MY NAME IS TANINO di Paolo Virzì

Cinema

Tanino è uno studente siciliano, appassionato di cinema che vorrebbe diventare un film-maker. Le sue avventure iniziano in America. Dopo aver conosciuto al mare in Sicilia Sally, una ragazza americana, se ne innamora e decide di andarla a trovare. Con la sua simpatia, ingenuità e goffaggine stravolge la vita ipocritamente tranquilla della famiglia Garfield. Dovrà anche vedersela con "Li Causi", suoi invadenti paesani che vogliono organizzare il suo futuro, cercando di sistemarlo con la figlia di un uomo molto benestante. Lei non è proprio il suo tipo, è un po' troppo per Tanino e così fugge da tutti, ritrovandosi da solo a New York City. Le sue nuove esperienze proseguono perchè deve ancora trovare, quasi per caso, una persona molto importante, che Tanino ammira profondamente.
La storia è originale, particolarmente interessante ed innovativa, anche nel modo in cui si articola la vicenda. È qualcosa di nuovo, solare, scanzonato, divertente, parodistico, con venature di seriosità che percorrono in sottofondo la vita di Tanino. Nel film ci sono anche numerosi riferimenti al cinema americano d'avventura soprattutto nelle fughe di Tanino, si avverte il dolore di sentirsi inadeguato nel mondo, Tanino è bugiardo, sfrontato, ingenuo, incosciente, ma è anche una pedina nelle mani di persone che hanno stabilito quale deve essere il suo futuro.Alla presentazione del film, a Roma, il regista, Paolo Virzì, ci ha detto perché è stato scelto Corrado Fortuna per il ruolo da protagonista; perché "assomigliava ad un antieroe, buffo e fumettistico. È un siciliano atipico, è alto." Le sequenze americane sono state girate per la maggior parte a Toronto e a New York. Per un regista italiano Toronto è sicuramente più accessibile, è più elastica nel rilasciare i permessi per le riprese, (cosa che molti stati non concedono ed altri con difficoltà). "Girare in America è stato fantastico", continua il regista, "con una fantastica troupe, una goduria grandissima". Sarebbe istruttivo ed interessante e se ognuno di noi potesse lasciarsi andare almeno una volta nella vita, alleggerirsi da tutte le costrizioni quotidiane, da tutte le sovrastrutture sociali che oramai sono parte integrante della nostra vita, magari vedendo le situazioni meno complicate, e prendendosi meno sul serio; Tanino è tutto questo, nonostante tutto quello che gli succede mantiene viva la sua spensieratezza e ingenuità.

Perché vederlo: perché è divertente, intrattiene piacevolmente senza esagerare

Perché non vederlo: per chi si aspetta sviluppi decisivi riguardo alla crescita introspettiva di Tanino ne rimarrà deluso.

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Recensione di: Francesca Caruso

Data: 28/05/2003

Thanks To: Adele Quagliero dello Studio Lucherini-Pignatelli

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