Barcellona (in spagnolo e catalano Barcelona) è il capoluogo della Catalogna, una regione autonoma del nord-est della Spagna, oltre che capoluogo dell'omonima provincia e della comarca del Barcelonès. Con una popolazione di 1.605.602 abitanti in città e 5.327.872 nell' area urbana, Barcellona è la seconda città di Spagna per numero di abitanti. Nel 1992 Barcellona fu sede dei Giochi Olimpici estivi. Nel 2004 ha ospitato un evento internazionale, il Forum universale delle Culture.
È situata al margine del mar Mediterraneo, a circa 160 km a sud dalla catena montuosa dei Pirenei e 180 dal col du Perthus, che segna il confine con la Francia, in una pianura situata tra il mare e la suddetta catena montuosa, tra le foci dei fiumi Besòs e Llobregat. Il comune è delimitato a nord dai comuni di Santa Coloma de Gramenet e Sant Adrià de Besòs, a ovest da Montcada i Reixac e da Sant Cugat del Vallès, a sud dalla zona franca con L'Hospitalet e Esplugues de Llobregat, mentre a est rimane solo il mare. I rilievi della città possono venire divisi in tre sezioni distinte: i monti della Collserola, con il Tibidabo come maggiore cima (512 m) a dominare la città con il suo parco dei divertimenti; la pianura; il delta del Besòs e del Llobregat perpendicolari alla costa. Altre vette minori emergono dalla piana litoranea, la più conosciuta delle quali è il Montjuïc (173 m), vecchio sito olimpico nei pressi del porto.
Storia
Secondo la leggenda, a fondare Barcino fu il cartaginese Amilcare Barca, padre di Annibale. Successivamente i Romani riorganizzarono la città come un castrum (un campo militare fortificato), situato a Mons Taber, una collina dove oggi sorgono da una parte il municipio e dall'altra la sede della Generalitat (regione) (Plaça de Sant Jaume). La città fu battezzata dai Romani con il nome di Colonia Iulia Augusta Faventia Paterna Barcino. L'organizzazione antica delle strade è ancora visibile nelle cartine del centro storico e dalle mura romane rimaste in piedi.
La città fu poi conquistata dai Visigoti nel V secolo, dai Mori nel VIII secolo, dai Franchi nell'anno 801 -che ne fecero la capitale del contado di Barcellona- e saccheggiata da Al-Mansur nel 985.
A partire dal X secolo Barcellona visse un lungo periodo di prosperità che continuò anche quando, nel 1137, per un gioco di alleanze, si unì al regno di Aragona, diventandone il centro più rappresentativo. La città divenne uno dei maggiori porti del Mar Mediterraneo (i suo mercanti e armatori rivaleggiavano con i genovesi), il centro si arricchì di sontuosi edifici gotici e, tra il XIII e il XIV secolo, due nuove cinte murarie ne fortificarono il cuore medievale.
Nel XIV secolo, la città entrò in un periodo di decadenza che si protrasse nei secoli successivi. L'unione con il regno di Castiglia, iniziata con il matrimonio tra Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia nel tardo '400, segnò il termine dell'indipendenza della Catalogna.
L'industrializzazione del '800 e proseguita in tutto il '900 risollevò l'economia e la città tornò a essere un importante centro commerciale, politico e culturale. Testimoni ne sono le due Esposizioni Universali oranizzate nel 1888 e nel 1926. Nella seconda metà del XIX secolo il progetto di abbattere le antiche mura medievali fece spazio a l'Estensione (in catalano Eixample) che allargò i confini della città fino a inglobare i paesini della vicina periferia. Fu il caso di Gràcia, Sarrià, Horta, Sant Gervasi de Cassoles, Les Corts, Sants, Sant Andreu de Palomar e Sant Martà de Provençals.
Durante la Guerra Civile Barcellona si schierò dalla parte della Repubblica. Durante la guerra, la città fu bombardata in diverse occasioni principalmente dall'Aviazione Legionaria italiana, ma anche dalla Legione Condor nazista al servizio degli interessi fascisti del generale Franco. Ci furono 385 bombardamenti, i cui causarono 2750 morti. La città fu occupata il 26 gennaio 1939 dall'esercito franchista. Il regime abolì le istituzioni politiche autonome e l'uso della lingua catalana. Durante i 36 anni della dittatura), Barcellona si vide nuovamente in un periodo di decadenza sociale e culturale. La forte immigrazione -essenzialmente dal sud della Spagna- iniettò nel substrato cittadino un gran numero di abitanti di lingua spagnola, riducendo l'impatto del catalano.
Alla fine degli anni '70, il ritorno alla democrazia portò anche un recupero dell'identità politico-culturale catalana. Barcelona iniziò un nuovo sviluppo culturale e urbanistico che la ha convertita nella metropoli moderna che è oggigiorno. I Giochi Olimpici, organizzati nel 1992, contribuirono molto allo sviluppo della capitale catalana. Negli anni che vanno dalla designazione olimpica nel 1986 al 1992, Barcellona si trasformò radicalmente, rinnovandosi, ampliandosi e promuovendo la sua immagine ovunque nel mondo.
Luoghi d'interesse
A Barcellona si ha la possibilità, percorrendo a piedi le sue strade, di trovare tracce della sua storia millenaria, dalle rovine romane e dalla città medievale fino ad arrivare ai quartieri del modernismo catalano, con i suoi edifici caratteristici, i suoi isolati quadrati, i suoi viali alberati e le sue strade larghe.
La città antica è praticamente piana mentre i quartieri più recenti acquisiscono maggiore pendenza man mano che ci si avvicina alla catena montuosa; per questo a volte le strade di Barcellona ricordano quelle di San Francisco.
All'interno del Barri Gòtic, nella città vecchia, da notare la bellissima cattedrale gotica dedicata a Sant'Eulalia, patrona della città. La cattedrale è liberamente visitabile in alcune ore del giorno, altrimenti l'entrata è a pagamento e comprende non solo la chiesa ma anche i musei annessi all'interno dei palazzi collegati alla cattredale tra cui il Palau del Lloctinent che fa da sfondo alla Plaça del Rei. Sempre nella Barri Gòtic si trovano altre due chiese degne di nota, Santa MarÃa del Mar e Santa MarÃa del PÃ).
Tra i posti di maggior attrazione è necessario ricordare Las Ramblas (in spagnolo) o Les Rambles (in catalano), viale situato tra Plaça Catalunya, centro della città, e il porto antico. La strada sia di giorno che di notte è colma di gente e lungo il suo marciapiede centrale si possono trovare giornalai, fiorai, venditori di uccelli, artisti di strada, caffetterie, ristoranti e negozi. In prossimità del porto è solito incontrare mercatini dentro i quali si esercitano e lavorano pittori e disegnatori. Passeggiando lungo Les Rambles si possono ammirare vari edifici di interesse come il palazzo della Virreina, il colorato mercato della Boqueria e il famoso teatro, [El Liceu], in cui vengono rappresentati opere e balletti. Anche le strade laterali sono caratteristiche; una di queste, di solo alcuni metri di longitudine, conduce alla Plaça Reial, una piazza con palme e edifici laterali i cui portici ospitano birrerie e ristoranti e nella quale durante il fine settimana si riuniscono i collezionisti di francobolli e di monete.
La Rambla termina arrivando al porto antico dove si trova la statua di Cristoforo Colombo (Cristobal Colón) che con il dito puntato indica il mare. A pochi passi da lì si incontra il Museo Marittimo dedicato soprattutto alla storia navale del Mar Mediterraneo, nel quale si può ammirare la riproduzione a scala reale di una galera da combattimento. Il museo è situato nei centri navali del Medioevo dove venivano costruite le barche che navigavano per il Mediterraneo. Il porto antico offre altre attrazioni come un centro con negozi, ristoranti, cinema e il maggior acquario della fauna marina mediterranea.
Barcellona fu la città dove ha vissuto e lavorato Antoni Gaudà il quale, con le sue opere che attraggono ogni anno molti turisti da tutto il mondo, ha saputo dare un'impronta alla città. La più rappresentativa è la Sagrada Familia che Gaudà lasciò interminata e che viene tuttora costruita allo stesso modo in cui venivano costruite le cattedrali nel Medioevo. In base ai moderni mezzi di costruzione la cattedrale verrà ultimata intorno al 2020. Tra le altre opere di Antoni Gaudà le più famose e importani sono il Parco Güell, la Casa Milà, meglio conosciuta con il nome di "La Pedrera", e Casa Batlló. Un esempio di modernismo catalano è invece dato dal Palau de la Música Catalana di LluÃs Domènech i Montaner, sito nel quartiere di San Pere sulla via Laietana, parallela della Rambla, dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità nel 1997.
Tra i musei dell'arte di Barcellona rivestono un grandissimo interesse quello della Fundació Joan Miró, dove si possono ammirare alcune opere del pittore mallorchino e dove vengono realizzate esposizioni itineranti provenienti da tutti i musei del mondo, Il Museu Picasso, contenente una importante collezione di opere poco conosciute del famoso pittore che risalgono al suo primo periodo. Nel Museo Nazionale dell'Arte catalana si trova una delle più grandi collezioni di arte romanica del mondo. Tra questi di speciale interesse sono gli affreschi romanici trasferiti al museo direttamente da cappelle e chiese di tutta la Catalogna. L'arte dell'epoca attuale si espone nel recentemente costruito Museo dell'Arte Contemporanea di Barcellona il cui edificio fu costruito dall'architetto statunitense Richard Meier.
Barcellona è anche una città per fare compere. Nei quartieri moderni ci sono diverse strade e viali come il Passeig de Gràcia o Paseo de Gracia, la Rambla de Catalunya e la Avinguda Diagonal o Avenida Diagonal, in cui sono presenti le marche internazionali più conosciute e dove ci sono negozi di famose case di moda, articoli in pelle, gioiellerie e altro.
Per godere di uno splendido panorama di tutta la città si può salire a Montjuïc, il piccolo monte situato vicino al porto, sulla cima del quale si trova il Castello del Montjuïc, una antica fortezza militare che servì per vigilare l'entrata a Barcellona dal mare. Questo luogo è tristemente noto ai catalani perché nel 1940 vi fu giustiziato dalla polizia franchista tramite garrota Lluis Companys, oggi considerato eroe nazionale. Su questo monte si trovano anche impianti olimpici come lo stadio Olimpic LluÃs Companys, progettato dall'architetto italiano Vittorio Gregotti e sede delle partite casalinghe della seconda squadra di calcio della città, l'Espanyol; il palazzo dello sport (Palau San Jordi, in onore del Santo patrono della città), disegnato da Arata Isozaki, e le piscine. Domina il paesaggio la torre delle comunicazioni disegnata da Santiago Calatrava e costruita per le Olimpiadi del 1992. Sempre a Montjuïc si trova il giardino botanico che dispone di una collezione unica di cactus. Un altro posto da cui si può ammirare la vista di Barcellona è la montagna del Tibidabo nella parte più alta della città. Si può salire con l'automobile, autobus, tram e funiculare. Sul Tibidabo si trova un luna park e anche qui un'antenna delle telecomunicazioni d'autore, disegnata da Norman Foster.
Nel Parco della Cittadella (Parc de la Ciutadella) si trova il giardino zoologico famoso per aver ospitato il gorilla albino Fiocco di Neve (Copito de Nieve in spagnolo o Floquet de Neu in catalano).
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