VIDOCQ |
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UN TRILLER GOTICO MOZZAFIATO |
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Il
film segna il debutto in un lungometraggio di Pitof, che ha curato in
passato gli effetti speciali di “Alien-La clonazione” e “Delicatessen”.
Qui Pitof e’ contemporaneamente regista, supervisore degli effetti
speciali, montatore e musicista.
Il film e’ ambientato nel 1830, mentre Parigi e’ sull’orlo
della rivoluzione. Al contrario di quanto fornisce il titolo, Vidocq non
e’ il personaggio principale dell’opera. Tutto ruota, invece,
attorno alla figura del famigerato Alchimista. Quest’essere dalla
faccia coperta da una maschera d’oro,
al quale sono attribuiti tutti i crimini irrisolti del Quartiere
del Tempio. E’ una leggenda, che si annida nei bassifondi parigini.
Alcuni dicono che possa prendere qualsiasi sembianza, altri invece
mormorano che la sua faccia sia uno specchio e che chiunque lo guardi,
perda immediatamente la propria anima. Vidocq, un galeotto poliziotto,
capo della Sicurezza Nazionale, col suo collaboratore, indagano sulla
morte di tre personaggi, apparentemente estranei l’uno all’altro. I
3, son morti in pieno giorno, colpiti da un fulmine. Il film si apre con
la morte di Vidocq, che, dopo aver visto il vero volto
dell’Alchimista, precipita in una fornace. Un giovane giornalista,
Etienne, cerca di smascherare l’assassino di Vidocq, per scriverne una
biografia mozzafiato. Si aggira per Parigi, intervistando vari
personaggi, tra i quali, la bella e seducente Preah, ballerina e
prostituta, coinvolta involontariamente nell’omicidio dei 3 uomini.
Etienne scopre delle cose allucinanti: i tre uomini, raggirati
dall’Alchimista, commerciano giovani vergini, dalle quali egli trae il
fluido per confezionare la sua maschera. Ma, alla fine, il nostro
Etienne si ritrovera’ faccia a faccia con Vidocq (dato per morto), e
la soluzione del mistero sara’ lampante: e la soluzione del mistero
significa la morte. Un
bel thriller gotico mozzafiato, con belle fotografie e ottimi effetti
speciali (Pitof ha avuto l’illuminazione guardando il videogame
“Tomb Rider”). Bella interpretazione di Ines Sastre e Gerard
Depardieu. Lascia a desiderare la ricostruzione della Parigi
rivoluzionaria. Un film dai colori cupi, che in Francia e’ stato un
flop. Per me e’ da vedere. Ilario Pisanu |