’amore di lei per il bene dell’umanità, ma che promette solennemente di proteggerla e di starle accanto. Parole che ricordano le sigle dei cartoni animati: il destino di un eroe è il sacrificio. Memore del prezioso insegnamento dello zio assassinato, da un grande potere derivano grandi responsabilità l’uomo aracnoide, userà la sua forza per difendere il mondo dal malvagio, ma conserverà la sua anima fanciullesca e malinconica che leggiamo negli occhi del ragazzo Peter.

                              Ilaria Orsini

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