Cerdoba

Cerdoba (in sapgnolo), un comune spagnolo di 308.072 abitanti situato nella comunit autonoma dell'Andalusia posto sulla riva del Guadalquivir e ai piedi della Sierra Morena.


Storia


I reperti archeologici preistorici trovati risalgono al paleolitico chelleano e le stratificazioni si susseguono senza interruzione fino all'epoca storica. Nell'epoca dei metalli la vicinanza dei giacimenti di rame, piombo argentifero ed anche ferro favor che fosse zona di commercio e d'imbarco grazie alla grande arteria fluviale. Nell'epoca del bronzo e all'inizio di quella del ferro si ritiene che Cordova fosse la "capitale politica" del sud della Spagna, infatti, secondo i primi storici, qui i capi delle varie trib celebravano le loro assemblee e riunioni. Le prime notizie storiche di Cordova risalgono all'epoca cartaginese e citano i cordovani che seguirono Annibale nella spedizione contro Roma. I Romani la conquistarono nel 206 a.C. e circa trent'anni dopo il pretore Marco Claudio Marcello la edific secondo le usanze romane, le diede il nome Corduba e la fece capitale della Spagna Citeriore. La vita culturale di Cordoba raggiunse un notevole sviluppo e quando i Romani la dichiararono Colonia Patrizia si ebbero diverse unioni fra le famiglie locali e quelle patrizie romane.
La citt non sub l'invasione barbarica e rimase romana sotto l'egida di Bisanzio fino a quando l'ultimo invasore visigoto ariano Leovigildo la conquist alla fine del VI secolo e si fece cristiano. Quando nel 711 gli Arabi entrarono in Cordova trovarono una capitale monumentale e bella con una cattedrale dedicata a S. Vincenzo, le fortificazioni migliori di tutto il sud della Spagna. La trovarono anche contornata da molti cenobi e monasteri. L'ultimo re visigoto Rodrigo mor nella battaglia del Guadalete contro gli Arabi e suo cugino Pelagio fugg sui monti delle Asturie da dove part la cosiddetta "Reconquista" contro i musulmani che finir solo nel nel 1492 con la loro cacciata definitiva dalla Spagna.
Dopo un cinquantennio di dominazione dell'impero arabo di Damasco un membro della famiglia degli Omayyadi di nome ?Abd al-Ra?man b. Mu?awiya scampato alla strage degli Abbasidi giunse a Cordova dove fond un Emirato che durer circa due secoli e mezzo in cui regneranno i suoi successori, uno dei quali Abd al-Rahman III si proclamer califfo nel 928 e trasform la citt nella grande capitale del mondo di quel tempo.
Nel secolo X Cordova super il mezzo milione di abitanti che raggiungeranno il milione alla fine dello stesso secolo. Nei secoli XI e XII la citt decadde in seguito alle invasioni degli Almoravidi e degli Almohadi e del disfacimento del califfato. Quando nel 1236 san Fernando la riconquist era gi una citt provinciale anche se conservava un'importanza strategica nella lotta contro i Nasridi di Granada che ancora sopravviver per due secoli e mezzo.
Nella citt antica vi sono importanti resti architettonici di quando Cordova era la prospera capitale dell'Emirato di al-Andalus, poi trasformatosi in Califfato fino alla sua caduta alla fine del terzo decennio dell'XI secolo.


Patrimonio artistico


- Le grandi mura che cingevano la citt, delle quali restano solo alcuni tratti e qualche porta.
- Il ponte romano, e la relativa fortificazione all'estremit del ponte sul Guadalquivir.
- La Torre della Malmuerta, torre ottagonale il cui nome deriva dall'uccisione della moglie infedele da parte di un nobile della citt, evento su cui si bas Lope de Vega per la sua opera "I Commendatori di Cordova".
- L'Alcazar dei Re Cattolici fatto costruire da Alfonso XI il Giustiziere nel 1328, arricchito con giardini, fontane, bagni e serbatoi per l'acqua dalla dinastia dei Trastamaras; fu poi modificato dai Re Cattolici, che ne fecero la loro residenza. Anche l'Inquisizione vi ebbe sede, dal 1400 al 1821.
- La Torre di Calahorra, che ospita il Museo Storico della citt.
- La piccola Sinagoga, unica sinagoga spagnola residua, assieme alle due rimaste a Toledo.
- La Juderia, l'antico quartiere ebraico dal dedalo di vie strettissime, retrostante la Mezquita, dove nacque Maimonide.
- Il suggestivo vicolo dei fiori.
- I patios delle vecchie case del centro storico, arricchiti da fontane, mosaici e alberi.
- La Piazza dei dolori con una impressionante statua di Cristo.
- Le chiese di San Lorenzo, della Maddalena, di San Gaetano, di San Paolo, di Santa Marina, di San Andrea, di San Michele.
- Il Palazzo della Deputazione, gi monastero delle Mercedi.
- Il Monastero di S. Gerolamo.
- La Locanda del Potro, oggi mercato nazionale d'artigianato.
- Il Museo municipale taurino, dedicato agli oggetti delle corride e ai toreri cordovani.
- Il Monumento a Manolete, uno dei pi grandi toreri di tutti i tempi.




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