Gijn (in asturiano Xixn) una citt (274.875 abitanti) e porto marittimo della Spagna nordoccidentale, posta nel Principato delle Asturie, sul golfo di Biscaglia.
Esporta carbone, rame, ferro, zinco, pesce e prodotti agricoli. sede di fonderie, industrie tessili e cartarie. L'attivit economica locale si basa anche sulla raffinazione del petrolio e dello zucchero, sulla lavorazione del tabacco, dei prodotti chimici, dei vetri e della porcellana, oltre che dei cantieri navali. Per Gijn transita la strada pi importante della costa settentrionale spagnola, tra il porto di Santander, a est, e quello di Ferrol, a ovest. Il porto, attivo dal 1480, venne fortificato nella seconda met del XVI secolo e nel 1788 fu ampliato per far fronte ai commerci con le Indie Occidentali.
Storia
I Romani la presero ai celti Asturi prima del 490 a.C. come risulta dai ruderi del Parque arqueologico de Campa de Torres che testimonia l'esistenza di un villaggio fortificato, ma soprattutto dalle rovine del complesso termale di Campo Valds che risulta la presenza dei romani nel I secolo e l'esistenza di un florido centro commerciale e artigianale chiamato Gigia, progenitore dell'attuale Gijon. Il dominio successivo dei Visigoti dur poco e gi nel 714 la citt era retta da un governatore islamico, a questo punto s'innesta una serie di fatti fra storia e leggenda che la tradizione ci tramanda e che si riporta qui come curiosit locale.
Nativo di Gijon il mitico Pelayo, signorotto locale, o re di uno dei tanti piccoli regni in cui si erano frazionati i Visigoti. Il governatore arabo Munuza si innamor della sorella cristiana di Pelayo e l'avrebbe voluta sposare, ma Pelayo pose il suo veto. Manuza mand Pelayo a Cordoba a giurare fedelt all'emiro, pensando di approfittare della sua assenza per convincere la sorella a sposarlo. Pelayo per torn prima del previsto, si oppose alle nozze e dovette scappare in montagna dove divenne il capo e condottiero di coloro che si erano rifugiati nelle grotte e nelle gole dell'Asturia per sottrarsi al giogo musulmano. Pelayo, confortato e spronato dalla visione della Madonna che lo invitava a difendere la fede cristiana con le armi, marci col suo gruppo contro gli Arabi e nel 722 li sconfisse a Covadonga ai piedi dei Picos de Europa dove si trova ora un Santuario dedicato alla Vergine con le tombe di Pelayo e di altri e la grotta dove Pelayo avrebbe trovato riparo e dove avrebbe avuto la visione mistica. Questa battaglia assunta come inizio della lunga lotta per la Reconquista da parte dei Cristiani del territorio della penisola iberica. A questo eroe locale stata eretta nella Plaza Mayor una statua in cui raffigurato con la spada in una mano e la croce nell'altra. Nel 1270 si ebbe la proclamazione ufficiale a citt con i relativi privilegi grazie ad una espansione urbana che continu fino al 1395 quando la citt fu incendiata e distrutta durante i conflitti dei Trastamara. I re Cattolici diedero impulso al porto e il processo d'industrializzazione inizi alla met del XIX secolo cambiando volto alla citt facendone il centro industriale del Principato delle Asturie con il potente porto.
Durante la guerra civile spagnola fu occupata dai nazionalisti (ottobre 1937): ci segn la fine della lotta nel nord-ovest della Spagna, che segu le sorti della dittatura franchista.
L'espansione industriale si accentuata ancora negli ultimi anni e si avuta anche un'attivit turistica balneare nelle numerose spiagge che la circondano soggette ad accentuati fenomeni delle maree dell'Oceano Atlantico che ogni sei ore sottraggono e restituiscono chilometri di areni
Monumenti
Il nucleo antico si compone di due parti: una il colle di Santa Catalina alla sommit del quale stato recentemento inaugurato il grande monumento dello scultore basco Eduardo Chillida intitolato Elogio del Horizonte: da qui si pu ammirare un ampio panorama sulla baia. L'altra parte la Cimadevilla, quartiere di pescatori.
I monumenti pi interessanti sono lAjuntamiento (sede municipale) dell'inizio dell'Ottocento e la Casa natal Jovellanos, palazzo del XVI secolo di architettura tipicamente asturiana, dove nacque lo scrittore e statista Gaspar Melchor de Jovellanos (1744-1811). Oggi ospita il Museo de Gijon dedicato all'archeologia e alle arti figurative. Il Museo Etnografico-Pueblo de Asturias dedicato ai costumi, al lavoro e alle tradizioni locali, il Museo Internacional de la Gaita dedicato alla cornamusa con strumenti di diverse regioni e una piccola fabbrica di cornamuse. Altri monumenti: il Palacio de Revillagigedo, la Collegiata di San Giovanni Battista, la Capilla de la Soledad, la Capilla de Consolacion. Essendosi verificato lo sviluppo della citt soprattutto dalla fine dell'Ottocento al XX secolo, molti edifici sono costruiti secondo i dettami dell'Art Noveau che contendono il primato a quelli pi famosi del Gaud a Barcellona. Nei dintorni sono celebri le molte chiese romaniche dei secoli XII e XIII. Gli spazi verdi sono molti nelle cosidette aree ricreative come il Camino forestal Monte Deva, El pinar Monte Deva, Granda, Monteana dove si trovano dei dolmen megalitici.
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