Fano

Fano is a town and comune of the province of Pesaro and Urbino in the Marche region of Italy. It is a beach resort 12 km southeast of Pesaro, located where the Via Flaminia reaches the Adriatic Sea. It is the third city in the region by population after Ancona and Pesaro.


History


An ancient town of Marche, it was known as Fanum Fortunae after a temple of Fortuna located there. Its first mention in history only dates from 49 BC, when Julius Caesar held it, along with Pisaurum and Ancona. Caesar Augustus established a colonia, and built a wall, some parts of which remain. In the AD 2 Augustus also built an arch (which is still standing) at the entrance to the town.

Fano was destroyed by Vitiges' Ostrogoths in AD 538 and it was rebuilt by the Byzantines, becoming the capital of the maritime Pentapolis ("Five Cities") that included also Rimini, Pesaro, Senigallia and Ancona. In 754 it was donated to the Popes by the Frank kings.

The Malatesta became lords of the city in 1356 with Galeotto I Malatesta, who was nominally only a vicar of the Popes. Among the others, Pandolfo III resided in the city. Under his son, the famous condottiero Sigismondo Pandolfo Malatesta, Fano was besieged by Papal troops under Federico III da Montefeltro, and returned to the Papal administration. It was later part of the short-lived state of Cesare Borgia, and then part of the duchy of the della Roveres in the Marche.

During the Napoleonic Wars it suffered heavy spoliations; the city had an active role in the Risorgimento. In World War I Fano was several times bombed by the Austro-Hungarian Navy. During World War II it was massively bombed by Allied airplanes due to hit the strategic railway and street bridges crossing the Metauro river, suffering also the destruction of all its bell towers by the Nazi occupation troops when they withdrew.


Main sights


- The Corte Malatestiana, built after 1357 by Galeotto I Malatesta. The 14th century section include a great vaulted hall (probably part of the first residence of the Malatesta in the city) and a small turret. The modern part was built under Pandolfo III in 1413-1423. The current edifice was heavily restored in the 20th century, but original are the mullioned windows in Gothic style as well as the staircase and the loggia from a 16th century restoration. Also noteworthy is the Borgia-Cybo Arch (late 15th century). The palace is connected to the Palazzo del Podestà by a modern bridge, probably present also in the original structure.
- The Malatesta Castle (Rocca Malatestiana), partially destroyed in 1944. The most ancient part dates probably from pre-existing Roman and medieval fortifications; the castle in its current form was begun in 1433 or 1438 by Sigismondo Pandolfo Malatesta. The now missing mastio was erected in 1452. Here Sigismondo's son, Roberto, was besieged by Papal Troops in 1463 and signed the peacy that ended the Malatesta domination of Fano.
- The Cathedral (12th century), which was erected over a pre-existing cathedral destroyed by a fire in 1111. The current façade is from the 1920s restoration, but it similar to the original. The interior has a nave and two aisles.
- Palazzo del Podestà or della Ragione (built from 1229 in Romanesque-Gothic style). The interiors are in Neoclassicist style, and houses a museum with archaeological findings, coins, medals, and an art gallery with works by Guido Reni, Domenichino and others.
- the church of St. Francis, housing the tombs of Pandolfo III Malatesta (designed by Leon Battista Alberti and his first wife Paola Bianca Malatesta.
- the church of Santa Maria Nuova (1521). It has an ancient portal and some works by Raphael and Perugino.
- the church of San Paterniano (16th century) with a Renaissance cloister.
- the Fountain of Fortune (17th century)


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Guida turistica Fano

Fano

Fano un comune della provincia di Pesaro e Urbino. Famosa per il suo carnevale, il pi antico d'Italia, conta 62.455 abitanti, terza citt per popolazione nella regione Marche dopo Ancona e Pesaro.

Fano al centro di un importante nodo stradale per lo svincolo di vie di grande comunicazione nazionali ed internazionali: attraversata in senso longitudinale dalla strada Statale 16 Adriatica che collega Padova ad Otranto e dalla Autostrada A14 "Adriatica" che collega Bologna a Taranto. Sempre longitudinalmente stazione ferroviaria lungo il collegamento Milano Lecce.

In senso trasversale, fin dall'antichit la citt di Fano stata collegata a Roma attraverso una delle pi celebri strade consolari; la via Flaminia, oggi affiancata dalla superstrada Fano Grosseto, detta "dei Due Mari", che metter in comunicazione la costa Adriatica con quella del Mar Tirreno.

Per quanto riguarda i collegamenti aerei, la citt dispone di un aeroporto turistico e si trova a 51 chilometri dall'aeroporto internazionale "Raffaello Sanzio" di Ancona-Falconara, e a 49 chilometri da quello internazionale di Rimini, mentre per i collegamenti marittimi con le altre nazioni del Mar Mediterraneo fa riferimento al porto di Ancona distante circa 50 Km. Anche a Fano presente un importante porto turistico e peschereccio dell'Adriatico,


Storia


Di antica origine umbra divenne poi possedimento romano, era conosciuta come Fanum Fortunae, nome che rimanda al "Tempio della Fortuna", eretto a testimonianza della battaglia del Metauro: era l'anno 207 a.C. e le legioni romane sbaragliarono l'esercito del generale cartaginese Asdrubale, uccidendone il condottiero che, varcate le Alpi con gli elefanti, intendeva ricongiungersi al fratello Annibale.

La citt di Fano conobbe un notevole sviluppo durante il dominio romano grazie alla sua posizione stradale sulla via che congiungeva la valle del Tevere alla Gallia Cisalpina; nei suoi pressi si svolse la battaglia di Fano (271), che segn la fine del tentativo degli Alemanni di raggiungere Roma.

A causa per alla sua posizione nei collegamenti tra nord e sud Italia venne distrutta dai Goti nel 538 e ricostruita dall'esercito bizantino di Belisario e Narsete.

Successivamente entr a far parte della Pentapoli marittima (Rimini, Pesaro, Fano, Senigallia, Ancona) di cui era a capo. Sub successivamente l'occupazione dei Longobardi e dei Franchi fino a quando Ottone III non la don a papa Silvestro II. Nel XIII secolo Fano si costitu comune, nel secolo successivo fu per un breve periodo sotto il dominio estense dopo di che fu dilaniata dalla lotta intestina tra due famiglie: i del Cassero e i da Carignano. Alla fine del XII secolo la citt pass sotto il dominio Malatesta di Rimini, grazie ad un complotto ordito da quest'ultimi contro le due famiglie rivali.

La famiglia Malatesta rimase al potere nella citt fino al 1463, quando Sigismondo Malatesta dovette lasciare Fano al duca di Urbino Federico da Montefeltro dopo un lungo assedio. La popolazione della citt si rifiut di entrare a far parte del ducato di Urbino e perci divenne vicariato ecclesiastico. Durante l'occupazione napoleonica dello Stato Pontificio fu saccheggiata e gravemente bombardata dall'esercito del Bonaparte.

Partecip attivamente ai moti risorgimentali con la creazione di governi provvisori.

Durante la prima guerra mondiale (1915-1918) sub numerosi bombardamenti navali austriaci ed anche nella seconda guerra mondiale (1940-1945) trovandosi sulla linea gotica sub numerose incursioni aeree alleate miranti alla distruzione dei suoi ponti ferroviari e stradali e, da parte dell'esercito tedesco in ritirata, la brutale[1] quanto militarmente inutile distruzione di tutti i suoi campanili, della torre civica, del mastio della rocca malatestiana e del suo porto peschereccio.


Luoghi d'interesse


Fanum Fortunae era sicuramente, in epoca romana, un importante centro sacro, infatti la citt mostra nel suo nome (Fanum) un chiaro riferimento ad un area sacra o tempio dedicato al culto della dea Fortuna. Sin dal 80-70 a.C. da considerarsi certa la presenza romana in Fano. Il culmine della presenza romana si ha nel periodo imperiale augusteo ed infatti risalgono a quell'epoca un gran numero di monumenti.

Arco di Augusto
L'arco d'Augusto, da sempre simbolo della citt di Fano, fu in epoca romana la principale porta d'accesso alla Colonia Julia Fanestris, dedotta dall'imperatore Augusto Fanum Fortunae (tempio dedicato alla Dea Fortuna). presumibile che nella Fanum Fortunae esistessero almeno altre due porte: una posta a sud e l'altra, prossima al mare, all'estremit est del decumano massimo. Costruito sul punto in cui la via Flaminia s'innesta nel decumano massimo della citt, il monumento si data, tramite l'iscrizione del fregio, al 9 d.C.

Mura
Volute dall'imperatore Augusto nel grandioso progetto di monumentalizzazione della citt e completate nel 9 d.C., le mura si conservano ancora oggi per circa i due terzi del circuito originario. La cinta si dirige a nord-ovest dalla porta di Augusto fino a raggiungere la quattrocentesca Rocca Malatestiana. La cortina muraria e realizzata in conci di pietra arenaria disposti a filari orizzontali (opus vittatum) con un riempimento interno di malta e scaglie di lavorazione ed e intervallata a spazi regolari da otto torri cilindriche, in origine dodici.

Porta della Mandria
Circa a met delle mura romane si apre una porta minore di accesso alla citt detta porta della Mandria dato che nel passato vi pascolavano le greggi. Aveva la funzione di consentire alla Flaminia di uscire dalla citt per dirigersi a nord e raggiungere Pisaurum.

Cardo e Decumano
Nella pianta attuale della citt di Fano e ancora evidente: il decumanus maximus (attuale via Arco d'Augusto), prosecuzione urbana della strada consolare Flaminia, ed il cardus maximus ad esso perpendicolare, rintracciabile in parte tra l'attuale Corso Matteotti e la parallela via Nolfi. All'incontro di questi assi stradali si troverebbe il foro. Ai due assi stradali principali si affiancano, a distanze regolari, decumani e cardini minori.

Flaminia
Fu voluta dal Console Flaminio, da cui prende il nome, e resa stabile attorno al 223 a.C. Congiunge Roma a Rimini e probabilmente segue per lunghi tratti antiche strade protostoriche umbre. Solo i punti del tragitto pi "difficili" venivano lastricati, mentre gli altri erano brecciati. A Fano la Flaminia entrava in citt dall'Arco di Augusto e giunta in centro ripartiva per Rimini uscendo dalla Porta della Mandria (dietro il monumento ai caduti).


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