Amsterdam

Amsterdam pronuncia è la capitale e la maggiore città dei Paesi Bassi, nella provincia dell'Olanda Settentrionale. Il comune di Amsterdam ha 739.295 residenti (al 1 gennaio 2005) di oltre 170 nazionalità, mentre la popolazione che risiede nell'area metropolitana è di circa 1.450.000 persone.


Storia


Amsterdam nacque nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino ad una diga (dam) sul fiume Amstel (da cui il nome originario Amstelredam). Gli abitanti iniziarono molto presto a dedicarsi al commercio, e nel XIV secolo il commercio con le città tedesche della Lega Anseatica divenne fiorente. Amsterdam ottenne ufficialmente il titolo di città nel 1300 o 1301 dal vescovo di Utrecht Guy van Henegouwen, ma già nel 1275 Amestelledamme (sic) aveva ricevuto delle esenzioni da parte di uno dei Signori dell'Aemstel.
I Paesi Bassi furono uniti alla corona spagnola fino al XVI secolo, quando terminò la guerra d'indipendenza. Tra le conseguenze dell'indipendenza, venne introdotta nello stato la libertà di religione. Amsterdam rimase una città cattolica, religione preponderante nella città ancora oggi. Numerose tuttavia furono le chiese convertite alla fede protestante.
Mentre le guerre di religione imperversavano per l'Europa, Amsterdam divenne un rifugio per molte genti perseguitate o timorose di persecuzioni per via della loro religione. Vi giunsero ebrei dalla Spagna e dal Portogallo, mercanti da Anversa in fuga dal saccheggio degli spagnoli e gli ugonotti dalla Francia.
Il XVII secolo fu l'età d'oro di Amsterdam. Le navi olandesi salpavano per il nord America, l'Indonesia, il Brasile e l'Africa, creando un impero coloniale. Rembrandt visse in questo secolo. La città si espanse attorno ai canali. Amsterdam divenne il porto più importante del mondo e un centro di finanza internazionale.

Il XVIII e il XIX secolo videro un declino nella prosperità di Amsterdam. Le guerre contro la Gran Bretagna e la Francia misero a dura prova la città e il commercio si spostò verso Londra.
Alla fine del XIX secolo, la Rivoluzione Industriale raggiunse la città. Nuove rotte sull'acqua verso il mare e verso il fiume Reno fecero nascere nuove rotte commerciali con l'estero. Le condizioni di Amsterdam migliorarono di nuovo, ma la città non raggiunse più gli splendori del passato. In questi anni fu costruita la Stelling van Amsterdam, un anello di 42 forti e di terre che potevano essere alluvionate, messo a difesa della città.
La Prima Guerra Mondiale non portò distruzioni perché l'Olanda rimase neutrale. Il commercio e l'industria soffrirono comunque le conseguenze di un'Europa devastata.
Tra le due guerre gli Olandesi costruirono dei muri che separarono Zuider Zee dal Mare del Nord, creando il cosiddetto IJsselmeer (lago IJseel). Le distese d'acqua ad est di Amsterdam divennero così d'acqua dolce, non più salata, e poterono essere usate dagli abitanti.
Durante la seconda guerra mondiale le truppe tedesche occuparono la città a partire dal 15 maggio 1940 e deportarono quasi 100.000 ebrei, facendo quasi scomparire la loro comunità. Anna Frank era una di loro. Prima della guerra, Amsterdam era il centro più importante per il commercio dei diamanti. Poiché questo commercio era per la maggior parte nelle mani di affaristi e gioiellieri ebrei, esso scomparve. Oggi Amsterdam ha ancora un ruolo nel commercio dei diamanti, ma il suo posto di centro mondiale è stato preso dalla città di Anversa in Belgio.
Negli anni sessanta e settanta Amsterdam divenne di nuovo famosa, per ragioni diverse: la politica di tolleranza verso le droghe leggere rese la città una destinazione popolare per gli hippie. Diventarono frequenti le occupazioni di edifici vuoti e gli scontri con la polizia.
Gli anni ottanta iniziarono in modo convulso: nel 1980, mentre la Regina Beatrice veniva incoronata, una protesta si svolse fuori dalla chiesa. Il motto dei protestanti era 'Geen woning, geen kroning' (niente casa, niente incoronazione). Il sindaco e il consiglio comunale alla fine dovettero chiamare l'esercito per riprendere il controllo della situazione. Durante gli anni seguenti crebbe grandemente il numero degli immigrati, soprattutto dal Suriname, dalla Turchia e dal Marocco. Molte persone si trasferirono nelle città vicine, tra cui Purmerend ed Almere. Quartieri come Pijp e Jordaan, precedentemente abitati da operai, divennero ambite mete per i nuovi Yuppie abbienti e per gli studenti.
Negli stessi anni avvennero grandi cambiamenti amministrativi: la città fu divisa in distretti (oggi 15), responsabili per molte delle attività che erano precedentemente assegnate al governo centrale. L'idea fu quella di avvicinare l'amministrazione alla gente.
Gli anni novanta furono anni di boom economico. Il vecchio centro storico fu quasi del tutto restaurato e molte infrastrutture vennero completate. Nel 1995 il governo nazionale propose la creazione di una "provincia cittadina", comprendente Amsterdam e le città vicine. La popolazione respinse l'idea in un referendum. L'opposizione non era tanto contro la provincia cittadina, ma contro la divisione della città in parti. Dopo il referendum la proposta venne archiviata, ma a partire dal 1995 alcune parti della città divennero comunque più autonome, e alcune città vicine sono state inglobate da Amsterdam, sia politicamente che economicamente. In un certo senso la provincia si è formata lo stesso, sotto forma di "Grande Amsterdam".
L'inizio del nuovo millennio ha portato problemi economici per la città. La disoccupazione è cresciuta. L'integrazione degli immigranti arrivati due decenni fa è ancora problematica, come mostrato dall'omicidio del regista Theo van Gogh. Gli 800 anni di storia di Amsterdam hanno comunque mostrato che la città è capace di risollevarsi da periodi del genere.


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Guida turistica Amsterdam

Amsterdam

Amsterdam is the capital and the largest city of The Netherlands. Its name is derived from Amstel dam, pointing to the city's origin: a dam on the river Amstel. The city is known for its historic port, the Rijksmuseum, its red-light district, its liberal coffee shop policy, and its many canals which have led to Amsterdam being called the "Venice of the North".
Founded as a small fishing village in the late 12th century, Amsterdam became one of the most important ports in the world during the Dutch Golden Age, because of its innovative developments in trade. During this time, the city was the leading centre for finance and diamonds.
The city proper comprises 751,251 inhabitants, of at least 175 nationalities.
Amsterdam and its surrounding metropolitan area has a population of 1 to 1.5 million people, depending on definition. This area is part of the Randstad conurbation, which has a population of 6,659,300. Moreover, Amsterdam is a six-point Gamma Global City.


History


Main article: History of Amsterdam
The first known record of Amsterdam is 27 October 1275, when the inhabitants of a late 12th century fishing village, who had built a bridge with a dam across the Amstel, were granted exempted from paying a bridge toll by count Floris V. The certificate's wording homines manentes apud Amestelledamme (people living near Amestelledamme) gives the first known use of the name Amsterdam, which by 1327 had developed into Aemsterdam.
A local romance has the city being founded by two fishermen, who landed on the shores of the Amstel in a small boat with their dog. Amsterdam's origin is relatively recent when compared to other Dutch cities such as Nijmegen, Rotterdam, and Utrecht.
Amsterdam was granted city rights in 1300 or 1306. From the 14th century on, Amsterdam flourished, largely due to the trade with the Hanseatic League. In 1345, an alleged Eucharistic miracle in the Kalverstraat rendered the city an important place of pilgrimage until the alteration to the protestant faith. The Stille Omgang—a silent procession in civil attire—is a remnant of the rich pilgrimage history.
In the 16th century, the Dutch rebelled against Philip II of Spain and his successors. Main reasons for the uprise were the imposition of new taxes, the tenth penny, and the religious persecution of Protestantism by the Spanish Inquisition. The revolt escalated into the Eighty Years' War, which ultimately led to Dutch independence. Strongly pushed by Dutch Revolt leader William the Silent, the Dutch Republic became known for its relative religious tolerance. Jews from the Iberian Peninsula, Huguenots from France, prosperous merchants and printers from Flanders as well as economic and religious refugees from the Spanish controlled parts of the Low Countries found safety in Amsterdam. The influx of Flemish printers and the city's intellectual tolerance made Amsterdam a hotbed of the European free press.

The 17th century is considered Amsterdam's Golden Age when it became one of the wealthiest cities in the world. Ships sailed from Amsterdam to the Baltic Sea, North America, Africa as well as present-day Indonesia, India, Sri Lanka and Brazil, forming the basis of a worldwide trading network. Amsterdam's merchants had the largest share in both, the VOC (Dutch East India Company) and the WIC (Dutch West India Company). These companies acquired overseas possessions that later became Dutch colonies. Amsterdam was Europe's most important point for the trans-shipment of goods and the leading financial centre of the world. In 1602, the Amsterdam office of the VOC became the first stock exchange in the world by trading in its own shares.
Amsterdam's prosperity declined during the 18th and early 19th centuries. The wars of the Dutch Republic with England and France took their toll on Amsterdam. During the Napoleonic Wars, Amsterdam's fortunes reached their lowest point. However, the establishment of the United Kingdom of the Netherlands in 1815 marks a turning point. New developments, by people such as city planner Samuel Sarphati, drew their inspiration from Paris.

The end of the 19th century is sometimes called Amsterdam's second Golden Age. New museums, a train station, and the Concertgebouw were built. At this time, the Industrial Revolution reached Amsterdam. The Amsterdam-Rhine Canal was dug to give Amsterdam a direct connection to the Rhine, and the North Sea Canal to give the port a shorter connection to the North Sea. Both projects improved the exchange with the rest of Europe and the world dramatically. In 1906, Joseph Conrad gives a brief description of Amsterdam as seen from the seaside, in The Mirror of the Sea. Shortly before World War I, the city began expanding and new suburbs were built. Even though the Netherlands remained neutral in this war, Amsterdam suffered a food shortage and heating fuel became scarce. The shortages sparked riots in which several people were killed. These riots are known as the Aardappeloproer. People started looting stores and warehouses in order to get supplies, mainly food.
Germany invaded the Netherlands on 10 May 1940 and took control of the country within five days of fighting. The Germans installed a Nazi civilian government in Amsterdam that cooperated in the persecution of Jews. Some Amsterdam citizens sheltered Jews, thereby exposing themselves and their families to the high risk of being imprisoned or sent to concentration camps, too. More than 103,000 to 105,000 Dutch Jews were deported to concentration camps. Perhaps the most famous deportee was the young German girl Anne Frank, who died in the Bergen-Belsen concentration camp. Only 5,000 Dutch Jews survived the war.[citation needed] At the end of World War II, communication with the rest of the country broke down, and food and fuel became scarce. Many citizens traveled to the countryside to forage. Dogs, cats, raw sugar beets, and Tulip bulbs—cooked to a pulp—were consumed to stay alive. Most of the trees in Amsterdam were cut down for fuel, and all the wood was taken from the apartments of deported Jews. After the war approximately 120,000 Dutch were prosecuted for their collaboration with Germany.

Many new suburbs, such as Osdorp, Slotervaart, Slotermeer, and Geuzenveld, were built in the years following World War II. These suburbs contained many public parks and wide open spaces, while the new buildings provided improved housing conditions with larger and brighter rooms, gardens, and balconies. Due to the war and other incidences of the 20th century, almost the whole city centre had fallen into disrepair. As society was changing, politicians and other influential figures made plans to redesign large parts of it. There was an increasing demand for office buildings and new roads as the automobile became available to most common people. A metro started operating between the new suburb of Bijlmer and the centre of Amsterdam. Further plans were to built a new highway atop of the metro to connect the central station and city centre with other parts of the city.

The incorporated large scale demolitions began in the formerly Jewish neighborhood of Amsterdam. Smaller streets like the Jodenbreestraat were widened and saw almost all their houses demolished. When the destructions culminated, the Nieuwmarktrellen (Nieuwmarkt riots) broke out. Therein, people expressed their fury about the demolitions accorded to the restructuring of the city. As a result, demolitions were ceased, the highway never accomplished, and only the metro was finished. Only a few streets remained widened. The destroyed buildings were replaced by new ones corresponding to the medieval street plan of the neighborhood. The new city hall was built on the almost completely demolished Waterlooplein. In the meanwhile, large private organizations, such as Stadsherstel Amsterdam, were founded with the aim to restore the entire city centre. While the success of this struggle is convincingly visible today, efforts for further restorations are still ongoing. The entire city centre has attained its former splendor and—as a whole—is now a protected area. Many of its buildings have become monuments and plans exist to make the Grachtengordel (Herengracht, Keizersgracht, and Prinsengracht) a Unesco World Heritage site.


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