Istanbul (turco: Istanbul, pronuncia "Istànbul";) in Turchia è il capoluogo della provincia omonima. Con una popolazione di 12.573.836 abitanti[1] è il principale centro industriale e culturale del paese; il centro municipale (città propria) più popolosa in Europa[2] (la terza nel mondo),[3] e la seconda zona metropolitana più popolosa in Europa, dopo Mosca (la nona nel mondo).
Istanbul (Costantinopoli, l'antica Bisanzio) fu la città capitale dell'Impero Romano (330-395), dell'Impero Romano d'Oriente (Impero Bizantino) (395-1204 e 1261-1453), dell'Impero Latino (1204-1261) e dell'Impero Ottomano (1453-1922). Istanbul è stata anche dichiarata una delle capitali europee della cultura per il 2010. Sin dal 1985, i quartieri storici di Istanbul fanno parte della lista UNESCO dei patrimoni dell'umanità.
Storia
La sua ricchissima storia, che la vede alle origini città greca dal nome di Bisanzio (greco antico, ?????t???), poi capitale dell'Impero Romano d'Oriente col nome di Costantinopoli (latino, Constantinopolis) e infine capitale dell'Impero Ottomano con il nome turco di Istanbul, ha lasciato notevoli testimonianze archeologiche e architettoniche che la rendono anche un centro turistico di rilevanza mondiale. Oggi ha una funzione principalmente commerciale.
Secondo un aneddoto il nome attuale deriva da una circostanza curiosa: quando i turchi alla conquista dell'Anatolia chiedevano ai greci dove fosse "la città" ricevevano come risposta, senza capirne il significato Isten polis, cioè "quella è la città", che finì per diventare il nome equivocato di Costantinopoli. Più probabilmente deriva da un'enfatizzazione della parola "città" per indicarla come la "città" per antonomasia, in analogia con la parola Urbe (o -in latino- "Urbs") con cui si indica Roma. Il nome Istanbul le venne dato ufficialmente solo attorno al 1930.
Il nome dell'odierna Istanbul comunque riflette, nel corso dei secoli, il succedersi delle civiltà che ne hanno segnato la storia. Fondata dai coloni greci di Megara, nel 667 a.C., viene chiamata originariamente ?????t??? (Byzántion) in onore del loro re Byzantas. Sarà dunque Byzantium in latino e successivamente Bisanzio in italiano.
Il nome greco di ???sta?t????p???? (Konstantinoupolis), da cui il latino Constantinopolis e l'italiano Costantinopoli, significa "Città di Costantino". Tale nome le fu dato in onore dell'imperatore romano Costantino I quando la città divenne capitale dell'impero romano, l'11 maggio dell'anno 330. Costantino la ribattezzò Nova Roma, ma questa denominazione non entrò mai nell'uso comune, sebbene ancora oggi la denominazione ufficiale secondo la Chiesa ortodossa e il Patriarcato Ecumenico sia "Costantinopoli Nuova Roma". Costantinopoli divenne successivamente la capitale dell'Impero Bizantino fino a quando, nel 1453, venne espugnata dai Turchi Ottomani.
Il nome "Istanbul" potrebbe derivare dalla frase greca medievale "e?? t?? ?????" (da leggersi con la pronuncia "istim'bolin"), oppure da quella in dialetto ionico "e?? t?? ?????" (pron. "istam'bolin"), che significa "alla Città" o "nella Città" [4]. In questo modo i Greci si riferivano alla Città delle Città, come Costantinopoli era conosciuta durante l'era bizantina e successivamente. Più probabilmente è una semplice corruzione del greco [Kon]stan[inou]pol dove "pol" è diventato "bul" come anche in altri adattamenti di nomi greci contenenti il termine "polis" e con l'aggiunta del prefisso "I-"; esempi sono le città di Smirne e di Nicea, diventate Izmir ed Iznik e Gelibolu, in greco Kallipolis. Il nome Stambul era di uso corrente nell'Ottocento.
La città fu chiamata, nel corso dei secoli, con svariati altri nomi: Neà Romè o "Nuova Roma" come si è detto, Polis o "La Città" (per eccellenza, come già Roma), Rumiyya al-Kubra ("la Maggior Roma" in arabo), Qostantiniyye (Costantinopoli in arabo), e in turco Islambol ("Centro dell'Islam"), perché fu sede, dal 1527 al 1924, del Califfato Islamico, Pây-i taht ("Il piede del trono" in persiano), Mikligardur ("Città grande" dei mercenari Vareghi (o Variaghi), cioè Vichinghi, che parlavano l'antico germanico norreno), Car(i)grad (cioè "Città degli Imperatori", in generale nelle lingue slave), Gostandnubolis (il suo nome in armeno).
Geografia
L'attuale area urbana si estende su entrambe le sponde del Bosforo, lo stretto che divide l'Europa dall'Asia e unisce il Mar Nero al Mar di Marmara, e sul Mar di Marmara stesso. Il "Corno d'oro" è il nome del porto naturale su cui si affaccia il centro storico, sulla riva europea del Bosforo.
La città si trova sulla faglia sismica dell'Anatolia settentrionale. Recenti studi [2], prendendo in esame una serie di terremoti iniziata nel 1939 e proseguita nei successivi decenni, ritengono probabile che un evento sismico di notevoli proporzioni possa colpire Istanbul in un prossimo futuro.
La municipalità di Istanbul è divisa nei distretti di Adalar, Avcilar, Bagcilar, Bahçelievler, Bakirköy, Bayrampasa, Besiktas, Beyoglu, Büyükçekmece, Beykoz, Çatalca, Eminönü, Esenler, Fatih, Gaziosmanpasa, Güngören, Kadiköy, Kâgithane, Kartal, Küçükçekmece, Maltepe, Pendik, Sariyer, Sultanbeyli, Sile, Sisli, Tuzla, Umraniye, Üsküdar e Zeytinburnu.
Storia
La posizione strategica di Bisanzio attrasse anche l'imperatore Costantino I che, l'11 maggio 330, la rifondò come "Nova Roma" (ma presto prese invece il nome di Costantinopoli), secondo la leggenda dopo un sogno profetico nel quale gli veniva indicato il posto dove stabilire la città. Costantino costruì un numero impressionante di palazzi, chiese, luoghi di divertimento, tra cui il famoso circo dove si svolgevano anche cerimonie e che vedrà sommosse e assemblee popolari. La città continuò a crescere anche dopo Costantino, nell'arco di un secolo furono costruite nuove mura che quasi raddoppiarono la superficie della città.
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, la posizione strategica di Costantinopoli avrebbe continuato a giocare un ruolo importante come punto di passaggio fra due continenti (Europa e Asia), e successivamente un polo d'attrazione per l'Africa ed altri paesi dal punto di vista commerciale, culturale e diplomatico. Costantinopoli controllò per lungo tempo le rotte fra Asia ed Europa, così come il passaggio dal Mar Mediterraneo al Mar Nero.
Durante il medioevo, Costantinopoli fu la più grande e ricca città d'Europa: si pensa che nel X secolo potesse avere fino a un milione di abitanti. La maggior basilica costantiniana,Hagia Sophia (Divina Sapienza), monumento di estrema rilevanza architettonica dedicato alla Divina Sapienza, da sempre centro religioso della città, diventa il centro della cristianità greco-ortodossa. Nonostante le aspre lotte interne per il potere e la scarsa autorità individuale dell'imperatore, l'oligarchia bizantina mantenne una stabile struttura politica durante i quasi mille anni dell'impero.
Dotata di un notevole impianto di fortificazioni, la città rimase per secoli inespugnata, fino al 1204, quando venne saccheggiata dagli eserciti della quarta crociata che instaurò per circa un secolo "L' impero latino". Per Costantinopoli era iniziato il suo declino. Il 29 maggio 1453, la città cadde in mano ai Turchi ottomani guidati da Maometto II il Conquistatore ( Fatih ), che ne fece la capitale dell'Impero Ottomano. La caduta di Costantinopoli, e quindi la fine dell'Impero Romano d'Oriente, è indicata talvolta come l'evento che convenzionalmente chiude il medioevo e inizia l'evo moderno.
Sotto i sultani ottomani, Costantinopoli ritrovò un nuovo periodo di splendore, diventando sede de facto del califfato nel 1517, ma mantenendo la sede del Patriarcato Greco-Ortodosso (nonostante la forzata conversione della Basilica di Santa Sofia in moschea) e in generale il carattere cosmopolita che la caratterizzò nei secoli precedenti. Il XVI secolo segnò l'apice del potere ottomano. A questo secolo risale la costruzione delle più importanti moschee della città: Beyazit, Suleymaniye (la più grande moschea di Istanbul), Sultan Ahmet e Fatih.
Ponte del Bosforo (1973)
L'impero ottomano, sconfitto durante la prima guerra mondiale, finì ufficialmente il 1° novembre 1922. Quando nel 1923 fu fondata la Repubblica di Turchia, la capitale venne spostata da Istanbul ad Ankara. In un primo tempo trascurata in favore della nuova capitale, Istanbul passò attraverso un periodo di grande trasformazione negli anni '50 e '60. Prima degli anni '60, in particolare, il governo di Adnan Menderes perseguì lo sviluppo economico del paese attraverso la costruzione di nuove strade e industrie. Anche nel centro storico, moderne pavimentazioni stradali rimpiazzarono l'acciottolato e una larga parte dei quartieri vecchi venne demolita.
Durante gli anni '70, la popolazione di Istanbul subì una rapida crescita in seguito alla forte immigrazione dall'Anatolia. Nuovi quartieri e zone industriali sorsero alla periferia della città e molti dei villaggi limitrofi vennero incorporati alla grande area metropolitana.
Monumenti - Chiese ed ex chiese
Porta dell'imperatore bizantino all'interno della Basilica di Santa Sofia
* Hagia Sophia o Basilica di Santa Sofia. Inaugurata nel 537, è il principale monumento di Istanbul.
* Basilica di San Polieucto.
* Chiesa di Theotokos Pammacaristos, oggi "Fetiye camii" (da leggere giamii, oggi parzialmente museo)
* Chiesa dei Santi Sergio e Bacco (oggi "Kucuk Aya Sofia Camii", "Moschea della piccola Santa Sofia").
* Chiesa di San Salvatore in Chora, poi "Kahriye camii" (oggi museo).
* Hagia Eirene (sant'Irene).
* Chiesa di Sant'Antonio da Padova a Beyoglu.
Monumenti - Moschee
* Sultanahmet camii o "Moschea Blu".
* Laleli camii o "Moschea dei tulipani".
* Ortaköy camii.
* Rüstem Pasha camii
* Sehzade camii.
* Süleymaniye camii o Moschea di Solimano.
* Yeni camii o "Moschea nuova".
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