Belgio

Il Belgio (België in neerlandese, Belgique in francese, e Belgien in tedesco) è uno stato dell'Europa Occidentale, confinante con Paesi Bassi, Germania, Lussemburgo e Francia, bagnata dal Mare del Nord. Il Belgio si trova sul crocevia culturale tra l'Europa germanofona (con i fiamminghi a nord che parlano neerlandese e i tedeschi al confine con la Germania) e l'Europa romanza (con i valloni a sud che parlano francese). Proprio per questa sua vocazione multietnica e cosmopolita, il Belgio è considerato il cuore del Vecchio Continente, assommando in sé quelle che sono le due principali matrici linguistico-culturali europee: quella sassone/germanica e quella neolatina. Il fatto che il paese sia diviso in due macroaree è riflesso nelle sue complesse istituzioni e nella sua storia politica.


Storia


Geograficamente e culturalmente il Belgio si trova nel crocevia d'Europa, e durante gli ultimi 2.000 anni è stato testimone di un constante viavai di razze e culture differenti. Di conseguenza il Belgio è una nazione in cui le culture celtica, romana e germanica hanno lasciato il segno, come più tardi nel corso della storia le influenze spagnole, austriache, francesi, olandesi.

I primi abitanti del Belgio con un nome furono i Belgi. Questi erano composti principalmente da tribù celtiche, che vivevano nella Gallia settentrionale e vennero sopraffatti da Giulio Cesare nel 54 a.C., come egli descrisse nel suo De Bello Gallico.

Dopo il collasso dell'Impero Romano (V secolo), le tribù germaniche invasero la provincia romana della "Gallia". Una di queste popolazioni, i Franchi, installarono infine un nuovo regno sotto il governo della dinastia Merovingia. Clodoveo I fu il più famoso di questi Re: egli si convertì alla cristianità e governò dal nord della Francia, ma il suo impero comprendeva anche il Belgio. Studiosi cristiani, principalmente monaci irlandesi, predicarono la Cristianità e iniziarono l'opera di conversione degli invasori pagani.

I Merovingi ebbero vita abbastanza breve, e la dinastia carolingia prese il sopravvento: dopo che Carlo Martello contrastò l'invasione moresca dalla Spagna (721 - Poitiers), il loro famoso Re, Carlomagno portò gran parte dell'Europa sotto la sua sovranità e venne incoronato come "Imperatore del Sacro Romano Impero" dal Papa (800 ).

Il Feudalesimo europeo divenne la base per la stabilità militare, politica ed economica. La Cristianità fiorì sotto la protezione di questi governanti e tramite la fondazione di comunità religiose e monasteri, chiese e pellegrinaggi.

La regione venne in seguito associata ai Paesi Bassi, poi sotto il dominio della Borgogna prima e della Spagna poi, fino a quando le province protestanti si presero la loro indipendenza (vedi Paesi Bassi). Seguì la dominazione austriaca a partire dalla pace di Utrecht (1713), e alcuni decenni dopo quella francese sotto Napoleone. Dopo la deposizione di Napoleone, nel 1815, il Belgio venne riunito con le province settentrionali in un unico Regno dei Paesi Bassi fino a quando, nel 1830, la rivoluzione belga portò al cotituirsi di uno stato belga indipendente (riconosciuto nel 1839). La rivoluzione belga venne iniziata dalla minoranza di lingua francese che controllava le industrie e altre fonti economiche e che non voleva vivere sotto un'amministrazione di lingua olandese. Dal 1830 al 1898 soltanto il francese era una lingua ufficiale. La maggioranza di lingua neerlandese venne discriminata. Nel corso del secolo XX, il movimento fiammingo riuscì a diminuire i privilegi dei francofoni. Negli anni 60, la frontiera linguistica fu finalmente stabilita. Una buona parte del territorio di lingua neerlandese fu incorporata nel territorio bilingue di Bruxelles. Comunque, in alcune comuni delle Fiandre, ufficialmente di lingua neerlandese, i francofoni ritengono certi diritti, come la possibilità di votare per i partiti francofoni, che non esistono per i fiamminghi nella Vallonia.

Il Re belga, Leopoldo I di Sassonia-Coburgo, venne scelto con l'assistenza dei britannici; la neutralità della nazione venne garantita contro future aggressioni militari straniere. Tale neutralità venne violata nel 1914, quando la Germania invase il Belgio, come parte del Piano Schlieffen. La decisione britannica di onorare gli obblighi del trattato quanto quelli della entente cordiale con la Francia, spinse il Regno Unito nella prima guerra mondiale. Il Belgio cercò di tornare alla neutralità negli anni '30, ma venne nuovamente invaso dalla Germania nel 1940. Dopo la seconda guerra mondiale la politica della neutralità venne abbandonata, e il Belgio entrò nella NATO e nella Comunità Economica Europea.

Il Belgio ebbe una principale colonia in Africa durante la sua storia: il Congo, che venne dato a Re Leopoldo II con la Conferenza di Berlino del 1885. Egli rese il territorio una sua proprietà privata e lo chiamò Stato Libero del Congo. In questo Stato Libero, la popolazione locale venne brutalizzata in cambio della gomma, un mercato in crescita con lo sviluppo degli pneumatici. L'importanza del commercio dei diamanti ha permesso ad Anversa di diventare un centro di rinomanza mondiale nel settore. Nel 1908, la pressione internazionale contro le crudeltà di Re Leopoldo divenne così grande che Leopoldo II fu costretto a dare la sua proprietà allo stato belga come colonia. Da allora divenne il Congo Belga, prima di ottenere l'indipendenza nel 1960.

Il coinvolgimento all'estero del Belgio crebbe dopo la prima guerra mondiale, quando due colonie tedesche, Ruanda e Burundi, vennero affidate al Belgio dalla Società delle Nazioni. La politica belga nell'amministrazione e nello sviluppo socio-culturale di queste nazioni è stato pesanteente criticato, molti videro le decisioni belghe come un fattore significativo nei problemi che afflissero il Ruanda negli anni '90.

Fin dall'inizio del XX secolo la storia del Belgio è stata sempre più dominata dalla crescente autonomia delle sue due comunità principali, fiamminghi e valloni. Come indicazione di questo fatto, a partire all'incirca dal 1970, non esistono più partiti nazionali in Belgio, ma solo fiamminghi o valloni. I regolari tentativi di stabilire partiti nazionali belgi, producono risultati in ternini di voti, inferiori all'1% dell'elettorato; I partiti di Bruxelles / Brussel non presero mai il via (come nel caso del "Blauwe Leeuwen" e del "Rode Leeuwen" dei fiamminghi di Bruxelles), o si fusero con uno dei partiti liberali della comunità francofona (come l'FDF). Per questo, il panorama politico mostra un sistema duale quasi perfetto, che riflette le due comunità dominanti soggiacenti.


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Belgio

The Kingdom of Belgium is a country in northwest Europe bordered by the Netherlands, Germany, Luxembourg and France, and is one of the founding and core members of the European Union, hosting its headquarters, as well as those of many other major international organizations, such as NATO. Belgium has a population of over ten-and-a-half million people, in an area of around 30,000 square kilometres (11,700 square miles).

Straddling the cultural boundary between Germanic and Latin Europe, Belgium is linguistically divided. The Dutch-speaking northern region, Flanders, houses 58% of the population. Another 10% inhabits the officially bilingual Brussels-Capital Region, for approximately 85% using French. In this enclave within the Flemish Region however, neither language is the primary one for roughly half of the residents. French is the language in the southern region Wallonia apart from most of the 73,000 inhabitants of its German-speaking Community. This linguistic diversity often leads to political and cultural conflict and is reflected in Belgium's complex system of government and political history.

Belgium derives its name from the Latin name of the northernmost part of Gaul, Gallia Belgica, named after a group of mostly Celtic tribes, Belgae. Historically, Belgium has been a part of the Low Countries, which also include the Netherlands and Luxembourg and used to cover a somewhat larger region than the current Benelux group of states. From the end of the Middle Ages until the seventeenth century, it was a prosperous centre of commerce and culture. From the sixteenth century until the Belgian revolution in 1830, the area at that time called the Southern Netherlands, was the site of many battles between the European powers, and has been dubbed "the battlefield of Europe" and "the cockpit of Europe


History


Over the past two millennia, the area that is now known as Belgium has seen significant demographic, political and cultural upheavals. The first well-documented population move was the conquest of the region by the Roman Republic in the first century BC, followed in the fifth century by the Germanic Franks. The Franks established the Merovingian kingdom, which became the Carolingian Empire in the eighth century. During the Middle Ages the Low Countries were split into many small feudal states. Most of them were united in the course of the fourteenth and fifteenth centuries by the house of Burgundy as the Burgundian Netherlands. These states gained a degree of autonomy in the fifteenth century and were thereafter named the Seventeen Provinces.

The history of Belgium can be distinguished from that of the Low Countries from the sixteenth century. The Eighty Years' War (1568–1648), divided the Seventeen Provinces into the United Provinces in the north and the Southern Netherlands in the south. The southern provinces were ruled successively by the Spanish and the Austrian Habsburgs. Until independence, the Southern Netherlands were sought after by numerous French conquerors and were the theatre of most Franco-Spanish and Franco-Austrian wars during the seventeenth and eighteenth centuries. Following the Campaigns of 1794 in the French Revolutionary Wars, the Low Countries —including territories that were never under Habsburg rule, such as the Bishopric of Liège— were overrun by France, ending Spanish-Austrian rule in the region. The reunification of the Low Countries as the United Kingdom of the Netherlands occurred at the end of the French Empire in 1815.

The 1830 Belgian Revolution led to the establishment of an independent, Catholic and neutral Belgium under a provisional government and a national congress. Since the installation of Leopold I as king in 1831, Belgium has been a constitutional monarchy and parliamentary democracy. Between independence and World War II, the democratic system evolved from an oligarchy characterised by two main parties, the Catholics and the Liberals, to a universal suffrage system that has included a third party, the Labour Party, and a strong role for the trade unions. Originally, French, which was the adopted language of the nobility and the bourgeoisie, was the official language. The country has since developed a bilingual Dutch-French system, but only in 1967 an official Dutch version of the Constitution was accepted.

The Berlin Conference of 1885 agreed to hand over Congo to King Leopold II as his private possession, called the Congo Free State. In 1908, it was ceded to Belgium as a colony, henceforth called the Belgian Congo. Belgium's neutrality was violated in 1914, when Germany invaded Belgium as part of the Schlieffen Plan. The former German colonies then called Ruanda-Urundi —now Rwanda and Burundi— were occupied by the Belgian Congo in 1916. They were mandated in 1924 to Belgium by the League of Nations. Belgium was again invaded by Germany in 1940 during the blitzkrieg offensive. The country was occupied until the winter of 1944–45 when it was liberated by Allied troops. The Belgian Congo gained its independence in 1960 during the Congo Crisis, and Ruanda-Urundi became independent in 1962.

After World War II, Belgium joined NATO and, together with the Netherlands and Luxembourg, formed the Benelux group of nations. Belgium is also one of the six founding members of the 1951 established European Coal and Steel Community, and the 1957 established European Economic Community and European Atomic Energy Community. Belgium hosts the headquarters of NATO and a major part of the European Union's institutions and administrations, including the European Commission, the Council of the European Union and the extraordinary and committee sessions of the European Parliament, as well as parts of its administration.

During the twentieth century, and in particular since World War II, the history of Belgium has been increasingly dominated by the autonomy of its two main communities. This period saw a rise in intercommunal tensions, and the unity of the Belgian state has come under scrutiny. Through constitutional reforms in the 1970s and 1980s, regionalisation of the unitary state had led to the establishment of a three-tiered system of federal, linguistic community, and regional governments, a compromise designed to minimise linguistic tensions. Nowadays, these federal entities uphold more legislative power than the national bicameral parliament, whereas national government still controls nearly all taxation, over 80% of the finances of the community and region governments, and 100% of the social security.


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