LA QUARTA VIA

IL SUONO DELLE OMBRE

 

   
 

track-list

1.La ricorrenza

2.Esoterica

3.Il suono delle ombre

4.M.L.B.

5.La follia delle streghe

6.Il quadrante vuoto

7.Dietro il muro del pianto

8.La luce del guardiano

9.L'autunno di Ester

10.Crisosfera

 

La Quarta Via sono:

Alessio Santacroce

Alessandro Isa Ponzuoli

Max Simoncini

Leandro Partenza

Susy Barsanti

 

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Genere: rock
Miglior brano: M.L.B.
Assomiglia a: Timoria, Estra, Heroes Del Silencio, Metallica, Litfiba, Nous
Voto (0-10): 7.5                                                          Recensione del: 01/09/2003
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Nati nel 1994 a Livorno, i La Quarta Via propongono una fusion tra musica rock e testi poetici che scavano nel pensiero e nell'animo umano. Nel 2001 rientrano tra le migliori 40 band underground italiane, e dopo vari festival e buoni piazzamenti, nel 2002 Piero Pelù li vuole presenti al terzo raduno del suo fan club.

E proprio per queste caratteristiche i La Quarta Via danno vita a un rock a presa rapida, con testi che vanno fuori dai normali canoni, ma senza sconfinare col misticismo più commerciale. I brani, dotati di energia e fascino, vengono impreziositi (a volte con meravigliose svolte) dalla viola e dal violino di Andrea Cattani (a tutti gli effetti il sesto componente). Il primo singolo estratto è "Dietro il muro del pianto", una meravigliosa ballata agrodolce, intensa e perfetta, sorretta da una testo (manco a dirlo) di rara bellezza: "Ma io vorrei guardare soltanto oltre il muro del pianto, capire cosa si nasconde dietro quello che sento. Ma io vorrei guarire pregando le ferite che ho dentro, capire perché sono arrivato in questa parte del mondo". Il cd si apre con la strumental-spiritica "La ricorrenza", per poi lasciare il posto all'incalzare di "Esoterica": ululato dal sapore quasi Mansoniano. La titletrack ricorda molto gli Heroes Del Silencio (i Litfiba spagnoli), sebbene tutto l'album ricordi i Timoria (ora definitivamente sciolti): un suono delle ombre che ipnotizza, offuscato dalla mediocrità del nostro tempo. "Il quadrante vuoto" è forse l'episodio più aggressivo: Metallica deliranti alla ricerca della vera guida, mentre "La luce del guardiano" lascia spazio all'intima ballata "L'autunno di Ester": 'quando le ombre vincono e l'inverno bussa alla porta, il buio diventa padrone'. L'episodio migliore è senz'altro "M.L.B." dall'intro molto Anouk, si snocciola invece su una trama di pianoforte che sfocia in un grido disperato, un grido che si chiede se l'innocenza può diventare malvagità. E tra queste note e questi lamenti si nasconde il gioco perverso di 'Maria La Belva'.

Un bellissimo cd, che forse pecca soltanto nella parte vocale, dove la voce è a tratti più impegnata a 'gridare' che a cantare. Un cd che tra rock, poesia, violini e lamenti, ci guida, dalla fine al principio, dal buio alla luce e dal male al bene. E, contando fino a tre, sentiremo anche noi il suono delle ombre: il canto assordante del buio.

Recensione di: Ilario Pisanu

Thanks to: Uff. Stampa Guido Robustelli

Note: -

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